Roma accoglie il freddo del Nord con il calore della cultura. Dal 3 novembre al 6 dicembre 2025, la città eterna diventa crocevia di linguaggi, forme e pensieri con la quarta edizione di Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma, un festival che racconta il profondo legame tra la capitale italiana e i Paesi scandinavi – Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia.
Promosso dalle rispettive ambasciate, dal Circolo Scandinavo e dai quattro istituti culturali nordici presenti a Roma, il progetto offre oltre trenta appuntamenti diffusi: mostre, concerti, talk, performance teatrali, proiezioni, laboratori per bambini e passeggiate urbane che intrecciano arte, storia e contemporaneità.
Nel cuore del Mediterraneo, Roma si trasforma così in un laboratorio di scambio culturale dove la luce nordica incontra l’ombra barocca, la memoria dialoga con l’innovazione e la creatività si declina in una pluralità di linguaggi: design, poesia, cinema, musica e arte visiva.
Ogni edizione di Novembre Nordico è una mappa da esplorare, un racconto corale che riflette il dialogo tra Nord e Sud, non solo geografico ma soprattutto umano, estetico e spirituale. Quest’anno, la rassegna invita il pubblico a scoprire come le “tracce nordiche” abbiano plasmato Roma – e come Roma continui, a sua volta, a ispirare gli artisti scandinavi di oggi.
L’arte come ponte tra Nord e Sud
Da sempre luogo di incontro tra civiltà, Roma si fa teatro di un dialogo artistico che quest’anno attraversa latitudini e sensibilità. Novembre Nordico si apre nel segno dell’arte, con una serie di mostre che incarnano il desiderio di unire mondi solo apparentemente lontani.
A inaugurare idealmente la rassegna è SU(d) a Nord, la doppia personale di Nanna Susi (Finlandia) e Maurizio Savini (Italia), a cura di Riikka Vainio presso SUarte Gallery. Qui, la pittura intensa e spirituale dell’artista finlandese dialoga con le sculture visionarie di Savini, in un confronto tra Nord e Sud, materia e spirito, intimità e coscienza ecologica. Le loro opere raccontano una bellezza che nasce dai gesti quotidiani, invitando a riscoprire la connessione profonda tra uomo e natura.

Novembre nordico, esposizione “Asger Jorn a Roma 1954”, Accademia di Danimarca
Parallelamente, l’Accademia di Danimarca rende omaggio a uno dei maestri del Novecento con la mostra Asger Jorn a Roma 1954. Attraverso ventuno incisioni, serigrafie e litografie, l’esposizione ricostruisce la permanenza romana del pittore danese, figura chiave del movimento CoBrA e protagonista della scena artistica europea del dopoguerra. Le opere e gli archivi esposti restituiscono un ritratto vibrante di un artista che trovò nella città eterna una fonte inesauribile di ispirazione.
L’arte, in Novembre Nordico, non è mai soltanto contemplazione: è un linguaggio di scambio. Lo dimostra anche il ritorno dei concerti nella loggia di Villa Lante, luogo simbolico dell’incontro tra le accademie scandinave. Qui, il 29 ottobre, il concerto Nice Colours – I colori del clarinetto al femminile presenta il talento della clarinettista Hanna Hujanen insieme a Saara Kurki (viola) e Jussi Littunen (pianoforte), in collaborazione con l’Accademia Sibelius di Helsinki.
Nel dialogo tra suono e spazio, tra la delicatezza nordica e la luce romana del tramonto, la musica diventa il primo atto di una narrazione condivisa: quella di un Nord che non è più lontano, ma intimamente presente nella vita culturale della città.
Il design come linguaggio universale
Se l’arte apre il dialogo tra Nord e Sud, è il design a raccontarne le sfumature più profonde. Con Novembre Nordico, Roma riscopre il valore di un’estetica che sa essere al tempo stesso funzionale, democratica e poetica, una cifra distintiva della cultura scandinava.
Il 4 novembre, presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen, si inaugura Nordic Table Design 1900-1970. Una silenziosa rivoluzione femminile, mostra che rappresenta uno dei cuori pulsanti dell’intera rassegna. Curata da Fabia Masciello, l’esposizione è un viaggio attraverso settanta anni di creatività femminile nel Nord Europa, raccontati attraverso centotrenta oggetti per la tavola provenienti da musei, archivi e collezioni private.

Novembre nordico, mostra “Nordic Table Design 1900-1970. Una silenziosa rivoluzione femminile”, Casa Museo Hendrik Christian Andersen
Tra ceramiche, vetri, porcellane e arredi quotidiani, prende forma un racconto di emancipazione che supera la materia: quelle tazze, piatti e brocche diventano simboli di libertà e di trasformazione sociale.
Le protagoniste di questa rivoluzione silenziosa – Aino Aalto, Estrid Ericson, Nora Gulbrandsen, Marianne Westman, Herta Bengtson, Ulla Procopé e Grethe Meyer, tra le altre – hanno ridefinito il concetto di bellezza domestica, dimostrando che anche un gesto semplice, come apparecchiare una tavola, può essere un atto di resistenza culturale e di affermazione personale. Come ricorda Masciello, “queste designer hanno dato forma a una nuova idea di quotidiano: accessibile, etico e armonico”.
Attorno alla mostra si sviluppa un ricco calendario di eventi collaterali: incontri, laboratori e degustazioni tematiche. Il 5 novembre, al Circolo Scandinavo, la curatrice dialoga con il pubblico raccontando le vite e le opere delle protagoniste del design nordico, accompagnata da tè e dolci di ispirazione scandinava. Il 6 novembre, l’Accademia di Danimarca ospita la proiezione del documentario Grethe Meyer: La regina del design danese, diretto da Isabel Brammer, seguita dal talk Ogni ricetta ha la sua pentola, che celebra i cinquant’anni della leggendaria linea di pentole Ildpot.

31. Novembre nordico, talk con Helka Parkkinen sul design finlandese, Ambasciata di Finlandia. Photo Kimmo Virtanen
Il design nordico, in questa edizione, non è solo esposizione ma esperienza collettiva: un modo per riflettere su come l’estetica possa influenzare il vivere quotidiano e stimolare un pensiero più sostenibile. Il 13 novembre, alla Rinascente di via del Tritone, il talk Design Finlandese con Helka Parkkinen approfondisce il legame tra architettura, educazione e sostenibilità, sottolineando il ruolo del design come strumento pedagogico e sociale.
Infine, il 24 novembre, l’Istituto Europeo di Design ospita Il pasto visivo – The Visual Meal, incontro con le designer norvegesi Constance Gaard Kristiansen e Tonje Sandberg, fondatrici di Odd Standard. Le due creative, celebri per le loro collaborazioni con i migliori chef del mondo, esplorano il confine tra gastronomia e arte visiva, dimostrando come un piatto possa diventare un gesto estetico e relazionale.
Attraverso il design, Novembre Nordico ci insegna che la bellezza non è mai fine a sé stessa: è una forma di pensiero, un linguaggio condiviso che parla di comunità, cura e identità.
Parole, musica e cinema: il pensiero nordico in scena
Dopo l’arte e il design, Novembre Nordico accende i riflettori sul pensiero, sulla parola e sul suono, portando a Roma una costellazione di incontri, concerti e proiezioni che riflettono l’anima più intima e multiforme delle culture scandinave.
Il 7 novembre, l’Istituto Norvegese di Roma ospita la presentazione di Livia’s Room – Researching, Reflecting, Staging, un progetto che intreccia ricerca accademica e creazione teatrale, nato da un lungo lavoro di collaborazione tra artiste e studiose come Lene Therese Teigen e Lovisa Brännstedt. Con lo sfondo della Roma imperiale, il volume esplora la rappresentazione delle donne potenti nella storia, da Livia, moglie di Augusto, fino alle figure contemporanee che ne ereditano la forza e la complessità.

Novembre nordico, Livia’s Room/ La stanza di Livia: una produzione teatrale nordica, Circolo scandinavo
Il tema ritorna, l’8 novembre, nella produzione teatrale Livia’s Room / La stanza di Livia, portata in scena al Circolo Scandinavo: un’esperienza immersiva tra danza contemporanea, opera, artigianato e poesia, con le scenografie tessili di Ingrid Aarset e le musiche originali dell’islandese Þuriður Jónsdóttir. Il pubblico, avvolto da luce e materia, vive un rito collettivo che unisce arte e riflessione, corpo e memoria.
Nella stessa giornata, la Chiesa di Svezia invita al Cammino sulle Orme di Santa Brigida, percorso spirituale e culturale che intreccia devozione, arte e storia, riaffermando la continuità tra passato e presente nella presenza nordica a Roma.
La parola scritta, invece, si fa protagonista il 13 novembre, con tre appuntamenti complementari. All’Accademia di Danimarca, lo scrittore Morten Søndergaard e il traduttore Bruno Berni dialogano nel talk La poesia è una macchina del tempo, riflettendo sul potere della traduzione come forma di rinascita linguistica e culturale. All’Istituto Svedese di Studi Classici, invece, si tiene la conferenza Educare alla bellezza, che mette a confronto due case-museo simboliche – Casa Strand in Svezia e Villa Helene a Roma – come luoghi in cui arte e vita quotidiana si fondono.
La musica ritorna con forza nella seconda metà di novembre. Il 27 novembre, nella loggia di Villa Lante al Gianicolo, risuona Omaggio a Sibelius e Schumann, concerto dedicato ai 160 anni dalla nascita di Jean Sibelius, con il baritono Toni Hintsala e il pianista Mikko Haapaniemi. Un incontro tra poesia nordica e romanticismo tedesco, interpretato con eleganza in uno dei luoghi più suggestivi di Roma.

27. Novembre nordico, proiezione film “The Girl with the Needle” di Magnus von Horn, Accademia di Danimarca
Il cinema, infine, porta il grande schermo a dialogare con il pensiero nordico. Il 17 novembre, la Casa del Cinema ospita la proiezione del film The Girl with the Needle di Magnus von Horn, presentato al Festival di Cannes 2024 e candidato danese agli Oscar 2025. Una fiaba oscura e ipnotica, che racconta la ricerca di moralità e tenerezza in un mondo spietato.
Dal 27 al 30 novembre, il Nordic Film Fest, alla sua quattordicesima edizione, torna con una selezione di titoli che esplorano le nuove direzioni del cinema scandinavo contemporaneo: storie di identità, resilienza e sogni ambientati tra paesaggi di ghiaccio e luci metropolitane.
In ogni linguaggio – parola, suono o immagine – si riconosce lo stesso intento: esplorare la complessità dell’animo umano con delicatezza e profondità, come solo le culture nordiche sanno fare. Novembre Nordico diventa così un palcoscenico della mente, dove le voci del Nord si fondono con il respiro antico di Roma, generando una sinfonia di culture senza confini.
Cover photo Novembre nordico, facciata di Villa Lante, Istituto di Finlandia
