Il primo appuntamento era nell’aria e alla fine è arrivato il momento. Ti ha invitata a cena e tu sei al settimo cielo. Però hai un dubbio: chi paga il conto? C’è chi sostiene che debba essere lui a offrire. Ma c’è chi osserva che pensare che tocchi all’uomo sia il retaggio di un cultura patriarcale e maschilista. E per dirla tutta, nessuna delle due opzioni prende in considerazione l’ipotesi che l’uscita possa essere tra due lei (o due lui). Insomma, la questione è (decisamente) meno banale di quanto potrebbe sembrare.
Il dibattito è aperto e (spoiler) la verità è che non esiste una risposta assoluta. Ma ci sono alcune riflessioni che vale la pena fare e che ti possono aiutare a gestire la questione di chi paga la cena al primo appuntamento.
Chi paga quando si va a cena fuori
A chi tocca pagare quando si va a cena fuori? A parlare di galateo si rischia di sembrare antiquati. Invece, il codice della buona educazione offre una indicazione preziosa. A occuparsi del conto deve essere chi ha fatto l’invito. La “regola” taglia la testa al toro e supera brillantemente la questione di genere. Ma è vero che la pratica e la teoria sono due faccende diverse.
Se è fuori discussione che ci sono uomini che non possono accettare che una donna paghi il conto per una radicata (benché non sempre del tutto consapevole) forma di patriarcato e maschilismo, ne esistono anche altri che lo fanno per reale piacere e gentilezza. Il loro gesto è dettato dall’interesse per l’altra persona e dal desiderio di dimostrarlo anche offrendo la cena.
Dall’altra parte del tavolo (per così dire), ci sono donne che si aspettano che sia l’uomo a pagare e altre che trovano sessista la convinzione che a offrire debba essere lui. E poi ci sono quelli e quelle che agiscono in maniera spontanea e pagano senza pensare troppo alle implicazioni.
Va da sé che capire chi hai di fronte e interpretare le sue intenzioni al primo appuntamento non è proprio facile. Di conseguenza, fare valere la “regola dell’invito” può essere una buona soluzione. D’altra parte, non è detto che chi dovrebbe metterla in pratica lo faccia. Per dirla in un modo diverso, se chi ti ha invitato tergiversa (o ti sembra che lo faccia), pensaci tu o proponi con naturalezza di fare a metà. Magari è in buona fede, magari no. Magari ha le sue ragioni. Se vorrai, avrai tempo per capirlo.
In ogni caso, è sempre poco piacevole e imbarazzante stare a discutere su chi deve o vuole pagare il conto. Se il tuo (primo) appuntamento ti offre la cena, accetta e ringrazia. La prossima volta offrirai tu. Puoi metterlo in chiaro da subito con una battuta o un sorriso oppure puoi aspettare quando vi rivedrete. Se invece non hai intenzione di ripetere l’esperienza e non ti va di sentirti in debito, fai presente in maniera gentile ma con fermezza che hai piacere di dividere il conto.
Chi chiede il conto?
Prima ancora di stabilire a chi tocca pagare, chi è che deve chiedere il conto? È banale, ma fare la domanda spetta a chi ha intenzione di offrire. Anche in questo caso, la “regola dell’invito” può risolvere la situazione senza troppi patemi. Ma di nuovo, le variabili che possono aggrovigliare la situazione non mancano.
In linea di massima, chiedere il conto e allungarlo a chi è seduto a tavola con te è davvero poco educato (oltre che imbarazzante). Mentre ci può stare proporre di fare a metà. Anzi, può essere un modo brillante per evitare che lui o lei ti offra la cena se non vuoi. Invece va evitato di lottare sulla ricevuta e cercare di strapparla di mano (letteralmente!) all’altro.
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