La storia di Hollywood è piena di rom-com di ex che si ritrovano, scoprono di essere di nuovo (ancora) innamorati e – dopo avere affrontato una serie più o meno lunga di ostacoli, più o meno difficili da superare – si rimettono insieme e vivono per sempre felici e contenti. Ma succede solo nei film o accade anche nella realtà?
Per la gioia degli inguaribili romantici, la risposta è sì: è possibile innamorarsi di nuovo della stessa persona.
Perché un amore finito può riaccendersi
Perché ci si innamora di nuovo della stessa persona? Magari dopo una brutta rottura e a distanza di anni? Per trovare una risposta, bisogna fare un passo indietro e cambiare prospettiva. In altre parole, il punto non è perché una storia d’amore inizia una seconda volta, ma perché è finita la prima.
Le cause che portano alla chiusura di una relazione sono tante. Alcune non lasciano (o non dovrebbero lasciare) spazio per un riavvicinamento. Ma altre non sono definitive, anche se nella contingenza possono sembrarlo.
Molte coppie scoppiano “semplicemente” perché non si incontrano al momento giusto. A volte perché per l’età troppo giovane, altre perché le priorità e gli obiettivi sono diversi, altre ancora a causa di condizioni o elementi esterni che impediscono alla storia di funzionare. La relazione finisce, ma i sentimenti non vengono cancellati. Ed è in questi casi che capita di innamorarsi di nuovo.
Incontrare l’ex a distanza di tempo, a volte di anni, con una maturità e in circostante diverse, fa riemergere la “chimica” del passato e permette di vivere il rapporto sotto una nuova luce. E spesso e volentieri conduce all’happy ending.
Rinnamorarsi della stessa persona: come fare funzionare la seconda volta
Uno degli errori che si commette più di frequente quando ci si rimette insieme a un ex è di considerare la nuova relazione un “sequel” o un “reboot” della precedente (per usare due termini presi in prestito dal cinema). Questo approccio condanna quasi sempre il “rapporto bis” al fallimento, perché porta inevitabilmente al suo interno le dinamiche, i problemi e gli errori che hanno fatto naufragare la storia la prima volta.
Al contrario, se si vuole fare funzionare la relazione, è necessario (ri)cominciare da zero. In tal senso, un buon punto di partenza consiste nello spazzare via le ombre del passato, risolvendo le questioni in sospeso, “sputando” eventuali “rospi” e scrivendo una volta per tutte le parola fine a quello che è stato.
D’altra parte, questo non vuole dire mettere una pietra sul passato e fare finta che non sia accaduto niente. Anzi. La storia vissuta in precedenza è un prezioso bagaglio (non un fardello) di esperienza per costruire la nuova relazione con maggiore consapevolezza. Ovviamente, ciò che è accaduto non deve diventare un metro per misurare il qui e ora, ma può funzionare come una sorta di “campanello d’allarme” e aiutare ad evitare comportamenti e azioni che già in passato hanno minato l’equilibrio e la stabilità della coppia.
A partire da questi presupposti, un dialogo onesto, chiaro e costruttivo è un elemento chiave per fare funzionare il (nuovo) rapporto, insieme a una reale volontà di mettersi in gioco e alla capacità di farlo senza pregiudizi.
Amare due volte la stessa persona: gli errori da non fare
A volte sembra amore e poi si rivela un calesse. La saggezza nonsense del mai dimenticato Massimo Troisi serve bene a descrivere certi “ritorni di fiamma” che non nascono da un sentimento profondo, ma da un miscuglio indefinito di solitudine, bisogno e rivalsa.
Prima di tornare con un ex (ma il discorso vale anche per le nuove relazioni), sarebbe sempre necessario chiedersi se si decide di farlo per essere felici o perché si è infelici. Iniziare un rapporto per colmare un vuoto interiore oppure per dimostrare qualcosa a se stessi o agli altri è il modo più sicuro per imbarcarsi in un’avventura fallimentare e che finirà per innescare un circolo vizioso di perdita di fiducia, stima e amore di sé.
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