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Art Basel Miami Beach 2019: tutto quello che c’è da sapere e vedere

Scritto da Patrizia Saolini

Dal 5 all’8 dicembre 2019 è tempo di Art Basel Miami Beach. La grande fiera dell’arte moderna e contemporanea di Miami è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati. E non solo loro.

È di nuovo tempo di Art Basel Miami Beach. Dal 5 all’8 dicembre 2019 (con appuntamenti ed eventi in anteprima per la stampa a partire dal’1), la grande manifestazione permette a tutti gli appassionati (e non solo a loro) di vivere un’eccezionale esperienza immersiva nel mondo dell’arte e della cultura moderna e contemporanea.

Spin-off della fiera d’arte di Basilea (da cui il nome) creata nel 1970 dai galleristi e collezionisti Trudl Bruckner, Balz Hilt e dai coniugi Ernst e Hildy Beyeler, Art Basel Miami Beach è uno degli eventi più attesi del settore e nel 2018 ha registrato la partecipazione di più di 83mila visitatori.

Con i suoi oltre 46mila m2 di superficie espositiva nella splendida location del Miami Beach Convention Center (MBCC) e 269 gallerie provenienti da 33 paesi, la 18esima edizione si pone come naturale obiettivo di bissare il successo della precedente e (ovviamente) di crescere ancora.

Ma cosa c’è da sapere e vedere di Art Basel Miami Beach 2019?

La guida in breve ad Art Basel Miami Beach 2019

Il cuore pulsante di Art Basel Miami Beach 2019 è il grande (enorme) spazio espositivo del Miami Beach Convention Center. Il centro congressi, aperto nel 1958 e sottoposto a una importante opera di ristrutturazione e rinnovamento che lo ha fatto diventare una struttura all’avanguardia, accoglie le sezioni Galleries, Nova, Positions, Editions, Meridians, Kabinett, Survey, Magazines e Conversations.

Tutte ospitano opere dalle diverse e ben precise caratteristiche, fatta eccezione per Magazines e Conversations. In queste ultime si trovano, rispettivamente, una raccolta espositiva di pubblicazioni relative all’arte di ogni parte del mondo e uno spazio di incontro e discussione su argomenti riguardanti la scena mondiale dell’arte contemporanea.

La grande novità della 18esima edizione di Art Basel Miami 2019 è rappresentata dalla sezione Meridians, ospitata negli oltre 5mila m2 del padiglione Grand Ballroom. Curata dal direttore del Museo Tamayo di Città del Messico, Magalí Arriola, presenta opere di grandi dimensioni o basate sul tempo di 34 artisti di tutto il mondo, compresa Pantere sul cono dell’italiano Mario Merz (Konrad Fischer Galerie).

Pantere sul cono, Mario Merz. Photo credits: Konrad Fischer Galerie @artbasel.com

Art Basel Miami Beach prosegue anche al di fuori del MBCC, con la speciale sezione Disruptions, a cura di Diana Wechsler e Florencia Battiti. Allestita presso il Collins Park e organizzata nell’ambito dell’iniziativa Art Basel Cities, in collaborazione con Buenos Aires, ospita una serie di opere di grandi dimensioni realizzate da artisti argentini appartenenti a più generazioni, tra cui Marcela Sinclair, Matías Duville e Agustina Woodgate

Le sezioni di Art Basel Miami Beach 2019

Art Basel Miami Beach 2019 si compone di 9 + 1 sezioni. Presso il Miami Beach Convention Center ci sono:

  • Galleries
    Galleries ospita 200 tra le più rappresentative gallerie di arte moderna e contemporanea al mondo e oltre 4mila artisti. Le opere in mostra spaziano da dipinti a sculture, installazioni, fotografia, film, video e progetti di digitale e comprendono pezzi inediti e masterpiece museali.
  • Nova
    Nova raccoglie i pezzi mai visti prima creati negli ultimi 3 anni da giovani artisti. Ogni galleria partecipa con uno, due o tre nomi e le opere sono presentate con forti accostamenti.
  • Positions
    Positions è una vera e propria vetrina. La sezione fornisce l’opportunità a talenti emergenti del panorama internazionale di esporre un singolo grande progetto su una piattaforma dedicata e di mostrarlo a un pubblico selezionato di curatori, critici e collezionisti.
  • Editions
    Editions ospita le collaborazioni tra artisti rinomati ed editori e offre una eccezionale raccolta di opere significative e inedite.
Antiquity (Ariadne Titian Bacchus Popcorn), Jeff Koons per la sezione Editions. Photo credits: Two Palms @artbasel.com
  • Meridians
    Merdians è una nuova, ambiziosa sezione curata da Magalí Arriola, che permette agli artisti di esporre grandi sculture e dipinti in scala, installazioni, proiezioni video e di realizzare vere e proprie esibizioni.
  • Kabinett
    Kabinett è una sezione nella sezione, che vede le singole gallerie dedicare un allestimento a mostre collettive tematiche, mostre personali e mostre di arte storica all’interno dei propri spazi espositivi.
  • Survey
    Survey è dedicata a progetti di natura e ispirazion storica e comprende presentazioni di singoli artisti, giustapposizioni ed esibizioni tematiche di artisti che rappresentano una serie di culture, generazioni e approcci.
  • Magazines
    Magazines raccoglie le pubblicazioni d’arte di tutto il mondo e ospita editori e redattori.
  • Conversations
    Conversation è una piattaforma di dialogo sul mondo dell’arte e ospita conferenze, dibattiti e workshop, ai quali prendono parte artisti, galleristi, curatori, collezionisti, architetti, avvocati d’arte, critici e molti altri attori della scena culturale,

Negli spazi pubblici del Collins Park è allestita Disruptions. La sezione è allestita da Diana Wechsler e Florencia Battiti e ospita una serie di grandi opere scultoree e spesso interattive di un gruppo di artisti argentini appartenenti a varie generazioni.

Le gallerie da non perdere

Art Basel Miami Beach 2019 ospita moltissime gallerie da tutto il mondo. Tra le tante presenti, sono di sicuro da non perdere:

  • Tornabuoni Art (BOOTH F12)
    La galleria Tornabuoni Art espone Mapping the World with Alighiero Boetti. L’opera rappresenta la cronaca dei cambiamenti geopolitici che hanno interessato il mondo tra il 1970 e il 1990 e raccoglie tutti le differenti tipologie di “mappe” create dall’artista, dalla prima del 1968 all’ultima del 1994, anno della prematura morte di Boetti.
Mapping the World with Alighiero Boetti. Photo courtesy: Tornabuoni Art
  • Cardi Gallery (BOOTH A3)
    La Cardy Gallery presenta una selezione di qualità museale di lavori dal suo archivio e propone opere di Carla Accardi, Alighiero Boetti, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Marino Marini, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Nobuo Sekine.
Lucio Fontana. Photo courtesy: Lara Facco | Press & Comunication
  • Massimo De Carlo (BOOTH D21)
    La galleria Massimo De Carlo espone una selezione di opere degli artisti di fama mondiale Carl Andre, John Armleder, Sanford Biggers, McArthur Binion, Alighiero Boetti, Elmgreen & Dragset, Aaron Garber, Maikovska, Karin Gulbran,Jamian Juliano-Villani, Maria Lai, Tony Lewis, Nate Lowman, Matthew Monahan, Steven Parrino, Paola Pivi, Rob Pruitt, Brian Rochefort, Josh Smith, Yan Pei-Ming, Yeesookyung, Kaari Upson, Andra Ursuţa.
Panda Love Story, Rob Pruitt. Photo courtesy: Massimo De Carlo
  • Mazzoleni (BOOTH D2)
    La galleria Mazzoleni porta in mostra ad Art Basel opere degli artisti di fama internazionale Alighiero Boetti, Alberto Burri, Alexander Calder, Lucio Fontana, Hans Hartung, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Conrad Marca-Relli, Nunzio, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro ed Emilio Vedova.
    Il focus e il fil rouge dell’esposizione è la forma nella sua essenza, con particolare riferimento all’arte del dopoguerra. Tra le opere in mostra ci sono Non Dove ’86 – 2 di Emilio Vedova, Cellotex di Alberto Burri e Concetto Spaziale Attese di Lucio Fontana.
L’esposizione della galleria Mazzoleni. Photo credits: Mazzoleni
  • DC Moore Gallery
    Tra gli artisti ospitati ad Art Basel nella DC Moore Gallery c’è senza dubbio da citare la statunitense Joyce Kozloff con Targets. Ideata e realizzata durante l’anno trascorso dall’artista a Roma, è un globo alto circa 3 metri e provvisto di un’apertura che permette di accedere all’interno, diviso in 24 spicchi dipinti con altrettante mappe di luoghi bombardati dall’esercito USA (una o più volte) dopo la II Guerra Mondiale (Cina, Corea, Guatemala, Indonesia, Cuba, Congo, Perù, Laos, Vietnam, Cambogia, Grenada, Libia, El Salvador, Nicaragua, Panama, Iraq, Sudan, Afghanista, Serbia e Colombia).
L’opera Targets di Joyce Kozloff. Photo credits: dcmooregallery.com
  • Société Berlin
    La galleria Société Berlin partecipa ad Art Basel con diversi artisti, tra cui l’artista di origini americane Bunny Rogers, autrice della serie Mops. Nella sua opera, gli “scopettoni” per lavare per terra rappresentano i limiti di saturazione. Per l’artista, ogni persona può “assorbire” solo una determinata quantità di caos, prima di iniziare a contribuire a crearlo e a diffonderlo.
L’opera Mops dell’artista Bunny Rogers. Photo credits: Patrizia Saolini.

Photo cover credits: © Art Basel

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.