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Fashion

Cos’è l’armocromia

armocromia
Scritto da Serena Serra

Perché i colori non donano a tutte nello stesso modo? La risposta è nell’armocromia, la disciplina che studia come i colori si combinano tra loro e con i nostri toni naturali.

Perché quella camicetta che sta benissimo a te, se la indossa tua sorella la fa apparire sbattuta? E perché quel rossetto che ti sembrava davvero il colore perfetto per te invece ti fa sembrare malaticcia? La risposta è semplicissima e ben nota: perché non tutti i colori stanno bene a chiunque e perché spesso accostare le tonalità di abiti e make-up non è intuitivo. E se qualcuno è stato dotato da madre natura di un occhio infallibile, per molti altri trovare l’abbinamento perfetto è frutto di esperienza.

Se appartieni a quest’ultima categoria può venirti in aiuto l’armocromia, ovvero quella pratica che studiando la combinazione cromatica di pelle, occhi e capelli definisce quali colori si combinano bene con i nostri naturali regalandoci brillantezza e luminosità, e quali invece ci spengono ed evidenziano difetti e imperfezioni.

Che cos’è l’armocromia

L’armocromia, o analisi del colore, oggi è arrivata anche al telegiornale ma affonda le sue radici “scientifiche” nei primi decenni del secolo scorso, quando Johannes Itten, pittore e insegnante alla Bauhaus, per agevolare i suoi studenti suddivise i colori basandosi su quelli predominanti nelle stagioni e ponendoli in relazione tra loro in base alle carattarestiche cromatiche di pelle, capelli e occhi.

Più o meno nello stesso periodo, sull’altra sponda dell’Atlantico, l’imprenditrice canadese Elizabeth Arden lanciava dei cofanetti con ombretto e fard coordinati e inventava il total look portando sui tavoli da toeletta delle signore americane rossetti, blush e smalti abbinati per andare incontro alle caratteristiche di ogni donna.

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A popolarizzare ulteriormente l’armocromia e a strutturarla come la conosciamo oggi fu però la cosmetologa statunitense Bernice Kentner pubblicando, alla fine degli anni Settanta, Color Me A Season, il libro fondamentale per l’analisi del colore applicata al trucco e all’abbigliamento.

Come faccio a capire l’armocromia

Ma come fare a capire la propria stagione con l’armocromia? Per mettere insieme la palette dei colori che ci donano di più bisogna riferirsi per prima cosa al sottotono (colori caldi – colori freddi), e in seconda battuta a tre parametri specifici: l’intensità (forte attenuata), il valore (chiaro – medio – scuro) e il contrasto nell’insieme tra pelle, occhi e capelli (alto – basso).

Il sottotono o temperatura fa riferimento al colore dello strato meno superficiale della pelle e può essere caldo (quando è tendente al giallo) o freddo (tendente al blu).

L’intensità o brillantezza considera la saturazione del colore, cioè quanto questo sia carico. I colori sono tanto più intensi (o “puri”) quanto la pelle appare liscia e radiosa, i capelli molto scuri o molto lucidi e gli occhi molto visibili anche da lontano.

Il valore o tono prende in considerazione la luminosità del colore, indipendentemente dalla sua temperatura. A determinare la luminosità di un colore è la quantità di bianco o di nero presenti nella sua composizione.

Il contrasto cromatico, infine, è il risultato dell’accostamento tra colori con un diverso valore ed è tanto più alto quanto più due colori sono estremi in riferimento ai parametri di chiaro e scuro.

Per individuare la tua stagione, puoi effettuare anche da sola un test che, per quanto imperfetto, potrà almeno darti un’idea della tua palette di riferimento. Completamente struccata e con indosso soltanto una t-shirt bianca, mettiti davanti a uno specchio alla luce naturale e accosta al viso prima un drappo di stoffa arancione e poi uno fucsia.

Se a illuminarti di più è l’arancione, probabilmente il tuo sottotono è caldo e dunque la tua stagione è la Primavera se i colori dominanti sono quelli chiari o l’Autunno se invece i tuoi colori sono scuri.

Se al contrario stai meglio con il fucsia, dovrai fare riferimento alle stagioni “fredde”, quindi all’Estate se a dominare sono le tonalità chiare, all’Inverno se scure.

Le quattro stagioni dell’armocromia

Riassumendo, i profili principali dei sottotoni sono quattro e prendono nome dalle stagioni: Inverno ed Estate sono quelli freddi, mentre Autunno e Primavera sono quelli caldi.

L’Inverno, che richiama le tonalità fredde, profonde e brillanti come quelle dei frutti di bosco, si suddivide in Freddo, Profondo e Brillante e ha come colori di riferimento il nero, il bianco e il grigio. Ad appartenere a questa stagione cromatica sono le persone con le pelle color porcellana, i capelli neri o castano scuro e gli occhi verdi, neri o marroni.

L’Estate, che richiama le nuance azzurre e verdi del cielo e del mare, si suddivide in Fredda, Chiara e Soft e ha come colori di riferimento le tonalità del cipria e le cromie dei pastelli. Ad appartenere a questa stagione è chi ha la pelle rosata o porcellana, i capelli biondi o castano chiaro e gli occhi azzurri, blu o verdi.

L’Autunno, che si rifà ai toni speziati del sottobosco, si suddivide in Caldo, Profondo e Soft e tra i sui colori di riferimento ci sono le sfumature del bosco autunnale. A questa stagione appartiene chi ha la pelle avorio, ambrata o dorata, i capelli rossi, mogano, biondo ramato o castano dorato e gli occhi verde oliva, castani o color castagna.

La Primavera, infine, ha i colori brillanti e solari dei fiori, si suddivide in Calda, Chiara e Brillante e della sua palette fanno parte il blu, l’albicocca e il beige. A questa stagione appartengono le persone con pelle color pesca o miele, capelli biondo dorato, biondo ramato o castano dorato e occhi castani, verde acqua o verde oliva.

Inverno

Carnagione dal sottotono freddo, scura o chiara che sia, capelli che possono variare dal biondo scuro cenere al nero e occhi azzurro brillante, neri o nelle sfumature che vanno dal castano medio al castano scuro sono i colori dell’Inverno, stagione dalle tonalità nette e brillanti.

Monica Bellucci
Monica Bellucci è un esempio della stagione Inverno Profondo. Photo by ENT/SplashNews.com

Il sottotono freddo dell’Inverno, però, non significa che la pelle di chi appartiene a questa stagione possa essere solo eburnea, anche chi ha una cute olivastra ma senza toni dorati e che, da abbronzata assume le nuance del mattone appartiene a questa stagione nella sottocategoria Deep o Profondo, caratterizzata dal valore scuro e che ha i suoi esempi in Monica Bellucci, Salma Hayek e Pénelope Cruz.

Milly Bobbie Brown
Milly Bobbie Brown è un esempio della stagione Inverno Freddo. Photo courtesy Pandora press office

La sottocategoria Cool o Freddo, invece, è caratterizzata da un incarnato chiaro e freddo che si abbronza con difficoltà e tende ad arrossarsi. Tra le celebrity Winter Cool troviamo, per esempio, Milly Bobbie Brown e Lily Collins.

Katy Perry
Katy Perry è un esempio della stagione Inverno Brillante. Photo by SplashNews.com

Katy Perry, Megan Fox e Liv Tyler, invece, appartengono alla stagione Inverno Luminoso o Winter Brigth, caratterizzato da un’intensità molto forte, occhi chiari e luminosi con la sclera molto bianca e un contrasto tra pelle e capelli molto deciso.

Amal Alamuddin Clooney
Amal Alamuddin Clooney è un esempio della stagione Inverno Assoluto. Photo by ENT/SplashNews.com

Infine l’Inverno Assoluto, che ha in Amal Alamuddin Clooney un esempio perfetto, si ha quando sottotono, valore e intensità sono in equilibrio senza che un elemento domini spiccatamente sugli altri.

La palette perfetta per l’Inverno, per analogia, è costituita da nuance fredde, nette, intense e molto brillanti.

Primi fra tutti il bianco e il nero, cromia emblema dell’Inverno, e poi il blu, il fucsia, il viola freddo, il verde intenso, il rosso dei frutti di bosco e del magenta, il giallo limone e l’argento.

Meglio evitare le varianti del marrone, l’oro, il rosso corallo, l’arancione e il senape.

Autunno

L’arancio della zucca, il marrone delle castagne e del cioccolato, il rosso del vino, l’oro e il bronzo delle foglie e i verdi militare e bottiglia sono i colori autunnali che richiamano una donna dall’incarnato dorato, medio o scuro, capelli castani o biondo medio e occhi che attraversano le sfumature del nocciola e del verde.

Jennifer Lopez
Jennifer Lopez è un esempio della stagione Autunno Profondo. Photo by Rick Davis/SplashNews.com

L’Autunno, nella sua variante Profondo o Deep, è “parente” dell’Inverno anche se i toni sono meno contrastati. Donne come Jennifer Lopez, Emily Ratatowsky ed Elisabetta Canalis hanno cute e sottotono caldo, la loro carnagione è sempre dorata e anche i capelli, come gli occhi, hanno riflessi caldi.

Gigi Hadid
Gigi Hadid è un esempio della stagione Autunno Soft. Photo by Richie Buxo/SilverHub/Soevermedia

Un contrasto molto basso caratterizza, invece, il gruppo Soft che ha nuance più omogenee e delicate come quelle di Gigi Hadid, Nicole Ritchie o Drew Barrymore.

Cristina Parodi è un esempio della stagione Autunno Caldo. Photo courtesy Estée Lauder press office

Cristina Parodi, Julianne Moore ed Emma Watson, invece, sono donne Autunno Caldo o Warm che al sottotono caldo avvicinano capelli rossi o comunque dalle tonalità calde e accentuate e occhi scuri o nocciola ma sempre ravvivati da pagliuzze dorate.

Beyoncé
Beyoncé è un esempio della stagione Autunno Assoluto. Photo courtesy Messika press office

L’Autunno Assoluto ha invece tra le sue esponenti più significative Beyoncé e Olivia Palermo.

Le cromie perfette per l’Autunno sono i rossi caldi, i marroni (cuoio, nocciola, terra bruciata), il giallo dorato e senape, l’arancione, il bronzo, il crema, il verde scuro e il verde oliva, e poi il petrolio, il pavone e l’oro.

Da evitare invece il nero, l’argento e tutte le tonalità fredde o particolarmente brillanti e intense.

Estate

Pelle chiara e rosata dal sottotono freddo, chiome bionde o castano cenere e occhi azzurri, grigi, verde chiaro o nocciola identificano la donna Estate, una stagione che richiama il blu e il celeste del mare, il lilla del glicine e della lavanda e il rosso/rosa dell’anguria.

Gisele Bündchen
Gisele Bündchen è un esempio della stagione Estate Soft. Photo by SplashNews.com

Al gruppo Estate Soft appartiene chi ha colori simili a quelli di Gisele Bündchen, Mischa Barton, Michelle Hunziker o Kate Moss: contrasto basso, intensità attenuata e toni generalmente molto uniformi.

Bianca Balti
Bianca Balti è un esempio della stagione Estate Fredda. Photo by Daniele Cifala/SplashNews.com

Un po’ di attenzione è necessaria per definire la sottovariante Fredda o Cool. Alla categoria infatti appartiene sì chi ha carnagione fredda, capelli chiari/cenere e occhi chiari con sfumature argento o ghiaccio come Eva Riccobono, ma anche chi invece sfoggia capelli castani più o meno scuri come Bianca Balti e Bella Hadid.

Elle Fanning
Elle Fanning è un esempio della stagione Estate Chiara. Photo courtesy Vivetta press office

Capelli, occhi e incarnato chiarissimi definiscono infine l’Estate Chiara o Light di Elle e Dakota Fanning, Reese Witherspoon e Bar Refaeli.

Kitty Spencer
Kitty Spencer è un esempio della stagione Estate Assoluta. Photo courtesy Ermanno Scervino press office

A esaltare l’Estate sono cromie fredde ma non eccessivamente intense: i pastelli polverosi come il malva, il salvia e il lilla e tutte le nuance del viola, il rosso fragola, i grigi e i tortora e i blu nei suoi toni meno brillanti. Meglio evitare invece i colori caldi ma anche quelli freddi se troppo brillanti.

Primavera

Cute chiara ma sottotono caldo, ambrato, occhi color miele, castano dorato, blu o verde intenso e capelli rossi o biondi o castano con sfumature oro sono le caratteristiche che identificano la donna Primavera.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è un esempio della stagione Primavera Chiara. Photo courtesy Nespresso press office

Tonalità chiare e luminose e capelli biondo grano, ma carnagione comunque calda identificano il sottogruppo della Primavera Chiara o Light, lo stesso cui appartengono Chiara Ferragni e Margot Robbie.

Jessica Chastain
Jessica Chastain è un esempio della stagione Primavera Calda. Photo by Daniele Cifala/SplashNews.com

A definire la categoria Calda o Warm, quella di Jessica Chastain, Emma Stone e Miriam Leone, sono proprio le nuance calde di pelle e capelli. A distinguere la Spring Warm dall’Autunno Caldo sono gli occhi, che per le donne Primavera sono molto più brillanti.

Elettra Lamborghini
Elettra Lamborghini è un esempio della stagione Primavera Brillante. Photo by SplashNews.com

Capelli castano cioccolato e occhi luminosi contraddistinguono la Primavera Brillante o Bright, una stagione armocrromatica caratterizzata da forte intensità e alto contrasto come quelli di Elettra Lamborghini, Alexa Chung, Kate Middleton e Paola Turani.

Marina Di Guardo
Marina Di Guardo è un esempio della stagione Primavera Assoluta. Photo courtesy Laura Biagiotti press office

Le cromie della Primavera sono calde e brillanti: arancio, smeraldo, rame, corallo, verde mela e verde prato, rosso papavero, turchese, albicocca, oro, giallo sole e, nel caso delle Bright anche blu royal. Colori da evitare sono soprattutto quelli smorzati e polverosi, mentre il nero è un “sì, ma…”: offre un risultato molto elegante ma è un peccato non sfoggiare toni più vivaci. 

Quanto si paga per l’armocromia

Per scoprire la propria stagione armocromatica, però, l’ideale è rivolgersi a un’esperta. Durante la seduta, dopo aver osservato con attenzione le caratteristiche della pelle, dei capelli, degli occhi, delle labbra, delle orecchie e delle vene, con ogni probabilità la professionista ricorrerà alla tecnica del draping.

Durante questo processo verranno accostati al viso dei drappi colorati suddivisi in quattro sezioni, una per stagione, che permetteranno di individuare tono e sottotono della carnagione. A seconda dei risultati ottenuti verrà stilata una scheda di riepilogo e individuata una palette personalizzata.

Una seduta di armocromia dura in genere un’ora e mezza e ha un prezzo che può variare dai 60 ai 400 euro circa.

Quanto dura l’armocromia

Ma le caratteristiche cromatiche, e di conseguenza la palette, cambiano con il tempo? Gli anni che passano, o semplicemente i mesi che scorrono e ci vedono più o meno abbronzate, non influiscono sulla nostra stagione se non molto marginalmente.

Per quel che riguarda la questione tintarella, nel corso dell’anno possiamo sentirci più a nostro agio scegliendo nuance adatte all’estate tra quelle proposte dalla nostra tavolozza. Per quel che riguarda il passare degli anni, invece, la tendenza è quella di raffreddarsi leggermente.

Invecchiando il sottotono non cambia, ma il valore diventa progressivamente più chiaro e l’intensità si attenua perché i nostri colori naturali perdono brillantezza.

Cosa si studia per l’armocromia

Per diventare armocromista la strada è iscriversi a un corso per consulenti d’immagine. Puntare sulla formazione permetterà di apprendere le basi della teoria del colore che poi si andranno ad applicare sul campo.

Indispensabile poi è la capacità di creare un rapporto di fiducia e collaborazione con le altre persone attraverso soft skill come l’empatia e l’abilità di guidare con delicatezza le clienti.

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Sull'Autore

Serena Serra

Laureata in editoria e giornalismo ed esperta di comunicazione e brand management, si dedica alla creazione di contenuti per portali e siti web. Per Junglam.com è redattrice moda, beauty e lifestyle.