Nei neonati e nei bimbi piccoli la suzione non ha una funzione esclusivamente nutritiva (legata a ciucciare il latte dal seno materno o dal biberon), ma serve anche a soddisfare alcuni bisogni di tipo affettivo e ha un ruolo significativo nel superare i primi stress a cui i piccoli sono sottoposti.
Ecco perché il ciuccio o succhietto diventa spesso un alleato fedele che rassicura bimbi e genitori: serve a confortare e consolare e si conferma in molti casi uno strumento efficace per calmare i piccoli.
I danni del ciuccio
Tuttavia, è bene che la suzione non nutritiva non si protragga a lungo. Può infatti causare una serie di problemi, quali:
- otite e otite media
- deformazioni del palato
- malocclusioni e difetti di posizione dei denti
- malfunzionamento della lingua e dei muscoli della bocca
- difetti di pronuncia
- alterazioni del sonno come apnee ostruttive notturne
- respirazione orale
- disarmonia del viso.
Inoltre, durante i primi due anni di vita, per i bambini “portare alla bocca” significa anche “conoscere il mondo“. Se la bocca è sempre impegnata dal ciuccio, il bimbo avrà meno occasioni di fare esperienze utili alla sua crescita cognitiva e sensoriale.
Consigli per togliere il ciuccio
Mano a mano che i bambini crescono, il loro bisogno di succhiare si attenua spontaneamente, ma è bene scoraggiare l’uso del ciuccio oltre i 2 anni per evitare i danni possibili. Ecco alcune accortezze e proposte per aiutare i piccoli ad abbandonare il ciuccio.
Preparare il distacco
Il momento di dire addio al ciuccio va preparato con cura e in anticipo: si tratta di un passaggio importante per i bimbi e potrà richiedere tempo e pazienza da parte di tutti coloro che sono coinvolti nelle cure del bambino. Decidi e condividi con familiari e babysitter quando smettere di usare il ciuccio, sarà più semplice anche per i piccoli staccarsi dal succhietto se troveranno un atteggiamento coerente e condiviso da parte di tutti.
Scegliere il momento giusto
Per affrontare questo distacco è bene scegliere un momento in cui il bambino non sia chiamato a sostenere altri cambiamenti significativi come ad esempio l’inserimento all’asilo, l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, il passaggio al vasino o un trasloco. Per la sua funzione consolatoria e rassicurante, il ciuccio ha infatti un ruolo importante nel rispondere ai bisogni dei piccoli. Sarà preferibile quindi non sottoporre i bimbi a un eccessivo carico di stress dedicando tempi specifici ad ogni passaggio importante per la loro crescita.
Smettere in modo graduale
C’è chi sceglie di far sparire ciucci e succhietti da un momento all’altro adottando un atteggiamento irremovibile per trattare con una “terapia d’urto” quella che per tanti bambini è simile a una “dipendenza”. Ma il distacco dal ciuccio può essere graduale, mirando a limitarne l’uso nell’arco della giornata: inizia a farne a meno in ogni occasione che puoi e riservalo solo al momento del pisolino e della nanna, poi solo per la sera.
Dare fiducia
Evita di esprimere commenti ed emozioni negative al tuo bambino quando chiede il ciuccio. Se mostri invece comprensione per i suoi bisogni senza criticarlo per il suo atteggiamento, gli darai modo di sviluppare nuove risorse e smetterà da solo di cercare il ciuccio. L’importante è avere fiducia nei piccoli, lasciando loro il tempo necessario per cercare di risolvere le nuove difficoltà che gli si presentano davanti, senza anticiparli o sostituirsi a loro.
Usare la fantasia
Invece di chiedere direttamente al tuo bimbo di smettere di usare il ciuccio, prova a proporre storie e giochi di finzione: attraverso la fantasia gli puoi insegnare a immedesimarsi in altre figure per scegliere di imitarle. In questo modo lo aiuterai e lo porterai ad adottare comportamenti e decisioni che sentirà più sue, senza viverle come imposizioni da parte degli adulti.
Libri su come togliere il ciuccio
Accompagnare i bimbi a rinunciare al ciuccio richiede certamente pazienza; ricordati di gratificarli per i piccoli passi che compiono e di esprimergli il tuo supporto in questo percorso di consapevolezza e crescita. Se cerchi ulteriore aiuto prova a cercare spunto tra questi libri che affrontano l’argomento.
Togliamo il ciuccio, Paola Perrone, The Bridge Publishing.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13154028/togliamo-il-ciuccio-paola-perrone.jpg)
Una guida teorico-pratica per i genitori ad opera della logopedista e vocologa Paola Perrone con sei storie illustrate per i bambini.
Il ciuccio di Nina, Christine Naumann-Villemin, Editrice Il Castoro.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13154313/il-ciuccio-di-nina.jpg)
Per tutti i bimbi che non vogliono assolutamente separarsi dal loro ciuccio, una storia illustrata con grande espressività che mostra come i piccoli sono in grado di compiere decisioni importanti e superare le loro paure.
Capitan ciuccio, Valentina Rizzi, Bibliolibrò.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13155600/capitan-ciuccio.jpg)
Capitan Ciuccio è sempre a caccia di ciucci preziosi, tesori di cui è molto geloso! Col ciuccio sempre in bocca impartisce ordini alla sua ciurma di pirati, ma non si capisce molto quando parla… e infatti finirà nei guai proprio per questo.
Voglio il mio ciuccio, Tony Ross, Lapis Edizioni.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13155325/voglio-il-mio-ciuccio.jpg)
Storia di una Principessina attaccatissima al suo ciuccio. Ogni volta che qualcuno glielo nasconde lei riesce sempre a ritrovarlo; eppure, alla fine, forse il ciuccio non le servirà più.
Lupetto vuole il ciuccio, Orianne Lallemand, Eléonore Thuillier, Gribaudo.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13154711/lupetto-vuole-il-ciuccio.jpg)
Lupetto vorrebbe tenere sempre il ciuccio come la sorellina, ma mamma e papà gli spiegano che lei è ancora piccola, mentre lui è diventato ormai grande. Come andrà a finire?
Uno, due, tre, starò bene senza te!, Simona Masnieri – Independently published.
![](https://cdn.junglam.com/wp-content/uploads/2020/08/13161017/un-due-tre-staro-bene-senza-te.jpg)
Una storia semplice (come le illustrazioni dell’albo) scritta da una psicologa e psicoterapeuta per la sua nipotina, utile ad aiutare i bambini a sostituire l’abitudine del ciuccio con nuove routine.