A Miami tornano Art Basel e la Art Week e torna anche Untitled. L’innovativa fiera dedicata all’arte contemporanea compie 10 anni e festeggia con una speciale edizione allestita da quattro curatori ospiti.
Unitited si svolge dal 29 novembre al 4 dicembre nella consueta cornice in Ocean Drive e 12th Street e accoglie oltre 145 espositori provenienti da tutto il mondo. Presentazioni, eventi dal vivo, esibizioni di artisti, spettacoli, incontri e numerose altre attività danno forma al programma della manifestazione, che bilancia “integrità intellettuale e sperimentazione all’avanguardia”.
L’edizione 2021 di Untitled è la più grande e internazionale nella storia della fiera e segna il debutto della sezione Nest dedicata ai talenti emergenti. L’ultima aggiunta conferma l’attenzione della manifestazione creata da Jeff Lawson per le nuove voci dell’arte contemporanea e si accompagna a un premio in denaro per la migliore presentazione tra quelle proposte dai vari espositori selezionati. L’iniziativa è sostenuta da Stelle & Fortuna e vuole essere un aiuto concreto alle “gallerie emergenti, i collettivi e le realtà non-profit” che sono stati colpiti dalla pandemia.
Oltre all’esposizione principale nel padiglione sulla spiaggia e alla novità rappresentata da Nest, Untitled conferma il ritorno delle sezioni Special Projects e Monuments (situata sulle dune di Ocean Drive e dedicata alle installazioni su larga scala) e degli Art Podcast.
I curatori e le presentazioni di Untitled 2021
Untitled sceglie di celebrare i 10 anni di vita con la presenza di quattro curatori ospiti. Ad affiancare il direttore artistico Omar López-Chahoud per l’edizione 2021 sono Natasha Becker, Miguel A. López, Estrellita Brodsky e José Falconi. I quattro rappresentano altrettante visioni curatoriali e portano a Miami artisti emergenti e talenti affermati del panorama storico e contemporaneo.
Natasha Becker
Natasha Becker è Curator of African Art al de Young Museum di San Francisco e a Untitled porta Reinvention. La presentazione racconta l’opera e l’ispirazione di 11 gallerie dedicate alle “black voices” e dà forma a un dialogo interculturale tra Africa, Stati Uniti, America Latina ed Europa. L’obiettivo dichiarato è di superare la distinzione convenzionale tra Nord e Sud, passato e presente:
La pandemia ha reso manifeste realtà che sappiamo che esistono: ci sono Sud economici al Nord e Nord economici al Sud. Di conseguenza, il Sud del mondo non è più una questione di geografia e stati nazionali, ma di spazi e popoli che subiscono le conseguenze negative della globalizzazione capitalista contemporanea, del mercato internazionale dell’arte, dei disastri ambientali e dei virus mondiali.
Natasha Becker cura anche una serie di talk per Art Podcast. Lo spazio della curatrice ospite si intitola Future Knowing ed è una riflessione sul mondo dell’arte e sulla possibilità che resti “accessibile, solidale e inclusivo”.
Miguel A. López
Si intitola Moving Feeling la presentazione di Miguel A. López. Il secondo curatore ospite di Untitled 2021 è uno scrittore e ricercatore peruviano, oltre che ex co-direttore e curatore capo di TEOR/éTica a San José, e porta a Miami una serie di opere realizzate da artisti di diverse generazioni in differenti parti del mondo in cui il corpo è strumento per indagare il sociale:
Il mio contributo curatoriale è un’esplorazione di come la rappresentazione del corpo e il movimento offrano altri modi per riconsiderare le idee di cittadinanza, il pubblico, la memoria collettiva, l’appartenenza e l’urgenza. L’idea è quella di creare una conversazione pluralista sul potere del corpo e il potenziale che ha per riconnettersi con il desiderio trasformativo.
Estrellita Brodsky e José Falconi
Estrellita Brodsky e José Falconi sono i co-curatori di Elsewhere. La presentazione raccoglie opere storiche e contemporanee di oltre venticinque artisti dell’America Latina ed esuli e vuole essere una sfida alla posizione “tradizionalmente periferica” che gli autori ispano-americani occupano all’interno del mercato dell’arte. Elsewhere è incentrata su temi di cosmologia, magia, sciamanesimo e forme di conoscenza non occidentali e assume l’indeterminazione geografica come principio estetico.
Estrellita Brodsky è una storica dell’arte, collezionista e promotrice dell’arte dell’America Latina e ha spiegato che l’obiettivo della presentazione è accendere i riflettori non solo su un settore dell’arte misconosciuto, ma anche sulle sue radici e le sue ispirazioni:
[Elsewhere, n.d.r.] vuole alimentare la riflessione e il dibattito sulla posizione marginale degli artisti LatinX e latinoamericani all’interno del canone storico occidentale e dare visibilità alle tradizioni ultraterrene e sciamaniche e alle altre forme esoteriche di conoscenza proprie della regione che vengono rifiutate dal Modernismo.
Il professore di Art History and Human Rights alla University of Connecticut, José Falconi, ha definito “speciale” la collaborazione con la collega e ha ribadito la straordinaria occasione rappresentata dal poter “concettualizzare e produrre una mostra sull’arte latino-americana”.
Photo cover: Sthenjwa Luthuli, Abangoni, 2020. Hand Carved Superwood Block and Enamel Paint. Courtesy the artist and WHATIFTHEWORLD via Press Office Unititled Art Fairs