L’intestino è un organo del corpo molto delicato, dunque anche una “semplice” intolleranza al glutine potrebbe metter in difficoltà coloro che si chiedono come riconoscerla e come sarebbe possibile ritrovare il benessere.
Nell’articolo vedremo dunque, quali sono esami e sintomi che danno la possibilità di poter riconoscere questa “sensibilità al glutine”. D’altronde, seppur più lievemente, i sintomi sono gli stessi che si avvertirebbero per chi è celiaco.
La differenza è che, gli intolleranti al glutine non accusano danni diretti all’intestino, ma allo stesso tempo i sintomi sono così fastidiosi, che l’intervento di un dottore specialista è a dir poco essenziale.
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Come riconoscere l’intolleranza al glutine con questi sintomi
Nel momento in cui si avvertono dolori addominali e a livello intestinale, il medico suggerirà una terapia efficace per poter avere la certezza: redigere un piano alimentare in cui non vi è nessun elemento di glutine. Tale programma riduttivo durerà per circa 2 mesi.
Dopo tale periodo, il medico provvederà a fare delle valutazioni più accurate e stabilire se è il caso di fermare la cura oppure protrarre la dieta qualora ci fosse ancora l’intolleranza in atto.
Imparare a riconoscere l’intolleranza al glutine non è semplicissimo, visto che i sintomi potrebbero esser riconducibili anche alla sindrome del colon irritabile.
Come abbiamo anticipato prima, celiaci e intolleranti al glutine, potrebbero avvertire più o meno gli stessi sintomi.
Ecco alcuni fastidi in comune tra le sintomatologie che si potrebbero avvertire:
- Gonfiore addominale;
- Diarrea;
- Forte dolore all’addome (molto simile a quello che viene generato dalla sindrome del colon irritabile);
- Dolori/fastidi articolari;
- Depressione;
- Forti emicranie;
- Annebbiamento / offuscamento mentale.
Poi vi sono ulteriori sintomi, che però sono molto più frequenti a chi soffre il glutine, che sono:
- Senso di forte e costante stanchezza;
- Formicolio sia ai piedi che alle mani;
- Stipsi oppure diarrea (anche note come alternazione dell’alvo);
- Senso di sonno;
- Difficoltà a concentrarsi;
- Scarsa sensibilità (o assente), degli arti;
- Cambiamenti dell’aspetto e del colore della pelle (rash cutanei), come ad esempio l’eczema;
- Anemia.
Gli esami del sangue utili potrebbero essere – validi ai fini di esclusione del problema – quelli per la celiachia. Questo perché in questo modo si comprenderebbe che in caso di negatività degli esami di celiachia, non può che essere assodato che il problema è legato al glutine.
Nel caso in cui un soggetto fosse intollerante al glutine, la remissione è pressoché immediata, per calmare i sintomi sarà sufficiente rimuovere il glutine dalla propria alimentazione ed in pochi giorni spariranno.
I pericoli riguardo a coloro che sono intolleranti al glutine sono ancora poco noti. Alcuni casi potrebbero far pensare che potesse esserci una associazione tra la sensibilità al glutine e la schizofrenia ed autismo.
Si tratta però, soltanto di supposizioni, dato che non ci sono ancore prove che possano sostenere tale tesi.
Quanto alla diagnosi più efficace e sicura per il glutine, non essendocene ancora una specifica, si può riconoscere dalla negatività dei test immunologici che rivelano i soggetti allergici al grano.