Di telefoni che non squillano e di amori che se ne vanno o non tornano senza dare spiegazione sono pieni i libri e le rubriche di posta del cuore. Ma è possibile chiudere ogni canale di comunicazione e sparire senza lasciare traccia nell’iperconnesso terzo millennio? A quanto pare, sì. Se il ragazzo con il quale stavi uscendo ha smesso di punto in bianco di rispondere alle tue chiamate e ai tuoi messaggi e ti ha cancellata da tutti i social, sei stata vittima di ghosting.
Scopri qui cos’è, chi lo fa, come reagire se capita a te e i fenomeni collegati a questa pratica.
Il fenomeno ghosting
Hai conosciuto un ragazzo. Avete iniziato a frequentarvi e ti sembrava che andasse tutto bene. Poi lui è scomparso. Volatilizzato. Al telefono non risponde. Su WhatsApp ti ha bloccata. Ti ha cancellata da Facebook e su Instagram ha smesso di seguirti. Cosa è successo? La risposta è tanto semplice quanto spiazzante: non aveva più voglia di vederti e tra dirtelo e sparire, ha preferito sparire. Il fenomeno non è nuovo (purtroppo), ma nell’era dei social e delle app di dating si è conquistato un nome e una definizione: ghosting. Ovvero, “chiudere una relazione ignorando tutte le comunicazioni da parte dell’altra persona”.
Perché si fa ghosting?
L’idea che sta dietro questa pratica è che rendersi un fantasma sia un modo indolore per fare capire all’altro che l’interesse non c’è o si è esaurito, senza dirglielo brutalmente. Ma in realtà, chi subisce ghosting si avvita in una spirale di pensieri autosvalutanti e autodistruttivi, finendo il più delle volte con l’attribuire a sé stesso ogni colpa (vera o presunta) dell’allontanamento del partner. All’opposto, chi fa ghosting rigetta le responsabilità emotive connaturate alla chiusura di una relazione ed evita il peso del confronto, autoassolvendosi con la convinzione di agire nel bene dell’altro.
All’atto pratico, il ghosting è un modo per “sfilarsi” da una relazione – di qualunque tipo essa sia – in maniera indolore per sé stessi e lasciandosi una porta aperta. Chi sparisce senza lasciare traccia non ha voglia di complicazioni e gioca la carta del “mai detto, mai chiarito” per poter tornare sui propri passi come se nulla fosse.
Il fenomeno riguarda i rapporti d’amore e di amicizia (sia di lunga data che recenti) e un sondaggio condotto nel 2016 da You Gov e Huffington Post ha rivelato che la pratica è più diffusa di quanto si possa immaginare (con l’11% degli intervistati che ha ammesso di avere fatto ghosting almeno una volta nella vita) e interessa soprattutto la popolazione di età compresa tra 18 e 29 anni.
Chi fa ghosting
Tracciare l’identikit di chi fa ghosting può risultare fuorviante e pericoloso, ma esistono alcune categorie di persone (uomini e donne) che sembrano più predisposte di altre a mettere in atto questa pratica.
Tra i soggetti ai quali devi fare attenzione ci sono i narcisisti, ovvero coloro che manifestano un egocentrismo patologico, hanno difficoltà a mostrare empatia, ricercano continuamente l’ammirazione da parte degli altri e l’affermazione personale, sono ipersensibili alle critiche e fanno fatica a mostrare rimorso e gratitudine. Allo stesso modo, devi guardarti dalle persone che danno priorità assoluta alla realizzazione personale e nei rapporti manifestano un atteggiamento ambivalente, oscillando tra totale coinvolgimento ed estrema freddezza.
Mantieni alta la guardia anche con chi appare molto (troppo) misterioso, con chi è incline a mentire e non mostra rispetto per gli altri (o ne mostra poco) e con chi ha un comportamento passivo-aggressivo o infantile. E soprattutto, non tornare sui tuoi passi con chi già una volta ti ha reso vittima di ghosting.
Ghosting: come comportarsi se lui sparisce?
Il ghosting può avere effetti dirompenti su una persona. Secondo uno studio della National Academy of Sciences (PNAS) del 2011, il rifiuto sociale innesca nel cervello le stesse reazioni chimiche del dolore fisico. Ma non è che una delle conseguenze dell’abbandono senza spiegazioni.
Quando il partner o un amico sparisce nel nulla, si manifestano sentimenti di preoccupazione, rabbia, paura e si mette in discussione non solo la relazione, ma anche (soprattutto) se stessi e le proprie capacità di discernimento. Come è possibile evitare questa spirale autodistruttiva?
La prima cosa che devi tenere a mente – e di fatto la più importante – è che una persona che si comporta così non merita la tua attenzione e tantomeno il tuo affetto o il tuo amore. Davvero vuoi soffrire per qualcuno che ritiene che il modo migliore per chiudere un rapporto (di amore o amicizia) sia scomparire senza dare spiegazioni né lasciare traccia? Davvero vuoi rimpiangere una persona che ha dimostrato di non avere empatia e rispetto per te?
Parti da queste considerazioni per voltare pagina. Dedicati ai tuoi amici e alla famiglia e impegnati in attività che ti fanno stare bene. Esci, fai sport, iscriviti a quel corso che vuoi fare da sempre o anche solo ritagliati del tempo per leggere o per camminare. L’importante è che non ti chiuda in te stessa e che non lasci che i pensieri negativi abbiano il sopravvento. Hai vissuto una grossa delusione e probabilmente un grande dolore, ma il passato non si può cambiare. Però può (deve) diventare un bagaglio di esperienza da cui ripartire e di cui fare tesoro per il futuro.
Come vendicarsi di uno che fa ghosting: ne vale la pena?
Basta fare una veloce ricerca online per trovare guide più o meno “arrabbiate” su come vendicarsi di un ghoster. Alcuni consigli sono utili, più che altro per ritrovare serenità e fiducia in sé e stessi. Altri fanno sorridere. E alcuni non sono davvero delle buone idee. Ma il punto è un altro: vale la pena?
L’idea di farla pagare al ragazzo che ti ha piantata senza mezza spiegazione, ferendoti e umiliandoti, può sembrare molto allettante e catartica. Ma progettare un piano di rivalsa finisce solo con il farti restare legata a lui e continuare a essere una vittima. Se proprio vuoi “vendicarti”, il modo migliore consiste nel chiudere con il ragazzo che ti ha fatto ghosting e non tornare suoi tuoi passi.
Vai avanti con la tua vita, prenditi cura di te, impara a volerti bene e fai quello che ti rende felice. Lui non vale il tuo tempo e i tuoi pensieri e non poteva (e tantomeno potrà) darti quello che vuoi e di cui hai bisogno.
Zombieing: perché gli uomini spariscono e poi ritornano?
Il ghosting non è l’unico fenomeno tossico che colpisce i rapporti del terzo millennio. Un’altra pratica che sta prendendo piede nell’era del digital flirting è lo zombieing. In questo caso, dopo averti scaricato senza una parola di spiegazione, il partner si rifà vivo a distanza di giorni, settimane o addirittura mesi, come se non fosse accaduto nulla.
Ma perché gli uomini spariscono e poi ritornano? Purtroppo, non esiste una risposta certa per questa domanda. Ma in generale è un comportamento che indica la mancanza di un reale interesse e una allarmante dose di egoismo e narcisismo.
In altre parole, se lui scompare senza dirti una parola, lo fa coscientemente. Il lavoro, la famiglia, il cellulare rotto e ogni altra giustificazione più o meno fantasiosa non giustificano una sparizione da rapimento alieno. E quando torna (se torna), non è perché ha maturato chissà quale consapevolezza su di sé o nei tuoi confronti. Per carità, può succedere e qualche volte capita. Ma più spesso è perché le cose non sono andate come sperava, è in cerca di conferme e/o gratificazione per il suo ego o ti considera una sua proprietà.
Dopo il ghosting, il mosting e l’haunting
Purtroppo, il ghosting e lo zombieing non esauriscono la casistica dei comportamenti spregevoli nella sfera delle relazioni. Quando esci con qualcuno, devi mettere in conto che potresti ritrovarti vittima di mosting.
Il termine è stato coniato dalla giornalista Tracy Moore, ma a definire il concetto è stata la scrittrice Gabrielle Ulubay, che in un articolo sul New York Times ha raccontato di essere stata scaricata senza spiegazioni, dopo che il partner le aveva detto che era la donna della sua vita. In altre parole, il mosting è uno sconcertante upgrade del ghosting, nel quale l’altro ti fa credere di provare per te un interesse sincero e profondo – sbilanciandosi non solo a parole ma anche nei fatti – e poi sparisce nel nulla.
Di questo poco felice elenco fa parte anche l’haunting, che è quello che si può definire una inquietante forma di stalking digitale. Fenomeno completamente social, si verifica quando un ex fidanzato, un amico o una persona che in qualche modo è uscita dalla tua vita riemerge dal passato sotto forma di continui like e cuoricini ai tuoi status su Facebook o Instagram e di visualizzazione delle tue storie. Si tratta di un approccio passivo-aggressivo, che ha come fine quello di mantenere una sorta di controllo psicologico sull’altro.
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