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Mamme

Come fare i compiti a casa

Scritto da Irene Lodi Rizzini

Spunti, consigli e idee per aiutare i bambini a fare i compiti a casa velocemente.

I bambini hanno i compiti da svolgere e – non è così banale come sembra – sono loro a doverli fare, anche se questo implica fatica, proteste o capricci. Il punto sta proprio qui: diventare grandi, crescere, imparare sono esperienze che richiedono fatica e sacrificio. E il senso dei compiti, forse, è questo.

Se anche l’istinto di un genitore è sempre quello di venire in aiuto al proprio figlio, spesso il migliore aiuto che possiamo dar loro è quello di essere presenza affidabile e mai invadente, così che imparino a fare ogni passo in autonomia e sicurezza.

Aiutare i bambini con i compiti: non sostituiamoci a loro

Il primo “trucco” per aiutare i bambini a fare i compiti, allora, qual è? Lasciarli fare! Sembra semplice, ma sappiamo tutti che non lo è. Vediamo alcuni accorgimenti e consigli pratici.

Non sottrarre le difficoltà: intervenendo preventivamente senza una loro richiesta, rischiamo di mortificare il loro sforzo e, forse peggio, li abituiamo a evitare qualsiasi tentativo di impegno.

Lasciamoli liberi di sbagliare: l’apprendimento avviene per mezzo degli errori fatti, non bisogna temere di mancare il risultato corretto né vivere l’errore come un fallimento.

Lasciamo che siano loro a chiedere aiuto: un bimbo che chiede una mano è un bimbo che si è accorto che da solo “non ci riesce” e sarà più disponibile ad accogliere l’intervento di un adulto.

E se il risultato finale di tutto il loro lavoro è disordinato, scorretto, incompleto? È il loro risultato, cerchiamo di non commettere noi l’errore di giudicarli sminuendo quello che fanno, anche se a volte è frutto di svogliatezza. Piuttosto sollecitiamoli a tornare sui loro passi per cercare di correggere o migliorare.

E quando si scoraggiano, si arrabbiano o vogliono “abbandonare la nave”, è il momento di sostenerli e valorizzare l’impegno dimostrato, piccolo o grande che sia. Stimoliamo sempre i bambini a usare le loro risorse, ne hanno moltissime, vanno solo sollecitate. Vediamo come.

Fare i compiti velocemente: tutta questione di organizzazione

Pianificare il lavoro e le pause: la prima cosa da fare è stabilire un tempo da dedicare ai compiti, concedendo una sosta subito dopo la scuola (magari all’aria aperta per aiutarli a scaricare le tensioni e ricaricare le energie) e possibilmente evitando di mettersi al lavoro dopo cena. Quello che aiuta i bambini è entrare in una ritualità semplice e chiara: per esempio esco da scuola, faccio merenda, gioco, faccio i compiti, stacco e ceno.

Preparare lo spazio adatto: è importante favorire la concentrazione e limitare le distrazioni (disordine, giochi, televisione accesa, cellulari che suonano sono da evitare il più possibile mentre si fanno i compiti). Mettiamo a disposizione dei bambini un luogo tranquillo e ordinato che li aiuti a trovare ordine e tranquillità anche nei loro pensieri.

Un luogo ordinato e tranquillo aiuta a mettere ordine e tranquillità anche nel lavoro | Photo by Igor Starkov on Unsplash

Programmare il lavoro quotidiano: tiriamo fuori il diario scolastico e affrontiamo i compiti in base alle scadenze e alle urgenze. Possiamo creare un foglio da tenere sotto mano con una tabella che ci aiuti ad avere visione immediata del calendario con i compiti da affrontare, in ordine di priorità.

Utilizzare i colori: fin dal momento di pianificazione del lavoro e poi durante lo studio, utilizziamo i colori per aiutare i bambini ad avere quanti più ganci visivi possibili. Ad esempio, possiamo assegnare un colore a ciascuna materia (i più utilizzano già copertine colorate per i quaderni delle varie materie) e facciamo una tabella sintetica in cui fissare l’obiettivo da raggiungere per quel pomeriggio di studio o per la settimana, come dicevamo sopra: ad esempio lunedì avrò i colori rosso=matematica e blu=italiano; martedì il colore verde=storia; mercoledì rosso=matematica e giallo=inglese; e così via.

Per affrontare lo studio si può procedere seguendo alcuni passaggi fondamentali aiutandosi ancora una volta con i colori (matite, pennarelli, evidenziatori):

  1. leggere il testo: possiamo cominciare osservando gli indici testuali, ovvero titoli, sottotitoli, immagini, didascalie, parole chiave e parole evidenziate.
  2. Cogliere i punti principali: usiamo i colori per evidenziare parole chiave e brevi spiegazioni (meglio evitare di colorare muri di testo).
  3. Sintetizzare: un sistema efficace può essere quello di creare mappe mentali, scalette, tabelle oppure semplicemente scrivere un titoletto accanto al testo, come quando si divide in sequenze un testo.
  4. Memorizzare: attraverso la creazione di tabelle e schemi i bambini possono essere aiutati a memorizzare i concetti; utilizzando un codice colore semplice si possono imparare regole grammaticali e linguistiche (assegno un colore diverso a ogni parte del discorso per imparare a riconoscere quali parole vanno insieme), mentre per le definizioni ci si può aiutare con il disegno (in particolare pensiamo alle definizioni di geometria e matematica).
  5. Esporre: una volta affrontati tutti i passaggi, si arriva a consolidare quanto appreso attraverso un racconto orale che via via può essere perfezionato nel tempo.

Ricordiamoci sempre che ogni bambino è unico e diverso da tutti gli altri, dunque anche nello svolgere i compiti ciascuno personalizzerà il proprio metodo. I nostri vogliono essere solamente spunti e consigli, frutto di esperienza personale da condividere per offrire ipotesi di lavoro.

Sull'Autore

Irene Lodi Rizzini

Coordinatrice della redazione di Junglam, esperta di moda e laureata in letteratura, collabora con Junglam fin dagli esordi, proseguendo l’esperienza di editing e coordinamento in redazione maturata in molteplici anni di lavoro sul web.