Il lavoro, la scuola, la famiglia, gli amici. Ogni giorno è pieno di impegni e non è raro arrivare alla sera e sentire di non avere impiegato al meglio il tempo a disposizione.
Le ore volano, le attività si sovrappongono, la concentrazione cala, un imprevisto vi costringe a rinunciare a qualcosa e vi ritrovate ad andare a letto insoddisfatti e con il pensiero assillante di dover fare di più “domani”. Ma “domani” tutto ricomincia da capo e giorno dopo giorno diventate sempre più stanchi, stressati e oppressi dall’ansia e dai sensi di colpa perché non riuscite a fare “tutto”.
L’immagine che fotografa questa condizione è quella del criceto sulla ruota, che continua a correre e consumare energia per raggiungere… nulla! È chiaro che si tratta di una condizione non solo improduttiva, ma anche insostenibile e alla lunga dannosa (e molto) per la salute psicofisica.
Noi di Junglam ci siamo rivolti a Marina Osnaghi, Business Coach e prima Master Coach italiana, per capire come interrompere il circolo vizioso e investire il proprio tempo al meglio.
Gestire voi stessi per usare il tempo al meglio
Molto spesso si parla di gestire il tempo, ma l’obiettivo è mal posto. Come osserva Marina Osnaghi, il tempo è un’entità che non può essere controllata. Non potete fermare o riavvolgere lo scorrere delle ore. E tantomeno creare dei minuti dal nulla. Quello che invece potete fare è gestire voi stessi per usare il tempo al meglio. Ma in che modo?
La Master Coach spiega che il primo passo per riuscirci consiste nell’identificare i vostri obiettivi. Sapete con chiarezza quali sono? Avete una strategia per raggiungerli? Di quali mezzi disponete per portare a termine il vostro progetto? Stabilire degli obiettivi specifici, misurabili, realistici, rilevanti e definiti nel tempo vi permette di scendere dalla ruota e di (ri)prendere il controllo di voi stessi e della realtà.
Ma attenzione, perché basta poco per risalirci, anche se la meta è chiara. Come fa notare Marina Osnaghi, avere tanti obiettivi è problematico come non averne. In questo caso, il rischio è di affannarvi e perdere il controllo del tempo per raggiungerli tutti. Per evitare che accada, dovete stabilire delle priorità in base alla “urgenza” e alla “importanza” dei singoli obiettivi. La Master Coach spiega che questo approccio non solo consente di decidere a cosa dare precedenza (“urgente” e “importante”) e cosa posticipare (“non urgente” e “importante”), ma anche di eliminare ciò che risulta “non urgente” e “non importante”.
E gli obiettivi “urgenti” e “non importanti”? Non si tratta di una dimenticanza. Come osserva Marina Osnaghi, tale combinazione identifica un altro elemento chiave per imparare a gestire voi stessi per utilizzare il tempo al meglio e consiste nel saper delegare. Il fatto è che per decidere di affidare qualcosa che vi riguarda o cui tenete ad altri dovete avere prima di tutto fiducia in voi. E per fidarvi delle vostre decisioni dovete conoscere voi stessi e i vostri mezzi e limiti.
La Master Coach aggiunge che acquisire e sviluppare consapevolezza di sé è fondamentale anche per evitare il “pensiero magico” che una non meglio definita versione di voi sarà più concentrata, motivata e performante “domani”. In altre parole, sapere chi siete e avere coscienza di cosa potete e riuscite a fare vi porta a vivere nel presente e a cercare soluzioni qui e ora senza cadere nella trappola della procrastinazione.
Cosa fare in pratica per investire il tempo al meglio
Imparare a investire il vostro tempo al meglio è un processo che parte da lontano ed è profondamente connesso alla presa di coscienza di voi. Ma come osserva Marina Osnaghi, ci sono alcune semplici attività che possono darvi un aiuto concreto per sviluppare un rapporto positivo ed efficace con l’orologio.
La prima è intuitiva (forse banale) e consiste nel tenere un’agenda e pianificare appuntamenti e attività. La Master Coach invita a preferire un planning cartaceo a uno digitale, perché la scrittura manuale aiuta a focalizzare meglio le cose da fare e predispone a una maggiore concentrazione e impegno per portare a termine quello che programmate.
L’agenda non va organizzata come una to do list, ma deve stabilire la priorità di ogni appuntamento e attività (per esempio con dei colori) e prevedere per ciascuno una finestra temporale realistica. In questo senso, la Master Coach esorta a compilare il planning mettendo in conto gli eventuali e inevitabili tempi morti ed imprevisti, ma ancora di più dando spazio a un numero adeguato di pause di durata ragionevole.
In altre parole, guardatevi dalle liste interminabili di cose da fare in tempi serrati. Nella quasi totalità dei casi finiscono per “rigenerarsi” di giorno in giorno e innescano un circolo vizioso di stress, ansia, poca lucidità e stanchezza per la frustrazione di non riuscire a “spuntarle”. Il trucco – ma in realtà si tratta più di buon senso – consiste nel gestire le energie. Per esempio, Marina Osnaghi suggerisce di iniziare dalle attività più faticose, che vi piacciono di meno o che vi preoccupano di più e di evitare le maratone di lavoro (per quanto possibile).
Ultimo ma non ultimo, la Master Coach sottolinea l’importanza di mantenere in equilibrio la sfera personale e professionale. Non portatevi il lavoro a casa (se siete in smart working, separate lo spazio e il tempo dell’ufficio in remoto dallo spazio e dal tempo della vostra vita quotidiana), imparate a mettere dei paletti e godetevi le vostre passioni e i vostri interessi senza sensi di colpa.
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