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Cosa ordinare e cosa no al primo appuntamento

Scritto da Silvia Artana

Quali cibi e bevande vanno bene al primo appuntamento e quali sarebbe meglio evitare? Essere se stessi e usare il buon senso è sempre un’ottima strategia, ma ci sono alcune “dritte” che vale la pena tenere presenti.

C’è poco da fare, il primo appuntamento è sempre un’occasione emozionante e mette in difficoltà anche chi di solito è spigliato e non ha problemi negli affari di cuore (e di letto). Il fatto è che quando si vuole fare bella figura con qualcuno (e magari conquistarlo), le insicurezze si materializzano come per magia e tutto d’un tratto comportarsi nel modo giusto diventa difficilissimo.

Dalla scelta del posto a quella degli argomenti di conversazione, passando per il “classico” dilemma del bacio, i dubbi sono tantissimi e uno riguarda anche cosa ordinare e cosa no al momento di scegliere cosa bere e mangiare.

Essere se stessi e comportarsi con buon senso sono due “regole” che funzionano sempre. Ma una ricerca promossa da Nestlè un po’ di tempo fa rivela alcune interessanti “preferenze” che vale la pena tenere presenti.

Cosa ordinare al primo appuntamento

Secondo lo studio di Nestlé, i locali caratteristici e la pizzeria hanno la meglio sui ristoranti eleganti e i piatti semplici vincono su quelli troppo elaborati e molto light. Insomma, la “spontaneità” e la “normalità” sembrano essere le chiavi per avere successo a tavola al primo appuntamento. Ma in concreto, quali voci del menù rendono irresistibili (o quasi) agli occhi di chi si vuole conquistare?

La pizza, la pasta (corta!), un risotto, una bistecca, un filetto di pesce sono alcuni dei piatti “classici” che funzionano alla prima uscita. Non solo perché secondo la ricerca Nestlè comunicano un’idea di semplicità e schiettezza, ma anche perché (soprattutto) sono facili da mangiare e non rischiano di mettere in situazioni imbarazzanti.

Più in generale, scegliere piatti che non richiedono la conoscenza del galateo della regina Elisabetta per essere consumati senza danni è la prima e fondamentale regola per godersi la compagnia e la conversazione. Allo stesso modo, optare per pietanze che si conoscono è un modo per evitare sorprese che potrebbero mettere in difficoltà. D’altra parte, se il lui o la lei del caso invita a provare un certo piatto, rifiutare a priori non è una buona mossa. A meno che non contenga ingredienti che non piacciono assolutamente o che non possono essere consumati per un’allergia, è il caso di correre “il rischio”.

In questo senso, accodarsi alla scelta dell’altro, è un gesto che a quanto pare ha un effetto positivo per rompere il ghiaccio al primo appuntamento (almeno, secondo lo studio Nestlè).

L’hamburger con le patatine e le salse è una scelta golosa, ma al primo appuntamento può dare qualche problema di “gestione”

Cosa non ordinare al primo appuntamento

Se i piatti semplici, conosciuti e facili da mangiare sono la scelta da privilegiare al primo appuntamento, per logica conseguenza i piatti da evitare sono quelli (troppo) elaborati, dei quali si sa poco o nulla e che sono problematici da consumare. In linea di massima è così, ma ci sono delle pietanze all’apparenza innocue che invece nascondono delle “insidie”.

Un esempio? La pasta. Non ordinare gli spaghetti è un dogma per evitare pericolosi schizzi di sugo, ma scegliere delle mezze maniche o delle orecchiette non mette automaticamente al riparo da un epic fail. Oltre che al formato lungo o corto, bisogna fare attenzione al condimento. Il pesto è un nemico giurato del sorriso e lo stesso vale per i sughi che contengono prezzemolo e simili.

Allo stesso modo, una semplice insalata o un contorno di spinaci possono fare scattare il temutissimo e super imbarazzante “hai qualcosa tra i denti“, così come un piatto collaudato può rivelarsi un boomerang. In altre parole, al primo appuntamento è meglio evitare la “solita” pizza marinara con tanto aglio e acciughe o le fajitas con i fagioli e le cipolle che si ordinano sempre al messicano.

Più in generale, i cibi molto conditi e/o molto speziati rischiano di remare contro all’atmosfera della serata, non solo per gli effetti sull’alito, ma anche sulla digestione. E lo stesso discorso vale per i fritti e il sushi, che sembra leggero, ma finisce per fare sentire “gonfi” a causa della grande quantità di riso con cui viene servito. Inoltre, le bacchette e la salsa di soia, insieme a delle porzioni che non sempre sono agevoli da mangiare “in un solo boccone”, possono trasformarsi in una débâcle di schizzi e poco sensuali guance da scoiattolo.

Un altro cibo off-limit da primo appuntamento sono il brodo e le zuppe e minestre, così come le grigliate e i panini super farciti. Nel primo caso, l’ostacolo è il galateo del cucchiaio e del piatto inclinato (non verso di sé, ma verso il centro tavola!), mentre nel secondo è la gestione di grasso, condimenti e “imbottiture” che tendono a gocciolare in maniera imprevedibile, a infilarsi sotto le unghie e a lasciare imbarazzanti “segni di guerra” sul viso.

Cosa bere al primo appuntamento

Va bene mangiare, ma cosa si beve al primo appuntamento? In questo caso, le regole sono fondamentalmente due e consistono nell’ordinare qualcosa che si conosce e piace e non esagerare.

La tentazione di fingere di essere degli esperti di vini è da evitare, perché il rischio molto concreto è di prendere una cantonata e magari di ritrovarsi pure con un brutto scherzo sul conto. Allo stesso modo, fare la parte dell’uomo o della donna di mondo, che regge l’alcool senza problemi, può rendere l’uscita molto imbarazzante e (ancora peggio) fare finire in una situazione di pericolo.

Photo cover credits: Adobe Stock

Photo text credits: Arièle Bonte on Unsplash

Sull'Autore

Silvia Artana

Dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, ha conseguito un Master in Divulgazione Scientifica e ha mosso i primi passi nell'editoria occupandosi di scienza e tecnologia. Oggi scrive di moda, bellezza, benessere, lifestyle, cinema e TV per diversi magazine e testate digitali e svolge attività di copywriting, storytelling e ghostwriting online e offline. È giornalista pubblicista dal 2023.