Il bacio alla francese non è solo un apostrofo rosa tra le parole “ti” e “amo”. È molto di più. È intimità, scoperta, passione, abbandono, desiderio ed erotismo. Ma quando è nato? A chi è venuto in mente di chiamarlo così? E come si fa a eseguirlo alla perfezione?
Qui trovi tutte (o quasi) le risposte. E se vuoi saperne ancora di più, non ti perdere il nostro articolo dedicato a come si bacia.
Chi ha inventato il bacio alla francese?
La domanza sembra oziosa. Se si chiama bacio alla francese, l’avranno ben inventato i francesi. E invece no. A quanto pare, quello che gli anglosassoni chiamano “french kiss” è nato in Italia. Per la precisione a Firenze. Anche se sulla vicenda c’è una certa confusione.
La prova delle origini italiche sarebbe l’espressione francese (caduta in disuso) “baiser à la florentine”. Questo modo di dire si trova nel romanzo erotico Vénus dans le cloître, scritto (probabilmente) nel 1672 da l’Abbé du Prat, nom de plume di un autore sconosciuto, che alcuni identificano con Jean Barrin e altri con François de Chavigny de La Bretonnière.
Secondo una stiracchiata teoria, l’espressione sarebbe stata recuperata e storpiata in epoca moderna per una questione di incomprensione linguistica e così sarebbe nato il “bacio alla francese”.
Ma chi ha (avrebbe) scippato la sua paternità all’Italia e l’ha (avrebbe) consegnata alla Francia?
Perché il bacio alla francese si chiama così
A seguire il filo di questa ipotesi, i responsabili dello “sfregio” all’italica ars amatoria sarebbero stati i soldati inglesi e americani.
Nel corso della loro permanenza in Francia durante la Prima Guerra Mondiale, avrebbero sentito l’espressione “baiser à la florentine”, ma l’avrebbero capita o ripetuta male (o entrambe le cose). Come sia andata per certo non si sa, ma la parola “florentine” sarebbe diventata “française” e da lì sarebbe entrata in uso nelle varie lingue, coniando una nuova espressione. E di fatto dando anche una nuova origine al celebre bacio.
Tuttavia, contro questa teoria rema una definizione contenuta nel Dictionnaire érotique moderne, compilato da Alfred Delvau nel 1864. Il giornalista e scrittore di Parigi descrive il “baiser à la florentine” come qualcosa di molto diverso dal bacio profondo alla francese:
Si dice di due amanti che si scambiano baci sulla bocca e sfioramenti con la lingua sulle labbra per eccitarsi l’un l’altro e come anticipo di godimento.
Insomma, le (vere) origini del bacio alla francese sembrano destinate a rimanere avvolte nel mistero. A meno di non volere prendere per buona la teoria della “storpiatura”. Oppure a volere credere a quella secondo cui sarebbe stato chiamato così in omaggio alla fama di amanti appassionati conquistata dai francesi presso il mondo anglosassone nel XX secolo…
Come baciare alla francese
Il bacio alla francese è definito un “bacio profondo”, perché non coinvolge solo le labbra, bensì anche (soprattutto) la lingua. Ma per quanto questa sia la sua caratteristica peculiare, non significa che non abbia sfumature. Anzi.
Il primo step per un perfetto french kiss sono… i preliminari! Non c’è niente di peggio che “partire in quarta” senza avere prima scaldato l’atmosfera. Ma come si fa?
Un buon modo consiste nell’iniziare a dare piccoli baci sulle labbra e intorno alla bocca del partner. Puoi intervallare questa attività con dei lievi soffi (che non significa sbuffare) e dei morsi leggeri.
Quando senti che l’intimità e il desiderio aumentano, socchiudi le labbra e introduci la tua lingua nella sua bocca. Ricordati: non devi soffocarlo, ma provocarlo ed eccitarlo. Non esiste una tecnica esatta che funziona sempre e vale per tutti, ma movimenti avvolgenti e in armonia con quelli del partner sono un buon punto di partenza.
Evita di essere brusca o all’opposto di adagiarti (in gergo, si dice fare la lucertola o la lumaca) e ogni tanto fermati e guarda negli occhi il tuo lui. Sorridi, fai una battuta, accarezzagli il viso. Il bacio alla francese non è “ginnastica” per la lingua e i muscoli della faccia, ma un intenso, intimo, appassionato scambio di sensazioni e di emozioni. Può segnare l’inizio di una grande storia d’amore o essere il preludio di momenti di passione.
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