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Come essere motivati a lavorare da casa

Scritto da Patrizia Saolini

La pandemia di coronavirus ha trasformato il lavoro da casa in una realtà per molte persone. Con indiscutibili vantaggi, ma anche con non trascurabili criticità. Un problema che si trovano a vivere in tanti è la perdita o la mancanza di motivazione. Ma con alcuni comportamenti e strategia è possibile mantenere alte concentrazione e produttività.

La motivazione è il carburante di ogni attività, ma trovarla e mantenerla può non essere facile. La difficoltà riguarda sia la sfera privata che quella professionale e la pandemia di coronavirus ha reso la sfida ancora più complessa sul fronte del lavoro.

L’isolamento sociale ha imposto una profonda riorganizzazione del quotidiano e l’home working è diventato una realtà per moltissime persone. Ma se l’ufficio in salotto ha degli innegabili aspetti positivi, presenta anche dei problemi. E uno è senza dubbio come essere motivati a lavorare da casa.

Noi di Junglam ne abbiamo parlato con Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach italiana, che ci ha dato alcuni consigli utili per essere e restare concentrati, efficienti e produttivi tra le mura della propria abitazione.

Lavorare da casa: le regole per essere motivati

L’home working presenta molti vantaggi, ma anche diverse criticità. E la motivazione è senza dubbio una nota dolente. Al di là della difficoltà oggettiva di spostare in modo efficiente i processi dall’ufficio a casa, per molti lavorare da soli influisce in maniera negativa su attenzione, concentrazione e voglia di fare. Cosa è possibile fare per evitare che accada?

Per prima cosa, Marina Osnaghi invita a fare un check degli obiettivi. Se sono nebulosi, irrealizzabili o (nel caso più grave) indefiniti, è molto difficile restare concentrati e agire in maniera coerente ed efficace per raggiungerli. L’inevitabile conseguenza è disperdere attenzione ed energia e ritrovarsi in un loop di demotivazione che si autoalimenta. Il consiglio della Master Certified Coach è di stabilire traguardi realistici e di concordare un piano di azione concreto con il team di lavoro, in modo avere ben chiaro cosa va fatto, in che modo e con che tempistiche.

Il passo successivo consiste nel rispettare il programma. Marina Osnaghi spiega che questo significa non solo procedere secondo gli step concordati, ma anche non bruciare le tappe. Il rischio che si corre ad andare di fretta è di inciampare e cadere e un brusco stop imprevisto può avere ripercussioni pesanti sulla motivazione. A maggior ragione quando si lavora da casa e non è possibile interagire in maniera diretta e immediata con il capo, i colleghi e i clienti.

Di pari passo, la Master Certified Coach suggerisce di registrare i progressi e concedersi un premio per ogni piccolo e grande traguardo raggiunto. La ricompensa deve essere commisurata all’obiettivo e può essere una pausa extra, un pranzo o una cena speciali, qualcosa desiderato da tempo e via dicendo.

Stabilire gli obiettivi e rispettare il programma aiuta a essere motivati a lavorare da casa (e non solo).

D’altra parte, lo smart working può portare a individuare criticità profonde nella motivazione professionale e generare una riflessione sulla propria attività e carriera lavorativa. In questo caso, Marina Osnaghi invita ad accogliere la spinta al cambiamento e a riflettere sulla propria condizione e le proprie esigenze al di fuori del tempo dedicato al lavoro da casa.

La Master Certified Coach sottolinea che, anche se svolto in un ambiente diverso dall’ufficio, l’home working è lavoro a tutti gli effetti e come tale appartiene alla sfera professionale. Di conseguenza, le questioni inerenti alla realtà personale vanno tenute separate e affrontate e gestite nello spazio che compete loro.

Consigli pratici per essere motivati a lavorare da casa

Per molti, lo smart working fa parte della quotidianità. Per altri è una condizione straordinaria. Ma in tutti i casi, ci sono alcuni comportamenti da osservare e strategie da mettere in pratica per essere e restare motivati e lavorare in modo produttivo e resiliente.

Marina Osnaghi indica tra i fondamenti dell’home working la necessità di stabilire un orario di lavoro e di avere cura di sé stessi. Il suo consiglio è di fissare e rispettare un’ora di inizio e di fine giornata, la pausa pranzo e due piccoli break a metà mattina e metà pomeriggio e di prepararsi come se si dovesse andare in ufficio. In altre parole, l’invito della Master Certified Coach è di non cedere alla tentazione di sedersi davanti al computer in pigiama, ma di rispettare la routine del mattino e vestirsi come se si dovesse uscire (o almeno, di cambiarsi ed essere ordinati). Questi due comportamenti sono utili a ottimizzare il tempo, l’attenzione e l’energia, a mantenere il rispetto per sé stessi e in definitiva la sicurezza nelle proprie capacità.

Stabilire un orario di lavoro e avere cura di sé stessi è fondamentale per essere motivati a lavorare da casa.

Un altro accorgimento che Marina Osnaghi esorta a mettere in pratica è quello di definire uno spazio di lavoro. Questo significa evitare di rispondere alle mail e alle telefonate e di fare call e video conference un po’ dove capita, ma di scegliere e adibire una camera o un angolo della casa a “work area”. Tale strategia aiuta a mantenere alta la concentrazione e la motivazione e ha un effetto positivo sull’equilibrio personale, perché di fatto separa la sfera professionale da quella privata.

Di pari passo, la Master Certified Coach consiglia di avvisare eventuali partner, familiari e coinquilini dei propri impegni e orari di lavoro e di spiegare loro che in quella finestra di tempo e in quello spazio non si è disponibili e non si deve essere disturbati.

Ultimo ma non ultimo, Marina Osnaghi invita a instaurare una comunicazione chiara, trasparente ed efficace con il team di lavoro e a coltivare contatti “reali” con le app di videochiamata per evitare fraintendimenti e malintesi e mantenere alto il senso di unità e collaborazione.

Photo cover credits: Adobe Stock

Photo text credits: Nick Morrison on Unsplash e Annie Spratt on Unsplash

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.