È tempo di fashion week nella Grande Mela per la nuova edizione della New York Fashion Week che prenderà il via il 7 febbraio e, fino a mercoledì 13, svelerà le prime tendenze della moda Autunno/Inverno 2019-20. Una settimana della moda che gli esperti del settore hanno già bollato come sottotono ma che potrebbe riservarci sorprese inaspettate.
Ad aprire le danze ci penserà Tom Ford con una sfilata co-ed che fungerà da collegamento tra la moda uomo (4-6 febbraio), organizzata da CFDA, e la moda donna, appannaggio di IMG. Tra gli appuntamenti da non perdere, sia all’interno che al di fuori del calendario ufficiale, anche Ralph Lauren giovedì 7, Jason Wu venerdì 8, Longchamp sabato 9 e Carolina Herrera lunedì 11. Il gran finale di venerdì 13 vedrà invece sulle passerelle le ultime collezioni di Michael Kors e Marc Jacobs.
Non mancheranno ovviamente nomi nuovi e attesi ritorni come quelli di Helmut Lang e Proenza Schouler, entrambi attesi per l’11.
Tra gli assenti eccellenti di questa edizione invece si contano Victoria Beckham, ormai tornata a Londra, Escada e Calvin Klein che, dopo la rottura con Raf Simons, tornerà in pista a settembre. Hanno scelto infine palcoscenici differenti Rodarte, che ha presentato la nuova collezione a Los Angeles martedì 5 settembre, e Tommy Hilfiger, che porterà il 2 marzo a Parigi il suo TommyNow e la capsule collection sviluppata in collaborazione con Zendaya TommyXZendaya.
Le location della NYFW Autunno/Inverno 2019-20
Come sempre, gli eventi principali della New York Fashion Week si concentreranno tra gli studi fotografici Industria e gli Spring Studios, con qualche puntata al di fuori degli spazi consueti.
Le Gallery I e II degli Spring Studios ospiteranno Nicole Miller giovedì 7, Nonie, Chiara Boni e Jeremy Scott venerdì 8, Prabal Gurung domenica 10, Fashion For Peace (a supporto della manifestazione anche gli stilisti Norma Kamali, Sabyasachi Mukherjee e Mara Hoffman) e AFFFAIR mercoledì 13. Riflettori puntati sugli studi Industria il 7 febbraio con gli show di Indonesian Diversity, Jiri Kalfar e Hogan McLaughlin.
Tra i designer ospitati nei locali degli Spring Studios anche Prabal Gurung che ha fatto concludere il suo show a Bella Hadid vestita con un abito da sera di velluto nero.
Al di fuori del calendario ufficiale della NYFW, da segnalare Ricardo Seco all’interno della manifestazione Art Hearts Fashion venerdì 8, Custo Barcelona sabato 9, Tory Burch, Dan Liu, Negris Lebrun e Diane von Furstenberg domenica 10, Coach e Oscar de la Renta martedì 12, Boss e Marchesa mercoledì 13.
Indonesian Diversity: il fashion indonesiano sulla passerella della NYFW
Ormai da alcune stagioni Indonesian Diversity porta sulla passerella della New York Fashion Week i brand capaci di interpretare al meglio il fascino della moda indonesiana, sconosciuta agli occhi dell’Occidente ma non per questo motivo meno ricca e interessante.
Per l’evento dedicato alle collezioni Autunno/Inverno 2019-20 hanno sfilato le creazioni di Dian Pelangi, Itang Yunasz, 2 Madison Avenue e Alleira Batik.
Il “Social Love” di Dian Pelangi è una reinterpretazione del lato più fashion dei social media. Le sue donne vestono l’hijab (l’Indonesia è il più grande paese musulmano al mondo per numero di credenti) ma non rinunciano alla coolness. Pantaloni e cappotti stretti in vita, la tavolozza fatta di rosa, nero e giallo e gli accessori come gli occhiali da sole cat-eye fungono, nella visione di Pelangi, da trait d’union fra tradizione islamica e street style contemporaneo.
Abiti fluidi e batik, la tradizionale stampa indonesiana qui nella sua rappresentazione più lussuosa, raccontano le notti di Jakarta viste da Itang Yunasz. Un’estetica boho-chic fatta di tulle e vestiti lunghi in organza di seta, decorati con ricami di cristalli e conchiglie e indossati con sontuosi turbanti realizzati con tessuti tradizionali.
Dall’Africa al Giappone. Dalla Spagna a New York. La collezione di 2 Madison Avenue è un tour mondiale ricco di colori come il rosa, il rosso e il giallo, tessuti giustapposti, stampe e disegni, abiti da sera ricamati, stivali alti al ginocchio e richiami alla pop art.
Alleira Batik chiude la sfilata collettiva con una collezione sofisticata fatta di tuniche e abiti, giacche e tailleur con le tradizionali sete rosse e blu affiancate a stampe nei toni del prugna e del bordeax.
Fashion Hong Kong: l’Asia più dinamica a New York
112 mountainyam, Anveglosa e Heaven Please+ sono i protagonisti della sfilata collettiva Fashion Hong Kong, andata in scena venerdì 8 febbraio durante la NYFW e realizzata in collaborazione con l’Hong Kong Trade Development Council.
112 mountainyam ci trasporta in un avventuroso viaggio nelle terre selvagge. Elementi paesaggistici intrecciati con il camouflage e colori primari e il più basico dei grigi combinati insieme sui tradizionali tailleur sartoriali proiettano la collezione verso uno sportswear coniugato alla couture.
La sarta autodidatta Annette Chan per la nuova stagione del suo brand Anveglosa si ispira ai “bei vecchi tempi” combinando pelle di agnello, sete, tessuti e ricami. Le silhouette composte da cappotti strutturati su abiti fluttuanti percorrono la sfilata dal nero delle prime uscite, al verde, fino agli ultimi look di un bianco abbagliante.
Chiudono lo show i colori di Heaven Please+: dal lavanda dei cappotti, al giallo neon delle gonne full-lenght fino al verde militare dei bomber e ai patchwork multicolori.
Jiri Kalfar debutta alla New York Fashion Week
Il designer ceco Jiri Kalfar debutta alla New York Fashion Week con una collezione ispirata alla figura di Tatiana, la protagonista femminile del romazo in versi di Aleksandr Puškin Eugenio Onegin. L’eroina della letteratura russa in passerella diventa una donna vestita di toni gioiello e adornata di cristalli firmati Preciosa. I cappelli che completano i look sono di Tonak, modisteria ceca che festeggia così i suoi 200 anni.
A sancire la “prima volta” nella Grande Mela di Kalfar tre supertop che hanno fatto la storia: Paulina Porzikova, Linda Voitova e Alina Baikova che hanno accompagnato il designer nel finale.
Tempo, spazio, inconscio: la NYFW di Yajun Studio
La collezione Autunno/Inverno 2019-20 di Yajun Studio è una riflessione su tempo, spazio e inconscio e sul loro rapporto con il corpo umano. Attraverso le lavorazioni dei tessuti, il taglio dei capi e la scelta dei colori la designer cinese esplora il tema della “philosophy in the flesh”.
Il Tempo si riflette negli effetti dell’usura del corpo attraverso rughe, linee e cicatrici nella carne. Lo Spazio riguarda la forma: ciò che mangiamo e come usiamo fisicamente il nostro organismo trasforma il nostro aspetto. L’Inconscio è esplorato nel suo aspetto più noto, quello del sonno e dei sogni, quando la coscienza non controlla più la mente.
Attraverso le “puff jacket”, morbide e gonfie, la collezione Yajun Studio richiama trapunte e cuscini che accompagnano e avvolgono il corpo durante la notte. Completano i look le leggerissime sneaker Duozoulu.
Dettagli grafici e colori per il denim di John John
Alessandra Ambrosio, Caroline Trentini e Lais Ribeiro si sono date appuntamento sulla passerella del brand brasiliano John John, al debutto newyorchese.
Il denim in tutta la sua gamma di lavaggi, i dettagli grafici e il colore sono le caratteristiche principali di questa collezione Autunno/Inverno 2019-2020.
I primi look scuri e monocromatici, il lato “formale” del jeans, hanno lasciato spazio durante lo show a effetti spray nelle nuance più brillanti del rosso, del giallo e dell’arancione e a trench tie-dye. In una collezione invernale non possono mancare i piumini, nel caso di John John vestiti di riflessi metallici.
La collezione sostenibile di Leanne Marshall
Una collezione sostenibile non soltanto nei materiali, ma anche nella presentazione quella Autunno/Inverno 2019-20 di Leanne Marshall. Al posto di una sfilata tradizionale, la designer americana ha deciso di presentare i suoi capi su Instagram, in una serie di video, foto e nelle stories del suo account @leannemarshallofficial.
“L’industria della moda e dell’abbigliamento generano moltissimi sprechi” ha dichiarato la stilista ” e io ci penso costantemente. L’idea alla base di questa collezione, quindi, è stata quella di prendere vecchi vestiti e abiti da sposa e rielaborarli per dare loro nuova vita”.
Abiti come ali di farfalla per la collezione Autunno/Inverno 2019 di AFFFAIR
Gli affascinanti e intricati motivi delle ali delle farfalle monarca hanno ispirato Rufat Ismayl nel progettare la collezione Autunno/Inverno 2019-20 di AFFFAIR. E dunque sulla passerella della New York Fashion Week si sono visti organza e pizzo nero, raso verde smeraldo e velluti argentei, chiffon dorato e fluttuante come un volo leggero di fiore in fiore.
Le silhouette spaziavano dagli abiti da cocktail a quelli da sera, mentre le jumpsuit e i body si arricchivano di metri di strascico.
Ad aprire la sfilata la supermodella turca Tülin Sahin in bomber corto nero e minigonna a pieghe mentre l’ultimo look, un abito nero con voluminoso orlo dorato, è stato scelto da Ashanti per il red carpet dei Grammy Award.
Gli eventi più interessanti della New York Fashion Week
Mostre, party ed eventi fanno tradizionalmente da corollario alla settimana della moda di New York, ma non tutti hanno come scopo solo il divertimento. Domenica 10 febbraio Federico Pignatelli, fondatore di The INDUSTRY Model Mgmt e dei Piers 59 Studios, ospiterà i personaggi della fashion industry per firmare il Model’s Bill of Right, la Carta dei Diritti dei Modelli promossa dallo stesso Pignatelli.
L’obiettivo del Model’s Bill of Rights è, nelle parole di Federico Pignatelli, “garantire che i modelli lavorino in ambienti sicuri e liberi da molestie e che le loro agenzie non facciano pressioni soprattutto per quanto riguard i visti di lavoro, che le leggi sull’immigrazione siano rispettate e che modelli e modelle siano pagati in modo equo e tempestivo”.
Cover photo: uno scatto dalla sfilata Indonesian Diversity SS2019. Credits Fernanda Calfat/Getty Images courtesy Indonesian Diversity press office