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Come funziona la rimozione dei tatuaggi

Rimozione tatuaggi
Scritto da Serena Serra

Il tuo vecchio tatuaggio non ti piace più e stai pensando di rimuoverlo? Scopri quali sono le tecniche più efficaci!

Ti sei lasciata con il tuo fidanzato storico e adesso quel tatuaggio che ti eri fatta fare con tanto amore ti riporta in mente solo brutti ricordi. Oppure il tattoo che ti accompagna da anni non ti piace o non ti piace o non ti rispecchia più.

Dopo averci pensato un po’, hai deciso che è arrivato il momento di rimuoverlo. Ma quali sono i trattamenti più sicuri per la rimozione di un tatuaggio senza lasciare cicatrici? E quanto costano? Abbiamo provato a rispondere alle domande più comuni.

Come si può rimuovere un tatuaggio

Se il tuo vecchio tatuaggio non ti convince più, puoi pensare di coprirlo con un cover up, ovvero un tatuaggio nuovo, più grande di quello precedente, che lo copra completamente trasformandolo in qualcosa di nuovo.

Ma se vuoi proprio eliminare qualsiasi traccia di inchiostro dalla tua pelle, allora dovrai rivolgerti a un centro specializzato che utilizzi le tecniche attualmente più quotate per far sparire quel tattoo che ti infastidisce tanto.

La prima raccomandazione che ci sentiamo di farti, per quanto possa apparire scontata, è di non fidarti degli escamotage che potresti trovare sul web per rimuovere i tatuaggi a casa, per esempio la rimozione con il sale. Non soltanto questi espedienti non assicurano la riuscita dello scopo che ti sei prefissa, ma il rischio di trovarti con brutte cicatrici è alto.

Tornando alle tecniche professionali per la rimozione dei tatuaggi, negli anni gli esperti ne hanno sperimentate tante, dalla dermoabrasione ai peeling con acidi alla luce pulsata. Questi metodi, però, non garantivano risultati soddisfacenti e, nel tempo, si è arrivati alla conclusione che i procedimenti più sicuri e con la riuscita migliore sono quelli con il laser.

Come rimuovere un tatuaggio con il laser

Il macchinario più utilizzato attualmente è quello che emette raggi laser q-switched e funziona riducendo in tanti “pezzettini” le cellule colorate permettendo così all’organismo di smaltirli.

Un’altra tecnologia laser per rimuovere i tatuaggi è quella Picosure. Anche in questo caso il tatuggio viene frammentato, ma le particelle sono più piccole rispetto al precedente e, quindi, occorreranno meno sedute per veder scomparire il tattoo.

Come rimuovere un tatuaggio senza laser

Se invece stai pensando di eliminare il tuo tattoo senza laser, sappi che questi metodi difficilmente ne garantiscono la cancellazione completa. L’elettrodermografo, per esempio, sbiadisce l’inchiostro agevolando un eventuale cover up.

Il plexr, invece, è uno speciale bisturi al plasma che serve per rimuovere gli strati più superficiali della pelle e far emergere gli inchiostri che verranno poi eliminati con una particolare applicazione di soluzione salina.

Altri strumenti che ti potrebbero essere proposti per eliminare il tuo tattoo sono il T.E.S. (Tattoo Erase System), che promette di rimuovere i pigmenti tramite sostanze chimiche iniettate con microaghi, mentre dovrai fare attenzione a chi ti prospettasse di usare il liquido Skinial, una sostanza che qualche anno fa finì sotto inchiesta perché ritenuta non sicura.

Quanto costa la rimozione di un tatuaggio

Il costo della rimozione di un tatuaggio dipende dalla tecnologia usata e dal numero di sedute necessario. Indicativamente una seduta con laser q-switched parte da 150-200 euro, l’eliminazione completa, dunque, può rivelarsi anche molto costosa.

Quanto tempo ci vuole per rimuovere un tatuaggio

Per stabilire il tempo che occorre per la rimozione di un tatuaggio è necessario tenere conto di diversi fattori: dalla grandezza del disegno, al tipo di pigmenti utilizzati dal tatuatore fino al grado di assorbimento dei pigmenti da parte della pelle. In ogni caso, per rimuovere un tattoo occorrono dalle 3 alle 8 sedute distanziate l’una dall’altra almeno un mese.

Quali tatuaggi non si possono rimuovere

La profondità, la densità e il tipo di pigmento usati per il tatuaggio sono anche tra gli elementi che possono rendere difficile rimuovere il tattoo. Anche il colore del disegno può contribuire a una rimozione difficoltosa o imperfetta: il nero e gli altri colori scuri, per esempio, sono molto più facili da eliminare rispetto a tinte come il bianco e il giallo.

Anche il fototipo da trattare può influire nella riuscita quando si tratta di cancellare un disegno dalla pelle: il laser, infatti, riuscirà molto più facilmente a “leggere” gli inchiostri su un incarnato chiaro che non su un colorito olivastro o nero.

Cover photo di Free-Photos da Pixabay

Sull'Autore

Serena Serra

Laureata in editoria e giornalismo ed esperta di comunicazione e brand management, si dedica alla creazione di contenuti per portali e siti web. Per Junglam.com è redattrice moda, beauty e lifestyle.