Quando si dice partita a carte spesso viene in mente un gioco: il poker. Da tempo il poker è diventato un elemento comune nella cultura e nella società. Il poker, per esempio, è presente in film di ogni genere come l’indimenticabile partita di poker con Bud Spencer e Terence Hill in “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Spesso invece è l’elemento centrale di interi film come “Regalo di Natale” di Pupi Avati.
Il motivo è semplice: il poker è molto popolare. Gli organizzatori dei tornei internazionali di poker sportivo hanno stimato che sono oltre cento milioni coloro che, per diletto o per una partita tra amici, hanno familiarità con questo gioco. Inoltre, da qualche anno il poker è presenza fissa in ogni casinò live italiano.
La tecnologia riporta in auge il poker
Poi arrivò il mondo online e molti settori sono stati rivoluzionati, tra questi il poker. Il punto di svolta fu quando gli sviluppatori di giochi online trovarono il modo per ricreare l’atto di mischiare un mazzo attraverso l’uso di generatori di numeri casuali (RNG).
Dopo poco tempo sono nati i primi siti di poker sportivo dove gli appassionati possono sfidarsi in tornei avvincenti direttamente da casa.
Le WSOP
I riflettori del mondo dello spettacolo non hanno tardato a interessarsi a questa nuova tendenza e le nuove stelle del poker sportivo cominciano a essere popolari. Il campionato mondiale di poker sportivo, le WSOP (World Series of Poker) divenne presto un vero e proprio show oltre che l’incarnazione del sogno segreto di ogni appassionato di poker.
Per il vincitore non è solo una questione di portarsi a casa il primo premio ma la soddisfazione di essere incoronato il numero uno al mondo. Il poker però non mette corone a nessuno e il vincitore annuale della WSOP Main Event non guadagna una corona o un trofeo ma un bracciale. Pochi quelli che lo possono indossare, ancora meno quelli che ne indossano più di uno.
Internet, il poker e il sogno per tutti
Tuttavia, quello di arrivare e vincere il tavolo finale nel torneo massimo del poker alla texana, per quanto sia un sogno, è, almeno sulla carta, realizzabile da chiunque. Basta comprare il biglietto di ingresso, non certo economico, oppure guadagnarsi il ticket nei tornei online partendo da competizioni a cui si partecipa con pochi dollari.
Sono i cosiddetti tornei satellite che mettono in palio il biglietto per un torneo superiore e, passo dopo passo, fino a guadagnare la partecipazione al torneo principale annuale. Fece così nel 2003 Chris Moneymaker che partito da un torneo satellite online da 39 dollari ha gradualmente guadagnato gli accessi ai tornei superiori. La sua abilità lo ha fatto arrivare fino al tavolo finale delle WSOP. Vinse il torneo da perfetto outsider e sconosciuto. Ancora volta tutto cominciato grazie a internet.