Hai conosciuto un ragazzo, siete usciti qualche volta insieme e ti sembrava che le cose andassero bene. Invece, a un certo punto lui è scomparso. Letteralmente. Ti ha bloccato su WhatsApp, ti ha tolto l’amicizia su Facebook e ha smesso di seguirti su Instagram e Snapchat. E non c’è bisogno di aggiungere che non ti ha mai risposto, quando hai provato a chiamarlo.
Il ghosting – perché di questo si tratta – è un’esperienza terribile. Ma c’è qualcosa di ancora peggio: l’orbiting. Se vuoi saperne di più (e difenderti), leggi qui per scoprire cos’è e come reagire.
Cos’è l’orbiting
L’orbiting è un fenomeno che esiste da tempo (seppure in forma diversa), ma è letteralmente esploso all’epoca dei social. La prima a darne una definizione è stata Anna Iovine, creatrice del blog cult Man Repeller. Raccontando una sua esperienza personale, la blogger l’ha identificato con il comportamento per cui “un ex ti tiene nella sua orbita”, facendo in modo che siate “abbastanza vicini da vedervi”, ma allo stesso tempo “abbastanza lontani da non parlarvi mai”.
In soldoni, questo significa che dopo averti dato il benservito, non solo il ragazzo in questione continua a essere tuo amico su Facebook e a seguirti su Instagram e Snapchat, ma ti fa sapere che c’è attraverso like, cuoricini e commenti qua e là. E se si tratta di qualcuno che ti piaceva e ancora ti piace molto, di certo capisci l’effetto devastante dell’orbiting.
Chi fa orbiting e perché
Nella sua breve ma accuratissima riflessione sul fenomeno dell’orbiting, Anna Iovine ha individuato tre tipi di profili predisposti a mettere in atto questo comportamento.
Secondo la blogger, i primi soggetti che ricadono nella casistica sono coloro che vogliono esercitare una forma di potere e controllo. A pensarla come Anna è anche il giornalista inglese Philips Ellis, a sua volta vittima di orbiting. Per il freelance, è un po’ come “restare amico di tuo cugino su Facebook in vista delle riunioni di famiglia alle feste comandate”. Taylor Lorentz, reporter del Daily Beast specializzata nel mondo dei social media, concorda con la teoria, aggiungendo che l’orbiting è una mossa calcolatrice che blocca chi lo subisce in un vero e proprio stallo emotivo.
All’estremo opposto, l’altra categoria individuata da Anna e Taylor comprende quelli che non hanno idea di cosa stanno facendo. Ovvero gli ex che ti hanno lasciata e perlopiù ti ignorano, ma non si perdono una tua storia su Instagram e Snapchat, completamente ignari del fatto che tu li puoi vedere.
La terza tipologia è quella di coloro che non sanno cosa vogliono. Secondo una specialista delle relazioni consultata da Anna, Rachel O’Neill, in pratica è quel ragazzo che ti ha detto che non era pronto a impegnarsi, ma ha paura a tagliare i ponti con te perché, se un domani cambiasse idea, tu (giustamente!) potresti non essere più disponibile.
Come reagire all’orbiting
Elaborare la fine di una relazione (breve o lunga che sia stata) è difficile e doloroso. Se in più sei costretta a vivere con il fantasma digitale del ragazzo che ti ha spezzato il cuore, uscire dal tunnel può diventare una missione quasi impossibile.
Per “guarire” e continuare con la tua vita, la cosa migliore che puoi fare è bloccare su tutti i social l’ex che ti sta facendo orbiting. Su Facebook ti basta toglierli l’amicizia e settare la tua privacy in modo da essere visibile solo agli amici. Invece, su Instagram e Snapchat esistono delle opzioni apposite per impedire a una data persona di vedere le tue storie.
D’altra parte, la trappola dell’orbiting sta proprio nel fatto che chi è stato lasciato spesso non riesce a rinunciare all’altro e spera che torni sui suoi passi. Superare questa fase è incredibilmnte complicato, perché il fantasma digitale del tuo ex alimenta la speranza che le cose tra di voi non siano davvero finite e ti impedisce di voltare pagina.
Per provare a uscire dall’impasse, devi essere razionale. Un ragazzo che ti vuole bene e ti rispetta non fa giochetti sui social, ma ti cerca e ti parla di persona. E non fa il vago o peggio ti ignora quando sei tu a contattarlo. Se il tuo ex non risponde ai messaggi, ma guarda le storie che pubblichi su Instagram, ti sta trattando da ruota di scorta, da utilizzare in caso di necessità. E allora sta a te: vuoi essere il “meglio che niente” di un narcisista o di un indeciso oppure “quella speciale” di un ragazzo al quale importa di te?
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