“Non si tratta di minimalismo, si tratta di purezza”. Poche parole dette nel backstage da Lucie Meier, che insieme al marito Luke disegna Jil Sander, bastano a spiegare la collezione Autunno/Inverno 2020-2021 presentata nella cornice della Casa del Design durante la Milano Fashion Week.
La palette fatta di blu e nero, pesca, ecrù e giallo burro e le silhouette essenziali, estremamente femminili ma senza cedere al richiamo della leziosità, attiravano gli sguardi su dettagli inaspettati, come il lampo di rosso sull’abito nero a vita bassa, o come il colletto della camicetta bianca che, stretto da un cordoncino, diventa in parte cappuccio e in parte volant.
Il tocco romantico degli abiti a fiori è ben bilanciato dagli stivali con il tacco quadrato e la passione dei designer per la sapienza dell’artigianato si è potuta cogliere negli accessori, come le collane fatte di piccolissime campane, o nell’eleganza di una frangia annodata a mano.
I capispalla, contemporaneamente morbidi e rigorosi, le forme no frills, la generale atmosfera di less is more che percorre questa collezione era esaltata, in passerella, dalle acconciature pulitissime, con i capelli delle modelle tirati indietro a scoprire interamente i volti, messi a punto da Eugene Souleiman, Global Creative Director of Care & Styling per Wella Professional.
Photo credits Marco Sacchi Photographer