Fin dall’antichità, l’uomo si interroga sul significato dell’esistenza. Per quale ragione e con quale scopo si vive un giorno dopo l’altro? Nel corso dei secoli, la psicologia, la filosofia, la letteratura e la religione hanno dato molteplici risposte. E il nocciolo della questione è proprio questo. Il “vero” senso della vita è diverso da persona a persona.
Per esempio, voi sapete qual è il vostro? Se la risposta è no, questa è l’occasione per provare a capire chi volete essere e cosa volete fare realmente con gli spunti di riflessione e i consigli di Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach italiana.
La conoscenza di sé e il senso della vita
Probabilmente suona banale, ma è essenziale. Il primo passo verso la scoperta del senso della vita parte dalla conoscenza di sé. Come osserva Marina Osnaghi, se non si ha chiaro quali sono i propri sogni, se non si sanno definire le proprie passioni e non si ha consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza, è molto difficile – per non dire impossibile – trovare il significato della propria esistenza. In pratica, è come partire per un viaggio senza conoscere la destinazione, senza bussola e senza mezzi.
Per definire questi (importantissimi) elementi, la Master Certified Coach suggerisce di utilizzare le domande potenti del coaching. Per esempio, ci si può chiedere:
- Cosa mi piace/appassiona davvero?
- Cosa so fare bene?
- Quali conoscenze/competenze possiedo per fare queste cose?
- Cosa vorrei fare di diverso?
- Cosa mi impedisce di fare queste cose?
- In che modo posso utilizzare le conoscenze/competenze che possiedo per superare i miei limiti?
Marina Osnaghi invita a rispondere senza pensare troppo, ma lasciando emergere la propria natura più vera e profonda. In questo modo, prenderanno forma sogni e passioni, veranno identificati i talenti e mancanze e sarà possibile stabilire una strategia di crescita e miglioramento, che nella metafora del viaggio rappresentano la meta e i mezzi per raggiungerla.
Ma allora, a questo punto, cos’è la bussola e dove e come è possibile trovarla?
Dai valori alla “visione”
Qualche tempo fa, il claim di una un pubblicità dell’automotive recitava: “La potenza è nulla senza controllo”. Allo stesso modo, Marina Osnaghi osserva che anche i sogni più grandi e le passioni più forti rischiano di “sbandare” senza una guida certa. E questa guida certa sono i valori e la qualità morali che orientano la vita di ciascuno. Ma come si fa a trovare i propri?
Ancora una volta, le domande potenti del coaching si rivelano un aiuto prezioso e la Master Certified Coach ne suggerisce alcune:
- Cosa è importante/conta davvero per me?
- Quali sono i miei ideali?
- Come posso agire in base a questi ideali per raggiungere ciò che ritengo davvero importante?
Le risposte a tali quesiti vanno date con grande onestà, perché di fatto guidano il modo di essere e di fare di ciascuno nell’imprevedibilità e nell’incertezza dell’esistenza. In altre parole, riprendendo la similitudine del viaggio dell’inizio, sono la bussola che permette di orientarsi e arrivare alla meta senza perdere la strada e rischiare di cadere in gravi pericoli.
Di fatto, come puntualizza Marina Osnaghi, i valori e le qualità morali finiscono di comporre la “visione” – fatta da sogni e passioni (la destinazione) e da talenti, mancanze e strategie di miglioramento (i mezzi) – che porta a trovare il vero significato della vita e a perseguirlo. Naturalmente, quello di ciascuno.
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