Un laurea in architettura nel cassetto e una vita da protagonista nel mondo della moda. Giovanna Borbonese è stata per 30 anni il cuore e l’immagine dell’omonimo marchio di famiglia e se n’è andata con la stessa eleganza discreta che ha contraddistinto tutta la sua esistenza.
Ecco una biografia dell’imprenditrice e designer di Torino, mancata a 56 anni in seguito a una breve malattia.
Borbonese: una storia di moda torinese
La storia di Giovanna Borbonese è profondamente e indissolubilmente legata a quella dell’omonimo marchio fondato nel 1910 a Torino da Lucia Lorenzoni Ginestrone.
La nonna di Giovanna ha trasmesso l’estro creativo e la passione per il bello a suo figlio, Umberto, che negli anni ’50 ha affiancato la madre con il socio Edoardo Calcagno, trasformando la piccola casa di moda in una vera e propria griffe e dandole il nome con il quale è diventata famosa in tutto il mondo: Borbonese.
Negli anni ’70 ha visto la luce il celebre motivo a “occhio di pernice” (O.P.) – una particolare lavorazione della pelle di agnello, che mette in risalto la trama e crea un effetto micro maculato – e la texture è diventata ben presto il simbolo della maison.
In poco tempo, l’inedito motivo, l’applicazione del logo su piastrine e tiralampo (una vera e propria novità per l’epoca) e un design d’avanguardia hanno consacrato Borbonese tra le aziende di accessori più conosciute e amate a livello internazionale.
Dopo una serie di vicende e anni turbolenti (che hanno registrato anche un passaggio di proprietà all’estero), il marchio è tornato in Italia e nel 2016 la società ha chiuso in utile con ricavi per 31,5 milioni di euro e un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.
A oggi, le borse rappresentano il main core di Borbonese (ovvero, il 75% del volume di affari) e l’azienda annovera 26 boutique in tutto il mondo, con il Giappone come mercato di riferimento.
Giovanna Borbonese: il gusto per il bello e la passione per la moda
Giovanna Borbonese è stata parte della storia dell’azienda di famiglia fin da ragazzina. E proprio il suo legame fortissimo con la maison fondata dalla nonna l’ha portata a mettere nel cassetto la laurea in architettura e a dedicarsi alla moda, come il padre Umberto.
Dopo avere lavorato in azienda, ha gestito a lungo lo showroom del marchio in via Amendola, un imprescindibile punto di riferimento per tutte le signore della “Torino bene”. Più di recente, ha concentrato la sua attività nella boutique Nanette, nell’elegante quartiere della Crocetta.
Ma anche se aveva “accantonato” gli studi in architettura, Giovanna non ha mai perso il gusto per il design e l’ha messo a frutto, insieme all’estro creativo e al gusto per il bello ereditato dalla nonna e dal padre, in una continua ricerca stilistica e creativa.
Negli ultimi anni, proprio il suo talento e la sua passione l’hanno portata a occuparsi di arredamento e a disegnare una linea di cornici preziose e oggetti per la casa.
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