Quando pensate al tatuaggio di un teschio i significati che vi vengono in mente sono macabri e paurosi? Se state immaginando al tattoo del teschio messicano come a un simbolo tetro, decisamente siete sulla strada sbagliata! La calavera (che in italiano si traduce con teschio, cranio) nella tradizione messicana è tutt’altro che un simbolo portatore di morte, anzi è proprio un portafortuna. Scopriamo cosa significa il tatuaggio del teschio messicano e quali sono le sue caratteristiche particolari.
Cosa vuol dire il teschio messicano?
Nella tradizione messicana, i teschi di zucchero sono i protagonisti delle processioni della notte del 31 Ottobre e hanno la funzione di rendere omaggio ai propri cari defunti. Durante quella notte infatti la tradizione vuole che i morti possano tornare sulla terra e proprio il legame con le persone amate che non ci sono più, e l’affetto che si prova per loro nonostante la morte, è uno dei molti significati del tatuaggio del teschio calavera.
Gli spiriti degli avi, inoltre, sono ritenuti in grado di scacciare il male per proteggere e vegliare su quelli che sono ancora in vita, tanto che il teschio veniva anche dipinto vicino alla porte delle case proprio come monito contro i malintenzionati.
Dalla rielaborazione di questi significati del teschio messicano si è giunti, nel tempo, a un tatuaggio che simboleggia protezione ma anche intimidazione nei confronti dei propri nemici e connessione con i propri defunti.
Cosa abbinare al teschio messicano?
Come tattoo, il teschio messicano nella tradizione viene spesso rappresentato insieme ai fiori marigold, simbolo di vita, o circondato da rose, quasi una contrapposizione tra morte e forza vitale. Analogamente a tutti gli altri tatuaggio, però, anche la calavera può essere associata a disegni che non sono propri della cultura in cui è nata ma che possono ugualmente rivelarsi interessanti.
Per esempio il teschio, che rappresentando la testa è spesso usato per simboleggiare l’intelligenza e la razionalità, può essere disegnato con un gufo, simbolo presso molte culture di sapienza e saggezza.
In definitiva, pur non essendo propriamente un tatuaggio old school, il teschio calavera può a buon diritto rivendicare un posto tra i nuovi classici del tattoo.
Considerando la sua storia e la sua tradizione, il tatuaggio del teschio messicano non è mai un semplice tattoo bianco e nero, è anzi sempre colorato proprio perché non ha un significato tetro, ma anzi racconta di un rapporto con l’Aldilà fatto di confidenza e quasi di gioia.
Colori come l’arancione, il giallo, il blu e il verde possono simboleggiare che in fondo la morte può non essere quella cosa terribile che si crede e che il legame con coloro che sono ancora in vita non si spezza, ma continua. E proprio per questo motivo anche un tatuaggio di un teschio messicano piccolo può essere personalizzato in moltissimi modi: accostandolo a una candela accesa in ricordo di una persona che non c’è più oppure avvicinato al nome del defunto.
Dove tatuarsi un teschio messicano?
Da quanto appena detto è chiaro come il tatuaggio del teschio non sia adatto solamente come tattoo da uomo e perché piaccia molto anche alla platea femminile.
La zona del corpo perfetta per tatuarsi un teschio calavera, quindi, dipenderà esclusivamente dai gusti personali: una donna potrebbe preferire farsi disegnare questo coloratissimo portafortuna sulla coscia o sulla gamba, magari all’altezza della caviglia, mentre gli uomini potrebbero scegliere il braccio, l’avambraccio o il polpaccio.
Come si chiamano i tatuaggi messicani?
Fin qui abbiama parlato della calavera, ma il teschio è solo il soggetto più famoso, non l’unico tra i tattoo della tradizione messicana.
Tra gli stili provenienti dal Paese nordamericano troviamo i tatuaggi chicano, affascinanti e controversi perché nati come forma di comunicazione non verbale tra le gang ispaniche negli Stati Uniti.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando sono nati, i tatuaggi in stile chicano avevano come soggetti preferiti tutte quelle immagini che rappresentavano la vita da gangster come pistole, teschi, croci, donne bellissime e seducenti, dadi e maschere da clown.
Controversa, ma di antichissima tradizione, è anche l’immagine della Santa Muerte, una divinità che risale all’epoca precolombiana e che rappresenta la morte e la rinascita.
Spesso condannata perché venerata dai narcos, la Niña Blanca (altro nome della Santa Muerte) è raffugurata come uno scheletro avvolto in un mantello e che stringe nelle mani una falce.
Cover photo by Murilo Folgosi from Pexels