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Fashion

Il giardino futuristico di Chiara Boni alla New York Fashion Week

Scritto da Patrizia Saolini

Chiara Boni è la stilista toscana più famosa d’America. Sarà perché le sue creazioni sono diventate “cult” grazie alle celebrity d’oltreoceano come Oprah Winfrey e Angela Basset, o perché i suoi abiti sono talmente versatili da poter essere indossati da mattina a sera, fatto sta che, soprattutto nel nuovo continente, La Petite Robe di Chiara Boni è una collezione apprezzatissima, sinonimo di charme e finezza per le donne di tutte le forme e di tutte le età.

Così il 16 febbraio scorso, all’ora di pranzo, mentre Chiara sistemava le ultime uscite dello show nella sua base newyorkese al New Yorker Hotel, noi di JunGlam abbiamo curiosato fra i materiali utilizzati per la sfilata e abbiamo scoperto che il protagonista assoluto della collezione A/I 2016 è il suo già rinomato “Signature Jersey” declinato nella versione in ecopelle, così avvolgente e sottile da sembrare un morbido guanto sul corpo femminile.

Mentre il fitting con le modelle era in divenire e mancavano solo poche ore prima di trasferire i vestiti nel backstage del Dock allo Skylight di Moynihan Station, location ufficiale della NYFW, abbiamo colto l’occasione per intervistare la stilista, che da sempre predilige il rapporto diretto con le sue clienti, essendo precorritrice assoluta dell’attualissimo customer oriented trend.

Patrizia Saolini: Come mai hai scelto di sfilare a New York?

Chiara Boni: gli Stati Uniti rappresentano il mio mercato principale, quindi è un investimento desiderato e mirato in funzione della crescita del brand. La Petite Robe di Chiara Boni è presente infatti nelle maggiori vetrine statunitensi come quelle di Bergdorf Goodman, Neiman Marcus e Saks Fifth Avenue. Inoltre, amo visitare personalmente i department store che credono nel mio stile, non solo per comprendere da vicino le dinamiche commerciali locali, ma soprattutto per continuare a trasmettere la forza del marchio che ha una mission ben precisa: valorizzare l’unicità delle donne, senza tralasciare il comfort e la praticità che al giorno d’oggi sono diventati un must.

PS: Quali sono i punti di forza dei tuoi abiti?

CB: Una peculiarità dei miei vestiti è sicuramente quella di esaltare la femminilità. Dedico infatti molto tempo alla ricerca delle giuste proporzioni e amo creare modelli che possano essere sviluppati in più taglie. Studio personalmente dove posizionare tagli e drappeggi per esaltare il corpo in tutta la sua bellezza e per valorizzare anche le più formose. Un’altra qualità delle mie creazioni è quella di poter essere indossate in qualunque momento della giornata, La Petite Robe offre pezzi versatili che possano accompagnare le donne impegnate dalla colazione alla cena, senza aver bisogno di passare da casa. Inoltre il tessuto che ho scelto come segno distintivo può essere lavato in lavatrice e non ha bisogno di essere stirato una volta asciugato. Aggiungerei infine che anche il rapporto qualità prezzo è decisamente competitivo, il prezzo medio di ogni abito si aggira infatti sui 500$ e calcolando che è un prodotto totalmente Made in Italy, direi che è un vantaggio sotto tutti i punti di vista qualitativi.

PS: Ho notato che ci sono delle new entry a livello stilistico, le tute stanno diventando un pezzo molto richiesto nella tua collezione, è corretto?

CB: Sì è esatto, la tuta ha una vestibilità imbattibile e soddisfa pienamente le amanti del pantalone. Ti dirò di più, stiamo anche producendo un modello di pants senza cuciture che è altrettanto richiesto in quanto morbido e confortevole, senza costrizioni di sorta. Oggi la donna vuole libertà di movimento in tutti i campi della sua esistenza!

PS: Un’ultima domanda sui colori che hai scelto per il prossimo Autunno/Inverno, ho notato che hai prediletto una palette molto energetica per il tuo moodboard, a cosa ti sei ispirata?

CB: Ho immaginato un giardino futuristico con fiori metropolitani stilizzati abbinati a nuances autunnali che vanno da una delicata sfumatura di azzurro pastello ai toni più caldi del bordeaux, fino a spingermi verso il rosso acceso che anima appunto la fantasia floreale. Inoltre, il tessuto in ecopelle riesce a conferire una stupenda luminosità ai colori, tanto da renderli vibranti e accesi. La mia donna per il prossimo Autunno/Inverno è davvero dotata di una gran voglia di affrontare il futuro con immensa vitalità!

Bene Chiara, grazie per averci reso partecipi della tua incredibile creatività, sappi che noi di JunGlam siamo tue affezionatissime fan!

Patrizia Saolini è su Instagram: @patriziasaolini

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.