La didattica a distanza (chiamata familiarmente “DAD”) è diventata la nuova normalità per milioni di studenti di ogni ordine e grado. E lo stesso vale per i corsi di aggiornamento e formazione online per manager, dipendenti e professionisti. In realtà, il cambiamento digitale era in atto da tempo. Ma di certo, le restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 del 2021 hanno accelerato la trasformazione.
La nuova realtà ha portato con sé nuove “regole d’ingaggio”, un nuovo galateo e inevitabilmente nuovi problemi. Primo su tutti, quello di mantenere la concentrazione davanti a un video. Il fatto di non essere in aula, in un ambiente specificatamente dedicato all’apprendimento, influisce sull’attenzione degli studenti e richiede un approccio diverso all’insegnamento da parte di professori e docenti.
Cosa è utile per restare concentrati durante una videolezione? Ecco alcuni consigli pratici per chi insegna e chi studia.
Come impostare una lezione a distanza
È possibile fare lezione “a braccio”? Qualcuno ci riesce, talvolta anche bene. Ma in linea di massima, improvvisare non è mai una buona cosa. A maggior ragione quando c’è di mezzo uno schermo. In generale e ancora di più nella didattica e nella formazione online, l’organizzazione è fondamentale ed è cruciale ai fini della concentrazione di chi segue. Ma cosa comporta, all’atto pratico?
La prima cosa da fare per impostare con successo una lezione a distanza consiste nel definire l’argomento. Sembra banale, ma non lo è affatto. Decidere di cosa parlare vuol dire stabilire delle priorità nei temi da trattare e identificare quelli con i quali ci sono o possono nascere delle connessioni. Avere chiaro quali sono i punti chiave, i “corollari” e le possibili “deviazioni” è molto importante non solo ai fini della coerenza del lezione, ma anche (soprattutto) per gestire il tempo. In altre parole, permette di stabilire quanti minuti dedicare all’esposizione dell’argomento e quanti a eventuali approfondimenti e domande.
La definizione del tema nei suoi vari aspetti e del tempo da dedicare a ciascuno sono cruciali per impostare una lezione a distanza e può essere utile metterli per scritto in una “scaletta”. L’azione pratica di stabilire una serie di punti e un timing non solo è funzionale a una presentazione accurata ed efficace, ma permette di rimodulare i vari “blocchi” della lezione in base alla difficoltà e all’interesse di chi ascolta.
In aggiunta a tutto cià, è necessario preparare del materiale didattico. Quest’ultimo deve prevedere una parte da inviare prima della lezione, in modo tale da preparare all’argomento, e un’altra esplicativa e di supporto alla presentazione (che va realizzata in modo che sia chiara e facilmente comprensibile in video).
Cosa fare in videolezione
Esistono diverse correnti di pensiero in merito a cosa fare in videolezione, ma tutte concordano sul fatto che la formazione online deve essere concisa e puntuale per mantenere alta la concentrazione di chi segue e risultare davvero efficace. In linea di massima, questo è possibile prevedendo delle sessioni didattiche della durata massima di 45/50 minuti e caratterizzate da una organizzazione per blocchi.
Il tipo di suddivisione va calibrata in base all’argomento e alla platea, ma in generale è possibile individuare i seguenti segmenti:
- Saluti e presentazione personale
- Presentazione dell’argomento
- Esposizione dell’argomento
- Domande e approfondimenti
- Feedback
- Saluti
Di solito, il primo blocco serve a “rompere il ghiaccio” e il secondo a raccogliere l’attenzione, in modo da portare alla massima concentrazione nel terzo. Il quarto prevede il coinvolgimento degli studenti/partecipanti per sfruttare la coda di attenzione (inevitabilmente decrescente) del precedente e il quinto è di fatto un modo per “raccogliere le idee” prima di concludere.
In base alla loro funzione, i diversi blocchi hanno varia durata. Quella maggiore va attribuita al segmento che rappresenta il “cuore” della lezione, ma non deve comunque superare i 20 minuti.
Come stare attenti
Se insegnanti e docenti hanno una indiscutibile parte di “responsabilità” nel fare restare concentrati studenti e partecipanti alle lezioni a distanza, è certo che l’impegno di seguire è a carico di questi ultimi. Ma come si fa a stare davvero attenti?
Per prima cosa, è necessario eliminare le distrazioni. Può sembrare lapalissiano, ma ci sono elementi di disturbo che non lo sembrano e finscono per essere incredibilmente dannosi. In linea generale, per seguire una lezione a distanza è consigliabile scegliere una stanza o un posto della casa tranquillo, togliere dal piano di lavoro tutti gli oggetti o gli elementi che possono fare divagare la mente, spegnere il cellulare e/o tenerlo fuori portata (per non cadere in tentazione) e tenere aperto sul computer solo l’app video.
Per restare concentrati, va evitato di seguire le lezioni a distanza a letto o seduti per terra o sul divano con il pc appoggiato in bilico sulle gambe o su qualche altro supporto non convenzionale ed è consigliabile non tenere accesa musica di sottofondo.
Sull’attenzione influisce anche un’adeguata preparazione. Con la DAD e la formazione online, la tentazione di alzarsi pochi minuti prima di iniziare è grande, ma va evitata. Svegliarsi per tempo, fare una doccia e una buona colazione ed essere pronti in anticipo aiuta a restare concentrati più a lungo e meglio.
Infine, compatibilmente con l’organizzazione di docenti e insegnanti, è bene fare delle pause di (almeno) 5 minuti tra una lezione e l’altra. In questi intervalli, sarebbe meglio non fiondarsi a controllare i social o la mail, bensì fare un po’ di attività fisica e consumare un piccolo snack.
Quante ore di videolezione si possono fare in un giorno
Quante ore di videolezione si possono fare in un giorno? Al momento non esiste una normativa e il dibattito è aperto. Tuttavia, il pensiero comune sembra convergere sul fatto che l’insegnamento a distanza non può seguire le regole e l’organizzazione di quello in presenza. La maggiore criticità è proprio la concentrazione degli studenti/partecipanti ai corsi, che vengono sottoposti a stimoli diversi e devono affrontare un maggiore stress.
In tal senso, pur mancando una regolamentazione chiara e univoca, un’indicazione che trova consensi è di non superare le 4 ore di videolezione al giorno. Ma c’è anche chi sposta il limite verso l’alto e ritiene fattibili fino a 6 ore di didattica/formazione a distanza giornaliere. Un risposta esatta non c’è, ma di certo è sempre utile considerare la platea e gli argomenti per valutare la soluzione più indicata.
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