State vivendo un momento di profonda crisi professionale. Desiderate fortemente cambiare. Lo dite alle persone care e dentro di voi sentite di essere pronte. Ma nonostante ciò, continuate come sempre. Oppure, state trascinando una relazione sentimentale o un conflitto con un amico o un familiare. È una situazione che vi pesa e da cui vorreste uscire, ma anche in questo caso non fate nulla. Perché?
La risposta è semplice quanto brutale: il cambiamento costa fatica. Rinunciare ad abitudini rassicuranti, uscire dalla comfort zone mentale e fisica, prendere dei rischi richiede determinazione, impegno e una reale volontà di trovare spazio per qualcosa di nuovo in una vita solitamente piena zeppa di “cose”. Ma riuscirci con successo è possibile.
Per capire in che modo, noi di Junglam ci siamo rivolti a una esperta di coaching, Marina Osnaghi, Business Coach che offre percorsi ad hoc per definire, chiarire e concretizzare i propri obiettivi e crescere umanamente e professionalmente. Marina, che è la prima Master Coach italiana, ci ha indicato alcuni suggerimenti utili per combattere la pigrizia e abbracciare il cambiamento.
Come vincere la pigrizia: un passo alla volta
Sentite profondamente, con forza di volere cambiare, ma poi continuate lungo la strada di sempre. Molto probabilmente, vi state dando degli obiettivi irraggiungibili. Il modo migliore per vincere la pigrizia è iniziare da voi e procedere un passo alla volta.
Chiedetevi su quanti fronti è impegnata la vostra energia e come potete ridistribuire o chiudere uno o più impegni e attività per potere inserire qualcosa di nuovo nella vostra vita personale e professionale.
Fermatevi a riflettere su cosa potete fare per migliorare la vostra condizione, ascoltatevi nel profondo e trovate un motto che vi aiuti a ricordare che il cambiamento è utile alla nostra crescita personale.
Marina Osnaghi suggerisce infatti di scegliere una frase da ripetere come un mantra nei momenti in cui abbiamo bisogno di conferme:
- “Cambiare mi aiuta a vivere più contenta”
- “Un passo alla volta conquisterò ciò che desidero”
- “Oggi per me cambiare significa crescere”
Cambiamento come rivoluzione
Cambiare significa dunque spostare equilibri e modificare abitudini consolidate e rassicuranti. Un processo faticoso e che incute timore, che si basa sul presupposto di “lasciare andare” qualcosa per trovare qualcos’altro.
Se per esempio, siete in una fase della vita in cui non riuscite a innamorarvi e a costruire una relazione solida e duratura forse é perché continuate a guardare sempre e solo le persone “sbagliate”. In questo caso, per cambiare prospettiva, dovete “lasciare andare” le vostre abitudini interiori ed esteriori e trovare un nuovo punto di osservazione. Allo stesso modo, se il vostro lavoro non non vi piace più, “lasciare andare” la sicurezza e la comodità di un’attività che conoscete è il presupposto per trovarne un’altra che vi renda davvero realizzati.
“Inutile dire che lo sforzo di fare qualcosa di nuovo è titanico, anche se si tratta di un bel bagno caldo la sera prima di addormentarsi o di iscriversi in palestra. Per questa ragione, una buona strategia consiste nel darsi delle priorità personali“, continua Marina Osnaghi.
Qualche esempio?
- Amministrate la vostra energia fisica e mentale fino dalla mattina. Inserite delle pause tra un impegno e l’altro, eviterete così di ritrovarvi stanchi già a metà giornata.
- Pianificate gli obiettivi e selezionate gli alleati. Evitate di dire di sì a troppe persone contemporaneamente.
- Vincete la routine. Impegnatevi a fare almeno 3 cose al giorno che non vi piacciono, ma che sono funzionali al cambiamento desiderato.
La forma fisica è il presupposto del cambiamento (mentale e non solo)
La forma fisica ha un peso sulla mente e sui pensieri.
Un’alimentazione non equilibrata o del tutto scorretta, poco sonno, abitudini di vita sregolate, giornate piene di stress e di impegni senza sosta impattano sulla forza di progettare e agire il cambiamento.
Senza energia fisica e con la testa piena zeppa di pensieri e cose da fare, abbiamo visto che il cambiamento rischia di diventare una chimera.
Quindi, se siete affaticate, è buona norma rallentare il ritmo e abbracciare uno stile di vita che preveda dei momenti di recupero.
Se invece vi sentite cariche, potete dedicare del tempo a un’attività fisica che vi aiuti non solo a restare in forma ma anche a svuotare la mente.
Superare la pigrizia con la corsa: l’iniziativa 261Fearless Club Italia
E per ispirarvi ad agire e mettere in pratica il vostro desiderio di una nuova voi e una nuova vita, vi proponiamo l’iniziativa 261Fearless Club Italia di Greta Vittori. Fashion e sport PR e fashion contributor, oltre che runner, con la sua iniziativa Greta si propone di aiutare le donne ad affrontare le proprie paure e a staccare dalla routine della quotidianità attraverso la corsa non competitiva.
L’attività fisica è un potente veicolo del cambiamento, ma praticarla da soli può essere scoraggiante. L’iniziativa 261Fearless Club Italia a Milano nasce proprio come risposta alla volontà e all’esigenza di tutte quelle donne che vogliono lasciarsi alle spalle i pensieri e le preoccupazioni della vita quotidiana e concentrarsi su se stesse e le proprie necessità.
Dopo avere intervistato Kathrine Switzer (la prima podista ad avere tagliato il traguardo di una maratona, quando la corsa era proibita alle donne) e avere scoperto dell’esistenza della sua onlus 261Fearless (supportata da Adidas e con diverse filiali in tutto il mondo), la fashion e sport PR, fashion contributor e appassionata di corsa e sport Greta Vittori ha deciso di dare vita a una rappresentanza dell’organizzazione in Italia.
261Fearless Club Italia ha preso ufficialmente il via a maggio 2018 ed è un focus al femminile che ha come principi fondanti l’aggregazione, il divertimento e la condivisione, con l’obiettivo di affrontare e combattere le proprie paure e i pregiudizi attraverso la corsa non competitiva e l’attività sportiva tra donne.
Al momento, gli appuntamenti settimanali sono due. Il sabato mattina alle 10.30 presso il negozio specializzato in articoli sportivi PACER, in Via Pacini 28 (zona Est), e lunedì sera alle 19.00 presso lo store BORN TO RUN di Via Cagnola 12, che fungono da base per lasciare i propri effetti personali e cambiarsi (oltre ad avere un servizio di baby sitting su richiesta).
L’incontro inizia con le presentazioni dei membri del gruppo (quasi sempre diversi) e una breve introduzione a Kathrine Switzer e alla filosofia di 261Fearless. Invece, il training vero e proprio dura un’ora e prevede un mix di corsa lenta alternata alla camminata, giochi con elastici e palloni ed esercizi di potenziamento, correzione e postura.
L’idea è di offrire un approccio soft all’attività sportiva e di permettere di conoscere nuove persone con le quali condividere passioni in comune.
L’incontro si conclude con una recovery a base di acqua, integratori e frutta secca offerta da Noberasco e un momento di chiacchiere e scambio di opinioni. Da qualche tempo, è stato introdotto anche un (piacevole) rituale post allenamento con pasticcino e caffè.
Tutti gli appuntamenti sono preceduti da un lancio sui social, via mail e su Whatsapp e sono seguiti da foto con hashtag e citazioni ad hoc su Facebook, Instagram, Twitter e sul sito di 261Fearless Club Italia.
Siete pronti a combattere la pigrizia?
Photo cover credits: Adobe Stock
Photo text credits: rawpixel on Unsplash e Greta Vittori