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La durata del rapporto sessuale: tutto quello da sapere (tra falsi miti e realtà)

Scritto da Silvia Artana

Quanto deve o dovrebbe durare un rapporto sessuale? La risposta esatta non esiste, ma i rapporti molto brevi possono essere la spia di un problema e causare disagio (a volte anche grave). Ecco quello da sapere sull’argomento.

Quanto dura un rapporto sessuale? O per meglio dire, quanto dovrebbe durare? La domanda agita il mondo maschile e la risposta ancora di più. Perché essere veloci a letto non è un titolo di merito. Anzi. Non sono rari i casi di coppie che scoppiano o che proprio non nascono perché lui arriva al traguardo troppo in fretta.

Che si tratti di curiosità o di necessità, ecco tutto quello da sapere sulla durata del rapporto sessuale. Tra falsi miti e realtà.

Eiaculazione e durata del rapporto sessuale

La durata del rapporto sessuale non è solo un argomento da bar, bensì interessa anche (soprattutto) la scienza. Nel corso degli anni sono stati condotti diversi studi, che hanno portato a conclusioni differenti e che non permettono (in definitiva) di rispondere in maniera univoca e certa all’annosa domanda “quanto dura un rapporto sessuale”.

Nel 1948, il biologo e sessuologo USA Alfred Kinsey ha stabilito che 3 uomini su 4 eiaculano 2 minuti dopo la penetrazione, concludendo che il risultato era una prova della “potenza” maschile. Un po’ di tempo dopo, nel 2008, un gruppo di ricercatori canadesi e americani è arrivato alla conclusione che da 1 a 2 minuti la durata è “troppo corta, da 3 a 7 è “adeguata”, da 7 a 13 “desiderabile” e da 10 a 30 “troppo lunga”.

Nel 2012 è stata la volta dell’University of New Brunswick di dare il proprio contributo all’argomento, con la conclusione che un rapporto prevede 13 minuti di preliminari e 7 di penetrazione. Un nuovo risultato è stato fornito nel 2016 dal dottor Brendan Zietsch della University of Queensland, che è arrivato a formulare una durata media di 5,4 minuti (all’interno di un range variabile da 44 minuti a 33 secondi).

Infine, il sito di sex toys Lovehoney ha stabilito che un rapporto prevede 10 minuti di preliminari e 9 di penetrazione, sulla base dei dati forniti da 4.400 dei suoi clienti.

Cos’è l’eiaculazione precoce

I risultati molto diversi degli studi condotti sulla durata del rapporto sessuale rendono difficile stabilire in maniera univoca (anche) cosa si intende con eiaculazione precoce.

Secondo una definizione accettata dai più, la condizione sussiste quando l’eiaculazione avviene 1 o 2 minuti dopo la penetrazione. Ma per un’altra scuola di pensiero, si parla di eiaculazione precoce quando ha luogo prima che l’atto sia concluso in maniera soddisfacente per entrambi i partner. Il caso più estremo è la cosiddetta ejaculatio ante portas, ovvero quando l’eiaculazione avviene prima della penetrazione e/o con il solo contatto tra pene e vagina.

Facendo riferimento alla prima definizione, in Italia soffre di eiaculazione precoce dal 20% al 30% degli uomini. Di questi, l’80% ha una forma “primaria”, ovvero che si manifesta fin dal primo rapporto, e il 20% “secondaria”, cioè che compare dopo anni di normale attività sessuale.

Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere di natura genetica, organica, costitutiva o psicologica. In particolare, stress, depressione, ansia generalizzata e da prestazione hanno un’influenza negativa e possono innescare un circolo vizioso di senso di inadeguatezza e rapporti veloci.

In ogni caso, per stabilire le cause e la gravità del disturbo, è bene rivolgersi a uno o più specialisti (per esempio, andrologi e psicologi) ed evitare di formulare autodiagnosi.

Come durare di più a letto

I rimedi e i consigli più o meno validi ed efficaci per durare di più a letto non mancano. Tuttavia, vale la pena ricordare che l’uso di farmaci di qualsiasi tipo va fatto solo ed esclusivamente sotto controllo medico. In ogni caso, ci sono diverse soluzioni “fai da te” che non comportano particolari rischi e che possono dare un aiuto concreto.

Per esempio, allenare i muscoli pelvici con gli esercizi di Kegel e masturbarsi prima del rapporto possono aiutare a fare durare di più l’atto sessuale. Anche dare il giusto spazio ai preliminari e scegliere una posizione sessuale anziché un’altra può rivelarsi una valida strategia. E poi è possibile usare appositi preservativi ritardanti.

Infine, in un’ottica più ampia, il dialogo con il partner e uno stile di vita sano hanno un’influenza positiva sulla vita sessuale e la durata del rapporto.

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Sull'Autore

Silvia Artana

Dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, ha conseguito un Master in Divulgazione Scientifica e ha mosso i primi passi nell'editoria occupandosi di scienza e tecnologia. Oggi scrive di moda, bellezza, benessere, lifestyle, cinema e TV per diversi magazine e testate digitali e svolge attività di copywriting, storytelling e ghostwriting online e offline. È giornalista pubblicista dal 2023.