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Lifestyle

a-ha, la playlist di Junglam (e dei ragazzi del fanclub)

A-ha in concerto
Scritto da Serena Serra

Tra una chiacchiera e l’altra, su Facebook i ragazzi e le ragazze del fanclub degli a-ha ci hanno suggerito le loro canzoni preferite. Ne abbiamo scelte alcune per la nostra playlist.

A volte sui social accadono cose curiose. Può capitare, per esempio, che un magazine pubblichi un articolo sulla reunion di una boy band e che da lì, di commento in commento, si arrivi a chiacchierare di un’altra band, completamente diversa dalla prima in tutto, e che in Italia sembra essere stata completamente dimenticata dai media mainstream.

Chi segue abitualmente la pagina Facebook di Junglam a questo punto avrà sicuramente capito che stiamo parlando degli a-ha, il gruppo norvegese che “fece il botto” con Take On Me a metà anni Ottanta e che poi sembrerebbe essere completamente scomparsa dai radar di radio, tv e siti e riviste musicali.

I fan però sono tenaci, e anche nel Bel Paese un appassionato gruppo di supporter ha continuato a seguire con amore il lavoro di Morten Harket, Paul Waaktaar-Savoy e Magne Furuholmen. Ed è proprio per loro (e con loro) che la nostra redazione ha deciso di mettere insieme la sua playlist con i brani più belli ed emozionanti degli a-ha, in rigoroso ordine sparso e al netto della già citata Take On Me.

1) Scoundrel Days

Scoundrel Days è la title track del secondo album degli a-ha, uscito nel 1986 proprio mentre il gruppo era impegnato nel suo primo tour mondiale. La canzone non venne scelta come singolo ma, nonostante ciò, fin da subito si è fatta strada nel cuore dei fan.

2) Stay on These Roads

Un’altra title track, questa volta scelta come singolo e a ragione! Pubblicato nella primavera del 1988, il brano scalò le classifiche raggiungendo il primo posto in Norvegia, il secondo in Irlanda, il terzo in Francia e Islanda e il settimo in Germania.

3) How Sweet It Was

Facciamo un salto di cinque anni e arriviamo a Memorial Beach, l’album uscito nel 1993 prima che i componenti degli a-ha decidessero di dedicarsi ai loro progetti solisti. Nonostante il disco sia stato registrato in quello che Harket definì “un periodo piuttosto pesante per la band”, contiene ugualmente canzoni bellissime ed emozionanti. E How Sweet It Was è una di queste!

4) Butterfly, Butterfly (The Last Hurrah)

Butterfly, Butterfly (The Last Hurrah) è l’unico brando inedito incluso in 25, la terza raccolta della band pubblicata nel 2010 per festeggiare i 25 anni di carriera.

5) Hunting High And Low

Torniamo rapidamente al 1985, l’anno di uscita del primo album della band, Hunting High And Low appunto. La canzone omonima, estratta come quinto singolo, è una delle preferite dei Coldplay che la eseguono spesso durante i live.

6) Slender Frame

Nel 1990 esce East of the Sun, West of the Moon, il quarto album degli a-ha che si fa notare per sonorità più adulte e mature, sonorità che riguardano anche Slender Frame, il quarto brano della track list.

7) Mary Ellen Makes The Moment Count

Nel 1998 gli a-ha vengono invitati a esibirsi durante le cerimonie per la consegna del Nobel per la pace e, ritrovandosi dopo un periodo di separazione, decidono di tornare in studio e registrare Minor Earth Major Sky. L’album esce nel 2000 e Mary Ellen Makes The Moment Count chiude magistralmente le 13 tracce del disco.

8) Time & Again

Il primo posto in 4 Paesi, il secondo in 2, la presenza nella top ten di vendite in 10 e il disco d’oro in Germania. Questi i numeri di Lifelines, il settimo album in studio degli a-ha uscito nel 2002. Tra le canzoni Time & Again che occupa l’ottavo posto della nostra compilation.

9) Forest Fire

Cast In Steel è, a oggi, l’ultimo album pubblicato dagli a-ha. Quando nel 2009 annunciarono la loro decisione di sciogliersi, tutto sembrava finito per la band. Nel 2015 invece i tre ci ripensano e pubblicano un altro album da cui Forest Fire viene estratto come terzo singolo.

10) Memorial Beach

Memorial Beach dà il nome al quinto album della band norvegese e, con un titolo così, non poteva che essere utilizzato in una puntata di una delle serie tv più iconiche degli anni Novanta: Baywatch.

11) Celice

Celice, primo singolo dall’album del 2005 Analogue, era stata inizialmente scritta per la colonna sonora del Codice Da Vinci. Il video suscitò qualche polemica per le immagini forti e gli argomenti scottanti, mai trattati in modo così esplicito dalla band.

12) What There Is

Foot of the Mountain, uscito nel 2009, è l’ultimo album pubblicato dagli a-ha prima di annunciare il loro scioglimento l’anno successivo. Tra i brani, caratterizzati dal ritorno all’uso del synth, What There Is che sicuramente ha contribuito a far entrare il disco direttamente al quinto posto nelle classifiche UK.

13) There’s Never a Forever Thing

Nel 1988 esce Stay on These Roads, il terzo album della band. Il disco comprende anche The Living Daylights, colonna sonora del film 007 – Zona Pericolo. Per la nostra playlist, però, abbiamo scelto il sesto singolo estratto e pubblicato come tale solo in Brasile There’s Never a Forever Thing e…

14) Out of Blue Comes Green

Out of Blue Comes Green, l’ottava traccia del disco, anche questa scritta come quasi tutte le canzoni del gruppo da Paul Waaktaar-Savoy.

15) Did Anyone Approach You?

Did Anyone Approach You? è il terzo e ultimo singolo tratto dall’album del 2002 Lifelines. Il video, girato da Lauren Savoy, è stato filmato durante il primo concerto del Lifelines Tour.

16) The Swing Of Things

E in questo estenuante ma piacevole avanti e indietro nel tempo e nella discografia degli a-ha, torniamo al 1986, l’anno di uscita del secondo album Scoundrel Days e chiudiamo la nostra playlist con i 4 minuti e 14 secondi di The Swing of Things.

Cover photo credits SplashNews.com

Sull'Autore

Serena Serra

Laureata in editoria e giornalismo ed esperta di comunicazione e brand management, si dedica alla creazione di contenuti per portali e siti web. Per Junglam.com è redattrice moda, beauty e lifestyle.