Tocca come sempre alla Parigi Fashion Week chiudere il mese della moda e l’edizione dedicata alla Primavera/Estate 2021 non ha fatto eccezione. Dopo le manifestazioni ad alto tasso di digitalizzazione di Londra e New York, la Ville Lumière ha deciso di procedere lungo la strada tracciata da Milano, caratterizzata da un maggiore equilibrio tra eventi in presenza e virtuali, premendo ancora il piede sull’acceleratore.
Il risultato è stata una kermesse che, pur discostandosi dalle precedenti, non ha marcato un netta differenza con il passato, con la volontà di portare normalità all’intero settore.
Il calendario della Parigi Fashion Week Primavera/Estate 2021
La Parigi Fashion Week PE 2021 si è svolta dal 28 settembre al 6 ottobre 2020 e ha presentato un calendario ricco di stilisti e maison di altissimo livello, con ben 88 eventi tra sfilate e presentazioni (in formato reale e “virtuale”).
Tra i nomi confermati c’eranoo quelli di Chanel, Louis Vuitton, Dior, Hermès, Balmain e Chloé. La casa di moda guidata da Virginie Viard, erede del “Kaiser” Karl Legerfeld, ha sfilato come al solito al Grand Palais. E sempre nel segno della tradizione, è stato Luis Vuitton di Nicolas Ghesquière a chiudere la manifestazione.
Il programma della Ville Lumière ha potuto contare anche sulla presenza di Balenciaga, Loewe, Maison Margiela, Rick Owens, Marine Serre e Yohji Yamamoto, oltre che di alcuni “volti nuovi”, come Gabriela Hearst (che ha lasciato New York), SR Studio LA.CA di Sterling Ruby (ex collaboratore di Raf Simons) e Cecilie Bahnsen e Wales Bonner da Londra. In aggiunta, Givenchy ha presentato il suo nuovo direttore creativo, Matthew M. Williams.
Ma per tanti ritorni e new entry ci sono state da registrare anche alcune defezioni. Pierpaolo Piccioli ha scelto di presentare la collezione PE 2021 di Valentino a Milano e Anthony Vaccarello ha deciso di chiamare fuori se stesso e Saint Laurent dalla manifestazione in nome di un nuovo approccio creativo e produttivo. All’appello sono mancati pure Celine, Comme des Garçons, Off-White, Lacoste, Alexander McQueen, Sacai, Dries Van Noten e Lemaire.
Le sfilate e gli eventi della Parigi Fashion Week PE 2021
Giambattista Valli
Giambattista Valli ha scelto di presentare la nuova collezione Primavera/Estate 2021 attraverso uno short fashion movie e l’esperienza del Covid-19 in un certo senso ha “condizionato” tutta la sua proposta. Lo stilista ha raccontato che la reclusione forzata è stata un’opportunità per riscoprire la bellezza delle cose e le origini del suo amore per la moda e lo ha portato a creare una linea più lussuosa, vaporosa ed esagerata che mai.Giambattista Valli si è concentrato sul taglio, il volume e la tecnica per dare forma ad abiti che sono vere e proprie sculture di tulle e chiffon e che se da un lato sono un’esplosione di tessuto, dall’altro hanno la capacità di fasciare e descrivere con incredibile sensualità le silhoutte.Il risultato è sorprendente, romantico e colorato e sembra trasmettere il profumo dei fiori e delle rose che lo stilista coltiva sul proprio balcone a Parigi e che hanno allietato le sue giornate durante il lockdown.
Balenciaga
È una proposta “easy, cool e stylish” la linea Primavera/Estate 2021 pensata da Demna Gvasalia per Balenciaga. Lo stilista georgiano ha stupito il pubblico e gli addetti ai lavori scegliendo di mostrare non la main collection, bensì la pre-collezione, e ha optato per una presentazione virtuale, in linea con la filosofia ecologica sua e del brand. Il rispetto dell’ambiente torna come un fil rouge anche nel 93,5% dei tessuti upscycled o certificati sostenibili e nelle stampe 100% certificate sostenibili, oltre che nella scelta di disegnare e creare capi unisex e taglia unica, perché riducono l’impatto ambientale della produzione.Tra maxi soprabiti, ampie camicie con maniche extra lunghe, giacche sportive, abiti larghi, felpe con cappuccio, tute oversize, grandi gioielli e occhiali da sole indossati di notte (“una cosa assurda da fare, ma così innegabilmente fashion“), Demna Gvasalia ha confermato il suo stile non convenzionale e sperimentale, oltre che capace di cogliere le esigenze più pressanti della società e sempre incline a non prendersi troppo sul serio.
Dara Senders
Dopo avere esordito alla Parigi Fashion Week nel 2018, Dara Senders è tornata nella Ville Lumière per presentare la collezione Primavera/Estate 2021. Il brand che fa dell’inclusività il suo elemento distintivo ha scelto un palcoscenico virtuale, svelando ad appassionati e addetti ai lavori la proposta per la prossima bella stagione con uno speciale raccolta di sketch e collage, Un Rêve sur la Côte d’Azur. L’inedita presentazione ha per titolo quello della collezione stessa ed è stata realizzata dalla stilista americana insieme a Emily Brickel Edelson, co-fondatrice e principale illustratrice della fashion app Chic Sketch.
La proposta per la prossima bella stagione di Dara Senders è stata ispirata alla designer dalle estati trascorse nel sud della Francia, dai loro colori, profumi e sensazioni e da feste piene di gioia, eleganza e leggerezza come il Festival Pirotecnico di Cannes e gli eventi al Casino di Monte Carlo.
Tra una palette che spazia da tonalità naturali a riflessi metallici, passando per i colori delle pietre preziose, e abiti pensati per vestire ogni momento del giorno, come i romantici cocktail dress e le bluse e i kimono in tessuti pregiati e dalla vestibilità confortevole, la nuova collezione della stilista americana è pensata per essere indossata da tante donne diverse in tante occasioni differenti.
Gauchere
Marie-Christine Statz è partita dalla necessità di entrare in connessione con se stessi, con ciò che si trova proprio davanti e con la Natura – un’urgenza che la designer ha provato in prima persona durante il lockdown e che ha trovato condivisa dalla sua cerchia di amici e conoscenze – per realizzare la collezione PE 2021 di Gauchere.
La stilista è stata profondamente toccata e ispirata dall’installazione “padiglione sonoro” di Doug Aitken e ha tradotto la trama di suoni in costante cambiamento dell’opera in 30 look che fanno della sartorialità e della monocromia il proprio elemento distintivo e caratterizzante.
Forme organiche con “spazi aggiuntivi” all’interno, “bolle” che rimodellano i volumi, rattoppi e pattern complessi raccontano una nuova realtà, che prende forma anche in una palette che spazia dal bianco, al nero, a tonalità calde e naturali come mattone, ebano, vaniglia, kaki, fino ad azzurro cielo e giallo limone.
Per presentare la sua nuova collezione per Gauchere, Marie-Christine Statz ha scelto un “anfitrione” d’eccezione, l’artista John James con le sue percussioni.
Hermès
Nadège Vanhee-Cybulski ha scelto il Tennis Club de France per presentare la collezione PE 2021 di Hermès. La stilista non ha mai perso di vista l’elemento equestre che da sempre caratterizza la maison, ma l’ha reinventato con un’estetica nuova, in equilibrio tra comfort, eleganza e lusso.
Tra sofisticati tailleur pantalone, capispalla essenziali, short sensuali e capi con aperture e inserti arditi, declinati in una palette che spazia da tonalità naturali a tinte pastello, Nadège Vanhee-Cybulski ha voluto vestire una donna emancipata e contemporanea:
Questa collezione parla di libertà, la libertà di reinventare, di sognare una nuova connessione, uno spirito fresco.
Givenchy
Era uno degli esordi più attesi, quello di Matthew Williams alla guida di Givenchy, e non ha deluso le aspettative. Il designer americano ha dimostrato di conoscere bene l’heritage della maison – attingendo ad elementi del suo fondatore, Hubert de Givenchy, e ad altri introdotti da suoi illustri predecessori, come Riccardo Tisci e Alexander McQueen – e allo stesso tempo di non avere timore reverenziale. Lo stilista ha subito portato nel brand la sua cifra distintiva, fatta di dettagli metallici e uno stile dalla vocazione industriale, e ha presentato una collezione Primavera/Estate 2021 caratterizzata da linee e forme essenziali e decise, oltre che da una grande quantità di fibbie e catene con l’iconica “G” di Givenchy.
Dior
Maria Grazia Chiuri ha scelto il Giardino delle Tuileries per presentare la collezione Dior PE 2021. La stilista italiana ha fatto tesoro della difficile esperienza del lockdown per riflettere sul significato e il valore della moda ed è arrivata alla conclusione che quanto è accaduto ha portato le persone a pensare di meno a come sono i vestiti e di più a come le fanno sentire.
Da questo presupposto, Maria Grazia Chiuri ha costruito una nuova linea (epoca?), ispirata a uno stile comodo e rassicurante. Lasciate da parte (almeno, per il momento) le forme della iconica Bar jacket, la stilista ha puntato su spolverini, kimono corti e ampie culottes, camicie maschili, vestaglie fluide e maglieria, molta maglieria.
D’altra parte, Maria Grazia Chiuri non ha mancato di inserire elementi di pura eleganza, come abiti di pizzo e gonne e vestiti sofisticati e impalpabili.
Li-Ning
Il marchio di sportswear cinese Li-Ning, che prende il nome dall’omonimo, famoso campione olimpico, conosciuto come il “principe della ginnastica”, è tornato a Parigi per lanciare la collezione Primavera/Estate 2021. Il brand ha optato per una presentazione “virtuale” e ha mostrato i capi della proposta per la prossima bella stagione attraverso lo short movie The Art of Movement, realizzato dal celebre cineasta cinese Lu Yang, girato a Shanghai e organizzato in 4 sezioni che rappresentano gli elementi naturali Aria, Acqua, Terra e Fuoco.In linea con la vocazione innovativa e sperimentale di Li-Ning e come sempre focalizzata su un perfetto equilibrio tra stile e performance, la nuova collezione esplora il potente collegamento tra design ed energia cinetica e si concentra su come la forma e il materiale possono allo stesso tempo proteggere e potenziare il corpo in movimento.Il risultato sono una serie di capi dalle silhouette morbide, realizzate per mezzo di tecniche che comprendono la lavorazione a maglia, intrecci, arricciature, pieghettature e annodature. La sartorialità ha un ruolo chiave nella costruzione dei diversi pezzi ed è espressa attraverso un sapiente uso del volume, delle fasciature e della compressione, che corrispondono a libertà di movimento, protezione e forza.
Louis Vuitton
In una Parigi Fashion Week che è stata caratterizzata da una scelta condivisa da parte degli stilisti e delle case di moda di “andare sul sicuro” (fatta eccezione per Givenchy), Nicolas Ghesquière ha deciso di osare con la collezione PE 2021 di Louis Vuitton. Il designer ha scelto come location gli spazi dello storico grande magazzino La Samaritaine (che dovrebbe riaprire il prossimo anno, dopo un meticoloso restauro) per presentare una proposta per la prossima bella stagione che mescola riferimenti ed elementi stilistici che rimandano a epoche e generi differenti.
La collezione If the Past Could Look at Us presenta forti influenze anni ’80 e un deciso passo in avanti nella direzione della fluidità di genere. Tra t-shirt da marinaio con maniche ad aletta, pantaloni ampi e altri con pinces di taglio maschile, cappotti con maxi spalle, bomber dalle forme geometriche, righe e stampe “parlanti”, Nicolas Ghesquière ha portato in passerella (virtuale) una moda che è allo stesso tempo consapevole della propria storia, contemporanea e in movimento.
Chanel
È stato ancora una volta (l’ultima, prima dei lavori di ristrutturazione) il Grand Palais di Parigi a ospitare la sfilata di Chanel per presentare la nuova collezione. Per l’allestimento delle location, Virginie Viard ha scelto di ispirarsi a Hollywood e soprattutto alla sua grande insegna bianca. Invece, per la proposta per la Primavera/Estate 2021, ha attinto al glamour degli anni ’80 e ad alcuni capisaldi dello stile Chanel.
Il risultato è una serie di capi che mescola in un incredibile (e forse impensabile) equilibrio eleganza ed eccesso (se di eccesso si può mai parlare per la maison), proponendo abiti semplici e insieme sofisticati caratterizzati da motivi floreali, chiffon nero e piume di struzzo, minidress bustier, completi in tweed, bermuda di raso, giacche da motociclista, pezzi in denim e inserti e dettagli in colori al neon.
L’obiettivo dichiarato è mantenere intatto lo spirito e il mood della maison e allo stesso tempo essere competitivi sul mercato. Risultato raggiunto con successo.
Miu Miu
Mondo sportivo, comfort, eleganza e creatività si fondono nella collezione PE 2021 di Miu Miu presentata da Miuccia Prada alla PFW. La stilista ha portato in passerella una proposta che attinge allo stile degli anni ’70, ’80 e ’90 e fa della track jacket il capo chiave per raccontare una donna decisa, sicura di sé e iper femminile. I pantaloni a vita alta, i micro short, i minidress essenziali, la gonna con spacco laterale, le t-shirt trasparenti e i cappotti minimal sporty chic comunicano self-confidence, sensualità e raffinatezza, ma anche semplicità e comodità. Allo stesso modo, la palette cha spazia da colori naturali a tinte baby, intense e sature racchiude le tante facce dello stile e della femminilità.Ad aggiungere ulteriore glamour a una collezione che sicuramente conquisterà le giovani donne alle quali si rivolge, c’è il debutto in passerella di Lila Moss, figlia dell’icona Kate e a quanto pare predestinata a seguirne le orme.
Photo cover credits: Flaunter on Unsplash