Prima o poi la vita ci mette davanti a situazioni sfidanti, di quelle che non puoi sottovalutare o rimandare e non ci resta che affrontarle dando il meglio di sé. Ma cosa succede se la percezione della sfida viene esasperata da un nostro momento di debolezza o da un contesto poco favorevole? In casi estremi può succedere di sentirsi più propense al fallimento e di sperimentare la paura e l’ansia fino a compromettere la qualità delle attività quotidiane.
Questo scenario vi dice qualcosa? Sappiate che non siete sole nel comprendere come superare la paura e l’ansia e che questi stati d’animo sono più governabili di quello che potreste pensare.
Differenza fra paura e ansia di non farcela
Cominciamo dunque con l’identificare la differenza fra la paura e l’ansia in quanto hanno due origini differenti. L’ansia per esempio si presenta quando siamo davanti a decisioni importanti e non sappiamo che direzione intraprendere, oppure quando siamo in procinto di parlare in pubblico e abbiamo il timore di avere un vuoto di memoria; o ancora, se abbiamo ricevuto una notizia poco felice e dobbiamo andare a fondo dell’argomento. In questi casi entriamo in uno stato di preoccupazione, spesso ingiustificata, che ci porta appunto a provare l’ansia di non farcela a superare quel momento critico.
Diverso invece è provare un senso di paura verso un pericolo serio, di quelli che potrebbero metterci davvero in difficoltà e avere conseguenze irrecuperabili. In questo caso il senso di impotenza incombe perché non riusciamo a trovare soluzioni utili a superare quel tipico “blocco” che la paura verso il futuro ci impone ma, allo stesso tempo, dovremmo essere in grado di trovare la lucidità per prendere delle decisioni immediate.
Come distinguere dunque queste due diverse emozioni? Sembra facile, ma in realtà tanto dipende dal buon senso nel discernere le situazioni veramente pericolose da quelle banalmente preoccupanti e valutare i pro e i contro di prendere la giusta decisione per superarle con successo.
Come superare la paura e l’ansia al lavoro: i consigli dell’esperta
Uno degli ambiti che creano più paura e ansia al giorno d’oggi è senz’altro quello professionale: che siate dipendenti o libere professioniste, manager rampanti o lavoratrici alle prime armi, sembra di non averne mai abbastanza di consigli su come superare la paura e l’ansia al lavoro.
Noi di Junglam abbiamo chiesto a Marina Osnaghi, Master Coach e ideatrice della Professional Coaching School di Milano, Roma e Vicenza, di suggerirci qualche comportamento utile a combattere la paura e l’ansia nell’ambito professionale. Prendete appunti perché sono davvero fonte di ispirazione:
- negoziate con il capo: chiedete di ridistribuire il carico di lavoro, provate a ritardare le tempistiche o a dire di no con saggezza a un compito che sapete già di non poter portare a termine nei tempi richiesti;
- organizzate le attività: se non riuscite a negoziare con il capo o se elargite troppi favori ai colleghi, potreste ritrovarvi angosciate e travolte dalla mole di lavoro, quindi meglio organizzare l’agenda con scadenze precise e realistiche, dividendo gli impegni urgenti da quelli importanti;
- governate la stanchezza: evitate i nervosismi e l’aria trasandata, anche se provate l’ansia di essere giudicata per la vostra prestazione o avete paura di perdere il lavoro, concedetevi delle piccole pause per recuperare le energie. Non c’è cosa peggiore di dare l’idea di essere affannata o di avere paura di perdere il controllo.
Come vincere la paura per il futuro e l’ansia ingiustificata
Quando ci troviamo ad affrontare un cambiamento, può darsi che sia la paura per il futuro che uno stato d’ansia ingiustificato siano in agguato; abbiamo dunque bisogno di sicurezza in noi stesse e di un buon equilibrio interiore che ci permettano di mantenere chiaro il focus sull’obiettivo desiderato.
Un paio di domande da farsi per vincere la paura e l’ansia prima di imbarcarsi in una nuova avventura potrebbero essere: “Quali sono le reali conseguenze che incontrerò nell’affrontare questa sfida?”, oppure “Di quali alleati avrò bisogno per raggiungere il mio obiettivo?”
Anche in questo caso, essere seguite da un professionista del settore non guasterebbe, ci racconta Federico Petrozzi, Psicologo e Psicoterapeuta oltre che Senior Executive Coach: “Considerato che il nostro cervello usa gli stessi circuiti neurali per processare sia le minacce virtuali che quelle reali e che dunque la paura del futuro viene considerata allo stesso modo della paura di un attacco fisico (come uno sconosciuto che ci minaccia fisicamente), il segreto sta nell’allenarsi a superare le paure più virtuali”.
Bisogna quindi imparare a fissare e perseguire obiettivi che una volta raggiunti rafforzino la nostra autostima, praticare la gentilezza per creare un mondo migliore che il nostro cervello percepisca come più governabile e stabilire relazioni reali e positive che alimentino il senso di continuità su cui il nostro cervello fonda la sua lotta per la sopravvivenza.