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Le caratteristiche della Generazione Alpha: i nati dopo il 2010

bimba piccola che guarda un cartone sul cellulare
Scritto da Patrizia Saolini

Dopo la GenZ, ecco la Gen Alpha: i figli dei Millennial, veri e propri nativi digitali che non hanno mai visto un mondo senza tecnologie.

Il termine si deve al sociologo australiano Mark McCrindle che l’ha coniato per indicare i nati dopo il 2010. La Generazione Alpha, o Gen Alpha, comprende bambini dagli 0 ai 10 anni nati e cresciuti in un ambiente di tecnologie digitali senza precedenti. Alcuni sono già influencer, altri star di YouTube e TikTok.

Non a caso sarebbero stati proposti altri termini come Gen Tech, iGeneration o Glass Generation proprio per sottolineare il fatto che i giovanissimi di questa generazione hanno sempre le dita sugli schermi di qualche dispositivo digitale.

I figli dei Millennial

A meritare il titolo di nativi digitali, dunque, sarebbero proprio loro, coetanei di iPad e Instagram, capaci di apprendere e parlare attraverso immagini, piccoli ma già in grado di condividere e trasferire pensieri e informazioni sempre e dovunque.

Se tanto si è parlato dei Millennial, ora l’interesse si rivolge rapidamente alla Generazione Alpha, figlia di quei Millennial che oggi sono diventati genitori.

Come emerge da un report dell’agenzia di comunicazione Hotwire, i genitori Millennial dopo aver vissuto in pieno la rivoluzione tecnologica come un evento che negli anni ’80 e ’90 ha cambiato per sempre lo stato delle cose, sono ben consapevoli che “la tecnologia sarà un fattore abilitante e predominante per il futuro dei propri figli” e si mostrano attenti a capire il mondo digitale in rapida evoluzione a cui appartiene la Gen Alpha.

Secondo questo studio, la maggior parte dei genitori italiani (il 76%) vede di buon grado l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei loro figli, convinti che siano questi gli strumenti per sviluppare e migliorare le abilità di coordinazione oculo-manuale, il pensiero veloce e la capacità di risolvere problemi – abilità che oggi sono così importanti anche grazie alla tecnologia.

L’alfabeto delle nuove generazioni

La rivoluzione tecnologica ha segnato profondamente le ultime tre generazioni, a partire dalla diffusione dei primi computer portatili fino alle più recenti innovazioni digitali, si può riepilogare come segue l’avvicendarsi di queste generazioni:

  • Millennial o Generazione Y: nati tra il 1981 e il 1995
  • Generazione Z: nati tra il 1995 e il 2010
  • Generazione Alpha: nati tra il 2010 e il prossimo 2025.

Si stima che per il 2025 la Gen Alpha potrebbe contare 2 miliardi di individui, ma il vero discrimine con le precedenti generazioni sta tutto nel modo in cui la tecnologia viene vissuta.

iPad, computer e device di ogni sorta, app e social media sono tutti parte integrante della quotidianità di questi bambini, propaggine fondamentale nelle loro interazioni e nelle modalità di gioco e apprendimento. I nati dopo il 2010, infatti, non si limitano a usare i dispositivi, ma li considerano a tutti gli effetti un elemento costitutivo della loro esistenza.

Comprendere la Gen Alpha

Per meglio identificare le caratteristiche di questa generazione, Hotwire e Wired Consulting hanno realizzato un report dal titolo “Understanding Generation Alpha“. L’intento è quello di fare luce sull’impatto della tecnologia sulla Gen Alpha, studiando i trend che la definiranno e gli scenari con cui il mercato si dovrà misurare per raggiungere fin da subito i consumatori di domani.

AI e comando vocale

Tra gli aspetti più interessanti che emergono da questo studio troviamo l’importanza di tecnologie user-friendly come l’intelligenza artificiale e il comando vocale: che sia Siri, Alexa, Google Home o Amazon Echo, la generazione Alpha è abituata a interagire con l’assistente vocale e diverse forme di AI, trend destinati a diventare dominanti nel futuro prossimo.

Internet of Toys

I giocattoli connessi sono già una realtà almeno dal 2015, basta citare Hello Barbie, la versione ologramma della famosa bambola in grado di rispondere ai comandi vocali, e gli Hatchimals, pupazzetti interattivi contenuti dentro a un uovo che si schiude con coccole e carezze. Ciò che i bambini della Gen Alpha si aspettano è un livello sempre maggiore di interazione con la tecnologia: questo tipo di giocattoli entrerà a far parte della normalità e dovrà essere in grado non solo di soddisfare i loro comandi, ma anche di mostrare una propria intelligenza emotiva.

Dati e privacy

Attorno a queste previsioni si sollevano numerose problematiche, non da ultimo la raccolta dei dati e la tutela della privacy. I giovani sembrano diventare già oggi maggiormente consapevoli al riguardo e le aziende, per raggiungere i consumatori di domani, dovranno mostrarsi capaci di mettere in atto una comunicazione di tipo reattivo, in grado cioè di avere effetto quando la Gen Alpha cercherà risposte ai propri bisogni. Stiamo parlando di una audience composta da individui che richiedono informazioni quando ne hanno bisogno, per questo tra i brand “i vincitori saranno coloro che si mostreranno capaci di essere persuasivi, concisi e soprattutto molto visibili su Google.”

Cover photo: Adobe Stock

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.