Moncler: trend piumini
8 collezioni, 8 modi di intendere il piumino. Per la Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2018-2019, Moncler presenta Genius, otto differenti capsule collection nate dal genio creativo e singolare degli stilisti che le hanno concepite.
Moncler by Pierpaolo Piccioli è la pura essenza dell’iconico piumino: il più classico dei capispalla invernali è asciugato alle sue linee essenziali coniugando funzionalità e couture.
Moncler 1952, disegnata da Karl Templer, è la linea principale. I colori pop e i loghi a contrasto di grandi dimensioni traggono forza dal riferimento all’anno di fondazione del brand.
Moncler Grenoble, multiforme e insolito per il mondo della montagna, è caratterizzato da un mix and match di tessuti e stampe senza perdere l’eleganza.
Moncler by Simone Rocha cita le prime donne che, in epoca vittoriana, si avventurarono nell’avventura delle scalate. Le proporzioni decostruite e le sagome voluminose richiamano una femminilità pragmatica e rigorosa.
Moncler by Craig Green riscrive il rapporto tra capo e corpo, trasformando il piumino in un astratto habitat naturale.
Per Moncler Noir, Kei Ninomiya trasforma il piumino progettando silhouette d’impatto e moltiplica i moduli per creare geometrie indossabili.
Moncler Palm Angels, il brand disegnato dal direttore artistico di Moncler Francesco Ragazzi, riduce il piumino alla sua essenza, diffondendo viralmente il suo messaggio per mezzo di loghi e slogan.
Angel Chen: trend colori brillanti
Dream, la collezione Autunno/Inverno 2018-19 di Angel Chen, è la creazione di un mondo immaginario costruito su una palette di colori straordinariamente vibranti. I toni del rosso, del giallo, del blu e del verde prendono vita per raccontare il sogno della stilista cinese.
Il cielo viene interpretato tramite tessuti jacquard creati da Mahlia Kent, il mare è rappresentato da stoffe rese traslucide e decorate con petali ricamati in mohair bianco. La tigre, disegnata combinando ricami 3D e faux fur, è circondata da pesci rossi che luccicano di paillettes colorate.
La natura continua a essere al centro degli accessori anche in questa anteprima per la stagione invernale 2019: se l’anno scorso gli zaini erano animati da figure animali, le borse a mano presentate in questa collezione sono la loro logica evoluzione, continuando a incarnare temi naturali senza perdere il mood giocoso.
Anteprima moda: sci-fi vintage da Moschino
Per la collezione Moschino Autunno/Inverno 2018-2019, Jeremy Scott manda in passerella tailleur dalle linee rigorose e dai colori pastello, pill box hat poggiati su pettinature cotonatissime e borsette rigide in un immediato richiamo alla Jackie Kennedy degli anni Sessanta.
L’atmosfera Sixties continua nelle stampe ispirate alla pop art e nei completi pigiama a righe larghe, ma prende una svolta imprevista quando in passerella escono modelle con la pelle colorata di rosa, di giallo, di blu: il bon ton prende la direzione di Star Trek.
E l’ispirazione sci-fi continua fino agli abiti da sera: attillati e fruscianti, le linee aderenti sono sottolineate dalle paillettes, dai fiocchi, dal raso.
Luisa Beccaria: trend gioco di texture
Marianne Faithfull, Lewis Carroll e la Belle Epoque dipinta da Giovanni Boldini ispirano la collezione Autunno/Inverno 2018-2019 di Luisa Beccaria. In passerella sfilano tessuti maschili dallo spirito dandy che, giocando con i pesi diversi della lana, dell’organza, del twill di seta e del broccato, diventano icone iperfemminili.
Il giorno scivola con disinvolta eleganza dal completo pantalone con giacca e gilet all’abito midi al pizzo macramè. Le forme rotonde dei pois e dei bottoni a perla delle bluse sono in costante dialogo con le gonne lunghe dalle linee squadrate.
Per la sera il lurex arricchisce di bagliori argentati l’abito chemisier in velluto, l’organza impalpabile acquisisce materia per mezzo di ricami e applicazioni, l’abito a cappa è contemporaneamente lieve e strutturato grazie a un gioco di texture, fiori e volumi.
Le mille sfumature dei toni neutri del greige, del beige e del grigio si approfondiscono quando la palette vira sul blu, sull’ottanio e sul pavone per accendersi nel rosso e degradare ancora, dolcemente, verso il rosa e il cipria.
Anteprima moda: le rose di Daizy Shely
Le rose, fiori particolarmente amati da Daizy Shely che le considera quasi umane, “bellissime e intense ma anche malinconiche e pericolose” sono il punto di partenza per la sfilata della collezione Autunno/Inverno 2018-2019 della stilista israeliana.
A Lady Diana, la English Rose icona degli anni Novanta, si ispirano gli abiti da cocktail drappeggiati che scoprono le spalle, declinati in arancio intenso e blu elettrico, velluto e satin, e adornati da guanti lunghissimi e colletti di cristalli.
E ancora le rose, disegnate dall’artista Umberto Chiodi, si ramificano piene di vita e bellezza su una superficie rosso sangue stampata sulle superfici più diverse, creando effetti inediti sul satin e sul PVC.
La vitalità della rosa diventa un immediato richiamo al gioco e alla sua imprevedibilità quando in passerella appare la stampa “Las Vegas”, una vecchia foto della stilista da bambina che la ritrae da bambina insieme al padre, amante del gioco d’azzardo.
Il tema del gioco torna nella rappresentazione della scacchiera, con il bianco e il nero che si rincorrono su felpe, pellicce, maglie, gonne e pantaloni e che sorprendono quando, inaspettatamente, si colorano di corolle pastello.
Daniela Gregis: trend volumi morbidi
Il melograno, rotondo e succoso, è ispirazione, filo conduttore e leitmotiv della collezione Autunno/Inverno 2018-2019 di Daniela Gregis.
Le forme morbide del frutto autunnale si ritrovano nei volumi tondeggianti e avvolgenti; il suo colore rosso, così tipico della stagione autunnale, appare in tutti i look che sfilano sulla passerella della Milano Fashion Week, a volte con effetto monocromatico, a volte negli accessori, a volte a colorare le labbra delle modelle. I chicchi, luminosi come gioielli, sono richiamati dai berretti, dalle sciarpe, dalle borse.
Sulla passerella della stilista bergamasca, anche quest’anno, sfila Benedetta Barzini, una delle modelle più famose degli anni Sessanta.
Francesca Liberatore: trend sciarpa e scialle
Dopo sette stagioni alla New York Fashion Week, Francesca Liberatore torna a sfilare a Milano per presentare in anteprima la sua nuova collezione Autunno/Inverno 2018-2019 ispirata dal suo ultimo viaggio in Pakistan dove la stilista romana, nella veste di esperta internazionale UNIDO, l’agenzia ONU per la promozione dello sviluppo industriale, ha scoperto il ricamo pakistano, eseguito da ricamatori uomini in aziende possedute da donne.
La sciarpa, elemento simbolo dell’abbigliamento pakistano, si aggiorna diventando drappeggio, o diventa scialle, accostando l’antica maestria mediorientale dei nodi in seta o del filo metallico ricamato a mano a silhouette mini.
Lettere e parole, che ripercorrono il pensiero di Liberatore, sono ricamate sulle gonne, sui vestiti, sulle sciarpe portate adagiate su una spalla o avvolte morbidamente intorno al collo a proclamare il mix di culture che per la stilista significa assenza di frontiere e apertura nei confronti dell’altro.
I ricami silver su gonne e abiti in velluto pavone, blu elettrico, turchese o grigio, punteggiano i look della sfilata di Francesca Liberatore in un dialogo continuo tra radici del passato e globalità contemporanea.
Anteprima moda: la sensualità mannish di Ermanno Scervino
La collezione Autunno/Inverno 2018-2019 di Ermanno Scervino rompe le gabbie intorno a capi classici come il cappotto cammello di taglio maschile, vivacizzato dai colli asimmetrici e dagli intarsi in pelliccia, il tartan, che si riappropria del suo spirito punk quando abiti e gonne rivelano inserti di pizzo patchwork o il tailleur si accende di colore, e i biker boots, che salgono fino alla coscia per diventare cuissard o fanno capolino sotto ampie gonne in organza.
Maschile e femminile si fondono in un gioco di proporzioni se sotto i pantaloni a gamba larga del completo sartoriale si affacciano i tacchi a spillo, o se il montone diventa impalpabile e morbido come cachemire. Anche le righe breton acquistano una nuova sensualità se alle righe della maglia oversize vengono sovrapposti tralci fioriti.
L’organza, il tulle e il pizzo valenciennes delle gonne, lunghe e fluide, è abbinata al tweed mannish delle giacche corte e al tessuto scozzese delle giacche, mentre gli abiti da sera prendono vita e movimento grazie alle rouches d’organza all’uncinetto.
Cividini: trend colori tenui
La moda come un gioco di libere associazioni. Per la loro collezione Autunno/Inverno 2018-2019, Miriam e Piero Cividini giocano con i volumi e con le sovrapposizioni creando silhouette ricche e strutturate.
Il velluto, il tweed, la maglieria, con le loro consistenze lussureggianti, sono smorzati da una palette composta prevalentemente da colori tenui. Durante la sfilata, che com’è ormai abituale vedeva in passerella look da donna e da uomo insieme, l’elemento maschile è stato introdotto da fantasie geometriche e tessuti gessati, lunghi spolverini alla caviglia e bermuda a disegni check.
Capispalla, abiti e maglioni assumono un aspetto ancora più morbido grazie ai polsini di maglia e alle frange, mentre gli stivali di pitone entrano quasi in contrasto con le gonne scozzese o i cappotti con stampa ocelot.
I polsini erano addolciti con fasci di lana indisciplinata, mentre gli stivali con stampa pitone si scontrano con una gonna scozzese e un cappotto con stampa ocelot. Tra la ricchezza di idee, spiccavano le maglie, che ricoprivano la gamma da un gilet a maglie larghe fino a un vestito a frange lungo il pavimento in intarsia di lurex viola e rosso fiammeggiante.
Piccione.Piccione: trend colori primari
Da sempre Salvatore Piccione trae ispirazione per le sue collezioni dall’arte, per la stagione Autunno/Inverno 2018-2019 il tema è la ricerca pittorica e formale di Kandinskij prima di approdare all’astrattismo.
L’evoluzione dello stile del pittore russo e quello della donna Piccione.Piccione seguono un percorso parallelo: lo studio sugli elementi figurativi diventa contaminazione tra geometrico e pittorico su tessuti sovrapposti, crêpe de chine, ricami gioiello e paillettes.
Il fiore rinuncia a essere connotato esclusivamente dall’innocenza romantica per acquisire consapevolezza e libertà di espressione anche sessuale: acceso nei colori e nei contorni, l’emblema di Piccione.Piccione parla di emancipazione personale e culturale.
La palette mette al centro i colori primari: il rosso, il giallo e il blu brillanti sono come strumenti musicali che vibrano suscitando emozioni e sensazioni proprio come postulato dallo stesso Kandinskij nella sua “teoria del colore”.
Anteprima moda: i materiali avvolgenti di Alberto Zambelli
Per la sua collezione Autunno/Inverno 2018-2019, Alberto Zambelli parte dal più semplice ma anche dal più autentico dei gesti: l’abbraccio. Sulla passerella della Milano Fashion Week va in scena una gestualità capace di ricomporre l’io singolo e di farlo diventare un tutt’uno con l’altro, ma trasponendolo dal movimento umano a quello degli abiti e dei materiali.
La naturalezza avvolgente dell’abbraccio diventa capospalla sartoriale, accogliente con il taglio over e caldo e morbido grazie alla maglia, al double di lana e al suri d’alpaca. Il movimento delle braccia che stringono il corpo si traduce nel crêpe de chine degli abiti destrutturati, nelle strutture simili a origami, nelle fasce che stringono da dietro top e abiti.
L’abbraccio lineare del cinema di Sergej Ejzenstejn è decostruito e reso reminiscenza grafica nelle stampe geometriche e rigorose delle gonne a pieghe e delle bluse, degli abiti lunghi o midi, diventa movimento nei ricami frangiati, o si espande, dando origine a stampe foulard che ricordano gli anni ’20.
I colori naturali e sobri dell’alabastro e dell’ecrù si alternano in armonia con i toni più frizzanti, mentre il jersey bianco interpreta con confortevole femminilità l’aspetto più tecnico della collezione.
Atsushi Nakashima: trend jacquard
Endrecheri, il motivo di un pesce antico disegnato attraverso lavori di cucito e maglia jacquard e il Giappone rappresentato come terra del Sol Levante attraverso il cerchio solare che copre le montagne, stilizzate come triangoli, sono le tracce che Atsushi Nakashima segue per questa sua collezione Autunno/Inverno 2018-2019.
Sulla passerella per la stagione invernale uomini e donne incedono insieme, in una sfilata co-ed che vede trench e piumini, completi customizzati realizzati tramite una tecnologia interamente Made in Japan utilizzando tessuti di alta qualità con striscia di platino.
Il suede di lusso Ultra Suede, realizzato a mano, dà origine a texture e nuance leggeri e confortevoli, mentre complicati tessuti jacquard artigianali danno origine a lettere stampate e richiami militari.
Anteprima moda: Cristiano Burani, il lato fetish dell’inverno
Fetish Athleisure, la collezione Autunno/Inverno 2018-2019 di Cristiano Burani presentata in anteprima alla Milano Fashion Week, mescola i messaggi provocatori e l’ispirazione fetish del lattice e del vinile a dettagli provenienti dallo sport come le spalle over ed esagerate e le imbottiture in poliuretano, trasportate sugli abiti direttamente dai campi da rugby.
Agli intarsi geometrici patchwork di visone, volpe e finraccoon in rosso tono su tono, Burani affianca tessuti dal sapore maschile come il principe di Galles, ma sovrastampato con gommature in poliuretano, regalando alla lana un effetto materico.
La maglieria in alpaca assume tridimensionalità grazie alle ruches irregolari, le frange lunghissime sembrano quasi pellicce, mentre le strisce di chiffon acquistano un effetto pitonato.
Tra gli accessori i cuissards in pelle gommata, gli stivali con tacco a stiletto e i choker in vinile con chiusure in lattice trasparente sottolineano la tensione erotica che attraversa tutta la collezione.
Ujoh: trend eleganza brit
Per la stagione Autunno/Inverno 2018-2019, Ujoh sceglie di combinare la tradizionale eleganza britannica con le influenze del Giappone anni ’80, quando il gusto per una moda decostruita portò alla ribalta delle passerelle internazionali gli stilisti giapponesi.
Seguendo questa ispirazione, Ujoh continua a reinventare il guardaroba rendendo i capi contemporanei attraverso giochi di sovrapposizioni. Quindi i completi 3 pezzi con classica giacca doppiopetto vengono indossati con pantaloni multistrato e giacche e camicie sono abbinate a pantaloni aderenti che riprendono lo stile “bondapants”, di moda tra gli adolescenti giapponesi degli anni ’80 e capace di alleggerire il rigore dei tagli geometrici.
Tessuti come il gabardine di lana, il twill a righe o trapuntati effetto quilting avvolgono il corpo come stole o si sovrappongono, creando uno stile layered che indossa il gilet con spacchi laterali su cappotti a trapezio voluminosi e oversized, mentre colori classici come il nero, il blu e il rosso si accompagnano al rosa pastello e al viola.
Moncler, Angel Chen, Moschino, Luisa Beccaria, Daizy Shely and Daniela Gregis photo courtesy cameramoda.it/imaxtree.com
Francesca Liberatore, Ermanno Scervino, Piccione.Piccione, Alberto Zambelli and Cristiano Burani photo courtesy press office
Cividini, Atsushi Nakashima and Ujoh photo credits Marco Sacchi