Nel cuore del fashion month Primavera/Estate 2020, ancora una volta la Settimana della Moda di Milano si conferma un vero e proprio calembour di show, presentazioni ed eventi. Ecco le sfilate più interessanti tra quelle in scena dal 17 al 23 settembre 2019.
Maryling Primavera/Estate 2020
Plychrome Fusion, la collezione Primavera/Estate 2020 di Maryling, prende spunto dalle convergenze tra moda e arte per mettere in scena una proposta in equilibrio tra surrealismo e sensualità.
L’atmosfera di Amsterdam e il tulipano, fiore simbolo dei Paese Bassi, costituisce con la sua natura vivace ed esuberante, l’ispirazione primaria e la cornice della stagione estiva del marchio.
Le fotografie di Erwin Blumenfeld, l’indagine del fotografo di origine tedesca sulle forme femminili, il bianco e nero elegante e drammatico incarnano la suggestione artistica della collezione, mixata e impreziosita dalla grazia suggerita dalle note della cantautrice anglo-nigeriana Sade Adu.
Tiziano Guardini Primavera/Estate 2020
Il sapore maschile del rigore sartoriale italiano e la fluttuante eleganza spiccatamente femminile scelti da Tiziano Guardini per Atlantis, la sua collezione Primavera/Estate 2020, parlano di una donna libera dai ruoli e desiderosa di esprimere liberamente il suo amore per la vita e la natura.
Guardini, che nel 2017 ha vinto il Premio Franca Sozzani Green Carpet Challenge Fashion Award, spiega così il suo approccio al lato più sostenibile della moda:
Sono affascinato dal mito di Atlantide e credo che rappresenti il legame ancestrale tra l’umanità e la natura, un rapporto oggi molto a rischio. Ma ritengo sia altrettanto importante promuovere un contatto tra gli individui, propagare consapevolezza e generare aiuto reciproco. Ho cercato le aziende, chiedendo un supporto nella realizzazione di stampe e stoffe sostenibili e da parte di tutti la risposta è stata entusiasta
Da questo impegno nascono le sete dal pattern ispirato alla leggendaria Atlantide e realizzate utilizzando i bozzoli abbandonati dalle crisalidi; le righe lucide e multicolori che richiamano la mobilità delle onde create in Tencel Lycocell, fibra ricavata da cellulosa proveniente da eucalipti sostenibili; i cristalli Swarovski che creano i riflessi di luce degli abissi sono conformi ai più stringenti requisiti green; e anche il denim è non soltanto di origine 100% biologica, ma anche laserato anziché stampato per ridurre al minimo il consumo di acqua.
Hui Primavera/Estate 2020
La cultura cinese e l’Europa si incontrano nella collezione Primavera/Estate 2020 di Hui dando origine a un mix di modernità e tradizione.
Il denim, così profondamente “occidentale” è protagonista prezioso grazie ai ricami sulle tasche, alle bordure e ai polsi. Il rosso e l’oro, colori simbolo della Cina, diventano firma degli outfit monocromatici o profilano gli abiti e le tute in cady e organza bianco latte.
E sempre i colori sono il focus della proposta di Hui: il giallo e il verde dei capispalla, delle gonne a portafoglio e dei vestiti ad A fanno da contraltare al nude e al nero che, in tulle e in chiffon, giocano alle sovrapposizioni nelle tuniche e nei long dress.
Angel Chen Primavera/Estate 2020
È il fumetto degli anni Trenta Sheena, regina della giungla a ispirare la collezione Primavera/Estate 2020 di Angel Chen, e lo fa infondendo nella sua proposta il coraggio e la perseveranza dell’eroina di Eisner e Iger che, insieme alle mille sfumature della foresta pluviale, regalano alla stagione estiva della giovane stilista cinese una nuova visione del côté più wild della bellezza.
Contrariamente al suo solito, Chen abbandona le sue caratteristiche tonalità sature per ricreare grazia e leggerezza attraverso morbide fluorescenze avvicinate a ricami e decorazioni che trovano origine nel folklore della Cina come il cardellino, la tigre bianca e il drago. L’ispirazione jungle è predominante nei motivi iridescenti effetto pitone, mentre le palme e i vulcani delle stampe ci trasportano nei paesaggi delle Hawaii.
Lo stile giocoso del brand è evidente anche tra gli accessori: dalle calzature ibride un po’ sneaker e un po’ mule disegnate con denti di drago, alle borse modulari realizzate in collaborazione con il designer taiwanese Han Kao, fino agli orologi dal cinturino psichedelico.
Suzhou Heritage Event
La Milano Fashion Week Primavera/Estate 2020 è anche palcoscenico di eventi ibridi tra mostre e sfilate come quello organizzato dal Suzhou Art and Design Technology Institute, un viaggio tra il passato e il presente della città che Marco Polo chiamò “la Venezia dell’Oriente” e che, oggi come allora, ha nella seta e nella sua lavorazione la sua eredità più importante.
Accanto all’esposizione di gioielli e preziosi memorabilia, l’evento itinerante tra Milano e Parigi vuole portare all’attenzione internazionale anche i giovani talenti, e lo fa per mezzo di Sgm Art Mouse JI, un progetto che supporta i designer più promettenti dell’Istituto salvaguardando la tradizione della seta ma anche esplorando nuovi materiali.
Studenti e docenti collaborano coralmente sotto la direzione artistica dello stilista cinese Ji Ping Sheng che descrive la collezione con le parole del poeta Zhuyi: “Le persone di sentimento hanno poche parole, ma le persone di grande sentimento hanno molte parole”.
Alexandra Moura Primavera/Estate 2020
Gadidae è il nome scientifico che identifica la famiglia merluzzi. E al duro lavoro dei pescatori si ispira la collezione Primavera/Estate 2020 di Alexandra Moura.
E di cosa hanno bisogno gli uomini e le donne di mare, per tanti mesi lontano dalla terraferma? Di gilet con le tasche e di pantaloni rinforzati che la designer portoghese trasforma in capi da passerella decostruendoli e reinterpretandoli alla luce dei suoi codici distintivi: cuciture a vista, orli incompleti, applicazioni e capi dentro capi.
I materiali della collezione sono grezzi o femminili e delicati: il lino, il cotone, la seta, i tessuti impermeabili, il denim bicolore si tingono di una palette che, tramite il nero, il cobalto, l’arancione, i toni della terra e il blu secco, fa direttamente riferimento ai colori degli abiti dei pescatori.
Ultràchic Primavera/Estate 2020
Colorata e divertente, la collezione Ultràchic Primavera/Estate 2020 ci trasporta attraverso i decenni in un caleidoscopio di stampe, dettagli e silhouette che Diego Dossola ha deciso di suddividere in tre macrotemi: Flower Power, Space/Galaxy e Postcards.
Flower Power, con i suoi pantaloni a zampa e le giacche a quadri, è un inno all’allegria e all’ironia che contraddistinguono il brand fondato da Dossola e Viola Baragiola tra sbuffi estivi, fiori stampati e arcobaleni.
Space/Galaxy è una visione dell’universo meno ottimistica di quella cui siamo abituati ma senza mai perdere in ironia: tra i pianeti, le stelle e gli astronauti, sulle gonne ampie e sui lunghi abiti in seta si intravedono vecchie automobili, frigoriferi e scorie radioattive, perché si possono lanciare messaggi sociali importanti senza rinunciare all’eleganza.
Postcards, infine, riproduce vecchie locandine pubblicitarie e cartoline dalle nostre città più belle per abiti stampati elegantissimi ma dal twist inaspettato.
Cividini Primavera/Estate 2020
È ancora una volta l’Africa, e ancora una volta vista attraverso gli occhi di un grande regista, a ispirare Miriam e Piero Cividini per la loro collezione Primavera/Estate 2020.
Questa stagione è guidata dai colori di quello che una volta si chiamava “Continente Nero” ma letti da dietro la macchina da presa di Bernardo Bertolucci attraverso le immagini de Il tè nel deserto.
E sulla passerella della Milano Fashion Week prende allora sostanza il blu dei Tuareg, le stampe quasi sfocate per effetto di una luce troppo forte, che acceca, in una collezione che non si limita a vedere il colore, ma lo “sente”attraverso la memoria di un quadro, di un paesaggio, di un film.
Cristiano Burani Primavera/Estate 2020
#GlamGoesGrunge, la collezione Primavera/Estate 2020 di Cristiano Burani, è un viaggio nella Seattle degli anni Novanta ma vista con gli occhi di questa seconda decade del secondo millennio.
Il mood che accompagna la proposta della prossima estate non può che essere quello del rock alternativo, con il colore assoluto protagonista insieme alle stampe e alle sovrapposizioni che la crinolina trasforma in involucri tridimensionali.
E se la palette osa negli abbinamenti insoliti di cuoio, cammello, verde bandiera e smeraldo accostati al fuxia e ai toni più delicati dell’arancione e del giallo, le stampe floreali e i plissé avvicinati all’ispirazione maschile dei tessuti jacquard raccontano un’attitudine rilassata ma decisa.
La pelle, trattata come fosse un tessuto, e la maglieria, che mescola righe, quadri e chevron, sottolinea ancora una volta l’attitudine di Burani alla sperimentazione sui materiali e sulle lavorazioni.
Daniela Gregis Primavera/Estate 2020
Miele, la collezione Primavera/Estate 2020 di Daniela Gregis, è un inno al lavoro di gruppo, al team che, proprio come le api, si adopera instancabile, costante e paziente, per trasformare i pollini in dolcezza fluida che sgorga dall’arnia sotto forma di tesoro dorato. Miele, appunto.
E se la forza coesa del gruppo ha il suo momento di gloria nel finale, quando i collaboratori della stilista bergamasca escono in passerella incrociando le modelle, l’elogio alle api e al miele attraversa tutta la proposta, prendendo la forma di tasche che sono contemporaneamente delicate e solide come favi, o di borse che, così come le arnie, custodiscono tesori.
E miele è la palette, che tinge i lini e i cotoni di tinte naturali, scure come il castagno o chiare come l’arancio o, ancora, multicolori come i mille e mille fiori che, attraverso un lavorìo continuo e puntiglioso, si trasforma, ancora una volta, in miele.
Shuting Qiu Primavera/Estate 2020
Se non fossi stata una stilista, il mio sogno sarebbe stato essere una scrittrice. Adoro Virginia Woolf e il suo personaggio è una fonte di ispirazione cui volevo rendere omaggio nella mia collezione.
Queste sono le parole che Shuting Qiu sceglie per raccontare la sua proposta per la Primavera/Estate 2020, presentata durante la Milano Fashion Week con il supporto della Camera Nazionale della Moda Italiana.
Una collezione molto british nei tessuti, da quelli si ispirazione maschile come il tartan a quelli floreali più femminili e delicati, ma fortemente influenzata anche dal recente viaggio a Mumbai della designer di origine cinese, con colori e intricati ricami di perline che raccontano le atmosfere dell’India.
Una stagione estiva, sottolinea la stilista, con più di un occhio di riguardo nei confronti dell’inquinamento e dell’impatto ambientale: i tessuti realizzati con poliestere riciclato al 100% dalle bottiglie di plastica e le decorazioni, per quanto possibile, frutto di ri-uso, vogliono essere un impegno concreto per promuovere la sostenibilità nel mondo della moda.
Cover photo Tiziano Guardini Primavera/Estate 2020. Credits Alessandro Galatoli, courtesy press office