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Lifecoach

Come diventare personal coach

Scritto da Patrizia Saolini

Tutti i suggerimenti utili per diventare personal coach e realizzare una carriera di successo allenando le potenzialità dei tuoi clienti.

Il coaching è un metodo di sviluppo personale che allena le potenzialità umane fino a farle diventare dei veri e propri talenti.
Ma come si diventa life coach, o meglio personal coach? In questo articolo vi spieghiamo tutti gli aspetti di questa affascinante professione, da come scegliere il personal coach che fa al caso vostro, fino a diventare voi stessi un coach professionista.

Chi è il personal coach

Il personal coach è un professionista esperto di coaching che si occupa di accompagnare il suo coachee (il cliente del coach, detto anche partner), verso la realizzazione dei propri obiettivi.Grazie all’allenamento delle potenzialità e all’aumento del livello di consapevolezza nel fare scelte gratificanti, il coachee raggiungerà il cambiamento desiderato in tutti gli ambiti della sua vita. Si parla infatti di life coaching, quindi di una disciplina che rinforza il partner a tutti i livelli della sua esistenza, impattando positivamente nelle decisioni future.

Personal coach o life coach, ecco il significato

La parola coach deriva dall’inglese e significa carrozza. Simbolicamente la carrozza sta a rappresentare il mezzo di accompagnamento verso l’obiettivo desiderato del cliente. Un personal coach o life coach accompagna dunque i clienti verso un miglioramento o un cambiamento  pianificato, facilitandone i processi di sviluppo personale. Immaginatevi un personal trainer che invece di allenare i muscoli del corpo in palestra, allena le potenzialità umane, sia nel campo professionale che personale.

Cosa fa il personal coach nello specifico

Il personal coach attiva un processo di apprendimento potente sul partner che solitamente ha tre effetti specifici:

  • aumento dell’autoefficacia;
  • crescita della stima di se stessi e degli altri;
  • incremento della forza personale e della felicità in tutti i campi della vita.

Durante le sessioni di coaching, life coach e cliente creano un rapporto one-to-one, crescendo ognuno nel suo ruolo attraverso un’esperienza unica: il personal coach crea consapevolezza nel partner affinché pianifichi le sue decisioni efficacemente.

Per arrivare a fare tutto questo, deve aver frequentato una buona scuola di coaching, acquisendo così un modello di colloquio utile a monitorare lo sviluppo degli obiettivi e a stimolare nuovi atteggiamenti da parte del coachee.

Personal coach: come sceglierlo se non conosci il mercato

Per scegliere un personal coach o un life coach, i requisiti di eccellenza delle competenze sono molto importanti, quindi anche se non conosci bene la piazza, devi fare attenzione a queste tre cose:

  • la scuola di provenienza, ovvero quale modello di colloquio viene offerto durante le sessioni di coaching;
  •  l’esperienza, ovvero quante ore di coaching sono già state erogate dal coach;
  • la qualità, se è in possesso di un accreditamento professionale, come quello dell’International Coach Federation.

“I fuffa coach purtroppo esistono e sono poco riconoscibili da chi approccia l’ambito del life coaching per la prima volta”, sostiene Marina Osnaghi, titolare della Professional Coaching School  con sedi a Milano, Roma e Vicenza e con più di 1000 allievi al suo attivo. “Bisogna dunque indagare sulle radici metodologiche del piano didattico della scuola di provenienza e sulla professionalità dei coach stessi”.

Non bastano solo gli strumenti basici per fare il coach, come una buona predisposizione all’ascolto e la capacità di non giudicare le scelte del partner. È soprattutto necessario avere la conoscenza di un buon processo di coaching che permetta di accompagnare il cliente verso il risultato desiderato.

Diventare personal coach può cambiare la tua vita e quella del cliente

Il coaching è una professione ancora giovane e dinamica, che offre possibilità di inserimento nel mercato, ma come capire se è la strada giusta per sé?

Se desiderate qualcosa di diverso dalla vostra professione, come una maggiore umanità nelle relazioni e una tangibile concretezza dei risultati, questo è il lavoro che fa per voi. Inoltre, se vi accorgete che le persone vi cercano per raccontarvi le loro esperienze o avete un istinto naturale nel metterti a disposizione degli altri, potreste prendere in seria considerazione di frequentare una scuola di coaching di almeno 60 ore per apprendere i fondamentali, o di 125 ore per ambire ad un approfondimento superiore del metodo.

Personal coach e personal branding: come promuoversi al meglio

Se invece siete già dei consulenti e volete rinnovare i servizi che offrite, o se siete nel campo della psicologia e pensate di potenziare la velocità dei risultati nel percorso di cambiamento dei vostri clienti, il coaching è senz’altro un metodo da integrare nella vostra routine professionale.

Marina Osnaghi aggiunge: “Per avviare l’attività bisogna imparare a promuoversi valorizzando la professione di coach a livello multicanale. Se non siete abituati a proporvi come personal coach online per esempio, potreste aver bisogno di imparare da figure più esperte di voi nel campo digitale”.

È cosa buona e giusta valutare l’affiancamento di un mentore in grado di trasmettervi le sue competenze per acquisire nuovi clienti di coaching e iniziare a fare personal branding già prima di terminare la scuola.

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.