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Le interviste di Junglam: Tal Ben-Shahar e gli studi della felicità

Scritto da Patrizia Saolini

La resilienza è stata il focus del World Happiness Summit 2022. Noi di Junglam ne abbiamo parlato con il professor Tal Ben-Shahar, affontando anche i temi della felicità e del benessere.

Dal 18 al 20 marzo 2022, a Miami si è svolto il World Happiness Summit. La grande manifestazione dedicata alla scienza della felicità e del benessere ha richiamato migliaia di partecipanti e ha contato sulla presenza delle più importanti autorità del settore. Gli speaker intervenuti al Wohasu 2022 sono stati ben 46 e tra loro c’era anche Tal Ben-Shahar.

Docente e autore di fama internazionale nei campi della felicità e della leadership, Tal Ben-Shahar ha conseguito la laurea in Philosophy and Psychology e un PhD in Organizational Behavior a Harvard ed è stato titolare di due dei corsi più popolari della prestigiosa università: Positive Psychology e The Psychology of Leadership. L'”imprenditore seriale” – come viene anche chiamato per la sua instancabile attività – è stato altresì docente di Happiness Studies alla Columbia University.

Tal Ben-Shahar ha fondato e dirige la Happiness Studies Academy e di recente ha lanciato il primo master al mondo in Happiness Studies. Tra le sue molteplici attività c’è anche la scrittura. Il professor Ben-Shahar ha pubblicato diversi best seller e in italiano sono disponibili Più felice. Come imparare a essere felici nella vita di ogni giorno e La felicità in tasca. L’arte di vivere bene senza essere perfetti.

Noi di Junglam abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e di parlare con lui di resilienza, “happines” e “wellbeing”.

Il libto Più felice. Come imparare a essere felice nella vita di ogni giorno di Tal-Ben Shahar.

Stiamo vivendo dei tempi difficili. La pandemia ha segnato e cambiato profondamente la vita quotidiana e molte persone hanno perso il lavoro. Qual è il suo messaggio per chi si trova nella condizione di ripartire da zero o di cercare un nuovo impiego?

Il messaggio è che ciò di cui abbiamo bisogno è speranza. Non solo di una speranza che è staccata dalla realtà, ma piuttosto di una speranza che è connessa alla realtà.

Lo psicologo americano Richard Snyder ha detto che la speranza include due elementi. Il primo è la forza di volontà. La forza di volontà è l’idea consapevole che posso farlo, la convizione che posso avere successo, che superare le difficoltà non è impossibile. È guardarti in faccia e dire: “Sì, io posso”. Ma questo è solo un elemento della speranza.

C’è un secondo elemento, che è il “potere di come fare”. Il “way power” è dire: “Sì, posso farlo e lo farò così”. Questo è il modo in cui agirò. E se questo non funziona, allora proverò quest’altro. E se quest’altro non funziona, allora proverò quell’altro. Avere alternative e opzioni diverse riguardo a come puoi arrivare quello che vuoi arrivare e come puoi superare le difficoltà è lo snodo fondamentale. Credi che puoi farcela e poi identifica i modi in cui puoi riuscirci.

Un po’ di tempo fa ho sentito un’intervista a Serena Williams. Era sotto di un set e stava rischiando di perdere, ma alla fine ha vinto. L’intervistatore le ha chiesto: “Come hai fatto? Non è la prima volta!”. Lei ha risposto: “Quando scendo in campo, so chi è il mio avversario. Ho una strategia di gioco e la seguo. E se non funziona, ho un piano B. E se neanche quello funziona, ho un piano C e D”.

Per me, lei ha colto l’essenza della speranza. Non è una speranza vaga, ma concreta e con delle solide basi. Vuol dire cercare dei modi per raggiungere l’obiettivo, per superare le difficoltà. È difficile, non sempre hai successo al primo tentativo e magari nemmeno la terza volta. Devi perseverare e continuare a provare.

Nel suo intervento, ha parlato dell'”acting as if”, dell'”agire come se”. Ci può indicare tre modi per mettere in atto questo mindset?

La prima cosa che proporrei di fare è tenere un diario. Scrivi quello che provi, scrivi quello che vuoi fare, scrivi delle tue paure, scrivi dei tuoi successi. Scrivere è una cosa molto importante, specialmente nei momenti difficili.

In seconda battuta – può sembrare che non abbia niente a che fare, ma non è così – suggerirei di fare esercizio regolarmente. Noi occidentali non capiamo appieno la connessione tra corpo e mente, ma la mente e il corpo sono una cosa sola. E quando coltiviamo la forza e la resistenza fisica, sviluppiamo anche la forza e la resistenza mentale. Quando viviamo un periodo di difficoltà, tendiamo a smettere di fare allenamento. Ma è soprattutto in questi momenti che bisogna allenarsi.

Come terza cosa, direi: “Esci e incontra altre persone”. Non stare a casa. Parla con la gente, ascolta, chiedi consigli. Dai consigli a tua volta. La relazione con le altre persone è una situazione “win-win”, in cui tu aiuti e sei aiutato. E quando ti relazioni, sii gentile. Quando sei gentile con gli altri, aiuti anche te stesso.

Lei e la Happiness Studies Academy avete annunciato un nuovo master in Happiness Studies. Può dirci qualcosa di più in proposito?

Sì, come avete sentito, abbiamo annunciato un nuovo master in Happiness Studies. Si tratta del primo del genere al mondo, ma spero che non sarà così a lungo. Perché ci sono molte università che includono corsi sulla felicità tra le proprie discipline accademiche.

È molto importante che questo campo di studi non sia lasciato solo ad alcuni “guru” che hanno idee carismatiche. È importante che diventi una disciplina accademica. Perché abbiamo bisogno di interventi basati su evidenze scientifiche per fare veramente la differenza nei singoli, nelle famiglie, nelle organizzazioni e anche nelle nazioni. Il master riguarda questo, la scienza del benessere.

Photo cover credits: Patrizia Saolini

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.