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Lifestyle

Cosa vedere ad Art Basel Miami Beach

Art Basel Miami Beach
Scritto da Patrizia Saolini

Dal cuore pulsante del Convention Center a Untitled, ecco le installazioni e gli eventi imperdibili di Art Basel Miami Beach 2017!

Emanazione di Art Basel nata nel 2002, Art Basel Miami Beach è diventata un appuntamento fisso e imperdibile per gli addetti ai lavori e gli appassionati di arte moderna e contemporanea.

La nuova edizione, che si svolge nel Design District della città, non fa eccezione e dal 6 al 10 dicembre 2017 propone un ricchissimo calendario di eventi e offre la possibilità di ammirare (e comprare) opere di giovani talenti emergenti, masterpiece di artisti di fama internazionale e veri e propri pezzi da museo, provenienti da oltre 250 gallerie tra le più importanti e rappresentative di Nord America, America Latina, Europa, Asia e Africa.

Convention Center

Convention Center, Art Basel Miami Beach

L’interno del Convention Center ad Art Basel Miami Beach. Photo by © Art Basel

Situato al 1900 di Washington Avenue e da poco completamente ristrutturato e ampliato con una nuova ala, il Convention Center è il centro nevralgico di Art Basel Miami Beach.

Al suo interno trovano spazio 6 differenti settori, dedicati ciascuno a tematiche specifiche. Nova è lo spazio in cui le gallerie possono presentare le opere di uno, due o tre artisti realizzate negli ultimi tre anni. Positions è una vetrina per i talenti emergenti più ambiziosi, che hanno l’occasione di portare all’attenzione di curatori, critici e collezionisti i loro progetti più grandi. Edition mette in mostra le collaborazioni più belle e preziose realizzate da editori e artisti di fama internazionale. Kabinett è una sezione “diffusa” e consiste in piccole esposizioni allestite da un singolo artista in aree delimitate all’interno dei singoli stand. Survey presenta progetti artistici che fanno riferimento a un periodo storico preciso.

Ma il settore più importante è senza dubbio Galleries. Allestito nella sala espositiva principale, per l’edizione 2017 accoglie più di 200 tra le maggiori gallerie di fama internazionale e oltre 4mila artisti e mette in mostra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, film, video e opere di arte digitale. Un vero e proprio mondo di arte e bellezza, in cui trovano spazio, tra gli altri, la Sean Kelly Galleryla Jack Shainman Gallery e la Galleria Mazzoleni. La prima propone una selezione di giovani emergenti e nomi affermati, come Marina Abramoviç. La seconda offre un portfolio di opere all’insegna del glamour, con pezzi anche di Nick Cave. La terza è presente con alcuni tra gli esponenti più prestigiosi dell’arte del ‘900 e una retrospettiva su Piero Manzoni.

Untitled

Untitled, Art Basel Miami Beach

L’interno della fiera Untitled ad Art Basel Miami Beach. Photo by Casey Kelbaugh

Allestita sulla spiaggia, tra Ocean Drive e 12th Street, la fiera Untitled ha fatto la sua prima apparizione nel 2012 e da allora è diventata un appuntamento fisso di Art Basel Miami Beach.

Per l’edizione 2017, la fiera ospita 137 espositori provenienti da 26 paesi diversi e 58 città di Europa, Nord America e America Centrale e del Sud, oltre a 41 nuove gallerie da Cuba, Iran, Perù, Turchia e Uruguay. Tra gli artisti presenti ci sono Carlos Cruz-Diez, Gordon Matta-Clark, Lucy + Jorge Orta, Sergio Vega e Thiago Martins de Melo, che con le loro opere esplorano temi collegati a recenti eventi globali, in particolare il rapporto tra arte, tecnologia e cultura e le problematiche connesse all’identità nazionale.

Inoltre, il programma della fiera prevede diverse performance e progetti partecipativi, tra cui “She Is a Snake, I Am the Snake“, un’esibizione di danza sulla spiaggia, realizzata dall’artista losangelino Jamie Felton e il coreografo Alexsa Durrans. Per il 2017 torna anche Untitled, Radio, che offre un programma di talk show alternativo a quello istituzionale.

Bass Museum

Good Evening Beautiful Blue di Ugo Rondinone

L’installazione Vocabulary of Solitude in Good Evening Beautiful Blue di Ugo Rondinone. Photo by Zachary Balber

Dopo una lunga chiusura per interventi di restauro, il Bass Museum ha riaperto l’8 settembre 2017 ed ha subito riconquistato il suo posto tra le principali attrazioni di Art Basel. In concomitanza della fiera, il museo (che sorge alle spalle della spiaggia, al 2100 Collins Ave) ospita al suo interno spazio diverse mostre e allestimenti.

Walgreens Windows di Vanessa Diaz affronta temi quali l’appropriazione, la specificità dei siti, la provvisorietà, l’accumulo e l’ibridazione. Beautiful di Pascale Marthine Tayou è un’opera alchemica, che spazia nel contesto delle strutture sociali, culturali e politiche di oggi con diversi materiali e tecniche espressive. La mostra omonima di Mika Rottenberg racconta il capitalismo globale per mezzo di contrasti assurdi e poetici.

Ma le due installazioni più significative sono sicuramente la Miami Mountain e Good Evening Beautiful Blue di Ugo Rondinone. La prima è un gigantesco totem multicolore che si erge all’interno del Collins Park ed è assurto a simbolo della città di Miami. La seconda è una serie successiva di gallerie, in cui trovano spazio più opere dell’artista, in una sorta di narrazione della sua estetica e della sua poetica.

Le installazioni Slow-Moving Luminaries e Second Nature

Sebastian Errazuriz

Il progetto della installazione Second Nature di Sebastian Errazuriz. Photo by Sebastian Errazuriz @sebastianstudio on Instagram

Tra le fiere e le numerose installazioni di Miami Beach, sul lungomare trovano spazio due affascinanti opere realizzate con il patrocinio del marchio di orologi di lusso Audemars Piguet.

Slow-Moving Luminaries dell’artista multidisciplinare di Los Angeles Lars Jan e dalla guest curator Kathleen Forde è un’installazione immersiva su larga scala ed è strutturata su due piani. Il primo è occupato da un labirinto di garza, piante e fiori. Al secondo si trova una piscina riflettente, al cui interno è posizionata una serie di modellini che riproducono la skyline della città che emergono e scompaiono in maniera continua, a diverse velocità in base al momento della giornata.

Ispirata ai boschi della Vallée de Joux dove è iniziata la storia di Audemars Piguet, l’installazione Second Nature dell’artista cileno Sebastian Errazuriz riproduce su larga scala un albero. La pianta è realizzata in legno e, grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia, è in grado di evolvere con le stagioni. Per questa ragione, dopo essere stata presentata spoglia ad Art Basel e con i boccioli ad Art Basel Hong Kong, è arrivata completamente in fiore ad Art Basel Miami Beach.

Scope

Anemone

L’installazione Anemone dell’artista Ruchika Grover . Photo by Galleria Naïf International di Massimo Maltese

Allestita sulla spiaggia tra Ocean Drive and 8th Street, la fiera Scope ospita 140 espositori internazionali, provenienti da 25 paesi e 60 città ed è pronta a ricevere più di 55mila visitatori. Dopo avere riscosso un enorme successo di critica tra addetti ai lavori, appassionati e sui social, Scope vuole confermare anche per il 2017 il proprio ruolo guida nel mercato emergente dell’arte contemporanea.

La fiera prevede numerosi workshop ed eventi, tra cui la Special Performance by Jesse Boykins III + Sounds by MeLo-X, e porta sotto il cielo della Florida installazioni e artisti di enorme interesse.

Alle prime appartiene Chromadynamica Dimensional. Posizionata all’interno dell’atrio del Miami Beach Pavilion, la scultura porta la firma dell’argentino Felipe Pantone e riproduce in maniera tridimensionale un “bug” informatico, attraverso un approccio che mescola nuove tecnologie e l’arte del maestro venezuelano Soto, vissuto negli anni ’60. Invece, l’artista indiana Ruchika Grover, della Galleria Naïf International di Massimo Maltese, rientra tra i secondi. Per la prima volta a Scope, l’artista debutta con due installazioni – Anemone e Bodhi – che nascono da una affascinante e suggestiva commistione di robotica e artigianalità. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali, come l’EDIDA (2014) e l’Elle Deco International Design Award (2015), Ruchika Grover è stata anche finalista al Surface Design Award di Londra.

A Scope trova spazio pure una speciale opera commissionata all’artista emergente di Brooklyn Steven Cogle dal celebre ex cestista e mecenate Amar’e Stoudemire.

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.