Può capitare. Anzi, è una cosa che capita spesso. Almeno, più spesso di quanto si dica. Perché non solo fa parte dell’intimità, ma è anche una questione molto delicata. Lei non ha (più) voglia di fare l’amore con il partner. Ma perché? Cosa c’è dietro a questo atteggiamento di chiusura o di “raffreddamento”?
Le cause sono molte e non di rado possono sovrapporsi le une alle altre. Qui ci sono alcune di quelle che vengono considerate più comuni e frequenti, ma l’elenco non è esaustivo. Ogni coppia, ogni persona è un mondo a sé e i motivi possono essere differenti o agire in maniera diversa nel condurre a rifiutare i rapporti sessuali.
La quotidianità
I giorni che si rincorrono tutti uguali, l’abitudine, il fatto di vedersi sempre e condividere tutto (anche le cose meno romantiche). In altre parole, la routine della vita insieme, con il suo immancabile bagaglio di problemi e fastidi più o meno grandi, è una terribile nemica del desiderio.
Il partner è lì, sempre (fin troppo) presente. Non è (più) un mistero, non è sfuggente e irraggiungibile e (soprattutto) è a portata di mano con tutti i suoi difetti e quei comportamenti piccoli e grandi che lo rendono fastidioso, altro che desiderabile.
La mancanza di comunicazione
Si trascorrono ore insieme, ma la comunicazione non esiste. E per “comunicazione” non si intende lo scambio delle informazioni necessare per la sopravvivenza (tipo: “C’è da portare giù il cane”). La “comunicazione” nella coppia è – dovrebbe essere – un flusso di informazioni verbali e non verbali che trasmette emozioni e stati d’animo.
Invece, la complicità cede il passo a conversazioni svogliate, spesso irritate, se non del tutto prepotenti o aggressive. Mancano i piccoli gesti (una carezza, un bacio) e le coccole inaspettate e il quotidiano diventa un susseguirsi di momenti e azioni vissuti con il pilota automatico.
La mancanza di esperienza
Come la routine è nemica delle coppie che stanno insieme da tempo, l’inesperienza lo è per quelle (più) giovani. La poca conoscenza o la totale mancanza di confidenza con il proprio corpo e il sesso è uno di quegli ostacoli che si può rivelare difficile da superare.
L’intimità è vissuta con ansia, come un banco di prova per l’età adulta, qualcosa in cui non solo non si può “sbagliare”, ma bisogna essere “brave” e all’altezza di aspettative quasi sempre mal riposte.
Un’educazione molto rigida
A volte, non sempre, la mancanza di esperienza va di pari passo con un’educazione molto rigida. In questo caso, il desiderio si scontra (e spesso si infrange) contro dei principi inculcati fin dalla più tenera età e si trasforma in una ingarbugliata e pesante matassa fatta di senso di colpa, paura, timore di essere inadeguate.
Il pensiero di tradire la propria fede o i propri valori, la famiglia, se stesse rende molto difficile (tavolta impossibile) lasciarsi andare e vivere l’intimità con leggerezza, divertimento e passione.
Lo stress
Lo stress e per esteso i pensieri che si rincorrono senza tregua e la stanchezza sono mali della società contemporanea e hanno un grande peso nei rapporti di coppia e nell’intimità.
Le preoccupazioni, la fatica che si accumula ogni giorno, la mancanza di tempo, il fatto di essere semrpre di corsa e bersagliati da continui stimoli e richieste prosciuga le forze non solo fisiche, ma anche mentali e fa precipitare il desiderio all’ultimo posto nell’elenco delle priorità.
Il dolore
Molte ragazze e molte donne provano dolore a fare l’amore. Le cause possono essere di natura fisica o psicologica (o un insieme di entrambe), ma il risultato è lo stesso. L’intimità viene rifiutata o vissuta con grande difficoltà.
Questa condizione alimenta un vero e proprio circolo vizioso di senso di colpa e inadeguatezza e può condurre a un grave disturbo d’ansia e nei casi più gravi alla depressione.
Un cambiamento fisico
Capita più spesso alle coppie che stanno insieme da tempo, ma anche quelle più “fresche” non sono immuni. Dopo un po’ che ci si frequenta, si tende a pensare che la partner ormai sia “conquistata” e si finisce con il lasciarsi andare. All’inizio in maniera non molto evidente. Ma con il passare dei mesi e degli anni, la “rilassatezza” si fa più spinta.
Il risultato è che si inizia a prendersi un po’ meno cura di se stessi, magari si smette di andare in palestra o si cede alle tentazioni della gola senza più troppe remore. La perfezione (o quasi) dei primi appuntamenti cede il passo a un mood molto più informale, che se da un lato va bene per creare complicità, portato all’eccesso diventa mancanza di rispetto. E così l’attrazione cala e il desiderio pure.
Uno o più problemi di salute
I problemi di salute possono influire in due modi diversi sulla mancanza di desiderio. Da un lato, può essere lei a soffrire di una malattia che la porta – psicologicamente e fisicamente – a rifiutare il sesso. Ma può anche capitare che a stare male sia lui e che lei non riesca per questo a provare attrazione nei suoi confronti.
La noia
La noia è spesso una conseguenza dell’abitudine. Ma può anche capitare che la relazione vada bene nei suoi aspetti quotidiani, mentre non funzioni sotto le lenzuola. In questo caso, l’intimità è una routine fatta di esperienze e posizioni sempre uguali e la curiosità e la voglia di sperimentare sembrano (ormai) perse per strada.
Un altro
È triste, ma terribilmente vero. Molte volte, la mancanza di desiderio da parte di lei dipende dalla presenza di un altro. Il “terzo incomodo” focalizza tutta l’attenzione e l’energia. Non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo.
Non di rado, quando scopre il tradimento, chi si trova dall’altra parte della barricata dichiara che è stato un fulmine a ciel sereno. Ma la realtà è che non si vuole vedere. In questo caso, l’azzeramento dell’intimità non arriva da solo, ma accompagnato da molteplici (e visibili) segnali…
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