L’edizione 2022 di Art Basel Miami Beach sarà la più grande di sempre. La fiera compie 20 anni di vita e per celebrare l’anniversario ha in serbo numeri da capogiro. L’appuntamento è dall’1 al 3 dicembre – con l’anteprima per i collezionisti il 29 e 30 novembre – e gli espositori attesi sono 282, provenienti da 38 paesi diversi. La manifestazione in Florida è la prima sotto l’egida di Noah Horowitz, che succede a Marc Spiegler nel ruolo di Global Director di Art Basel, dopo aver ricoperto la carica di Director Americas dal 2015 al 2021.
Il “quartier generale” della celebre fiera dell’arte moderna e contemporanea è ancora una volta il Miami Beach Convention Center (MBCC), mentre la città intera sarà la sede di molteplici fiere collaterali, installazioni, eventi e appuntamenti legati alla pittura, alla scultura, alla fotografia e a ogni forma di espressione artistica, oltre che alla moda e all’intrattenimento.
I motivi per visitare Art Basel non mancano. Piuttosto, il problema è fare una scelta, perché vedere tutto e partecipare a tutto (purtroppo) non è possibile. Qui trovate un elenco – non esaustivo, ça va sans dire – di cose che rendono la manifestazione di Miami assolutamente da non perdere!
1. Il Miami Beach Convention Center
Situato nel cuore di South Beach, il grande e avveniristico Miami Beach Convention Center è il “cuore pulsante” di Art Basel e ospita la fiera principale e le sue otto sezioni.
Come sempre, anche per il 2022 ci saranno Galleries, dedicata alle gallerie high level, Positions, il settore delle personali degli artisti emergenti, Nova, con le opere realizzate negli ultimi tre anni, e Survey, con quelle che risalgono a prima del 2000. Non mancheranno neppure Edition, la sezione specializzata nella stampa, Meridians, dedicata alle installazioni, Kabinett, che accoglie mostre realizzate ad hoc per la fiera, e Conversations, uno spazio di incontro, dialogo e dibattito. Per l’edizione dei 20 anni, però, Art Basel Mami Beach si prepara a fare le cose in grande e ha in serbo tutta una serie di iniziative ed eventi speciali.
La sezione Meridians – curata per la terza volta da Magalí Arriola, Direttore del Museo Tamayo di Città del Messico – presenterà 20 progetti su larga scala di artisti affermati ed emergenti. Galleries e Kabinett uniranno le forze in una collaborazione che vedrà 29 gallerie presentare installazioni realizzate appositamente per Art Basel all’interno dei loro stand principali nel settore Kabinett. Conversations tornerà in fiera con 35 relatori in nove panel per raccontare insight e fornire approfondimenti sulla scena artistica globale e la sua evoluzione.
2. Untitled Art
In programma dal 29 novembre al 3 dicembre 2022 sulle sabbie di Miami Beach a Ocean Drive e 12th Street (con un’anteprima VIP e stampa lunedì 28 novembre), Untitled Art 2022 si presenta ad addetti ai lavori e appassionati con una lista di oltre 140 gallerie internazionali e organizzazioni non-profit, che esporranno i lavori di artisti affermati e giovani emergenti. La fiera indipendente – guidata dal direttore artistico Omar López-Chahoud – proporrà stand, installazioni site-specific e performance e si concentrerà sulla collaborazione tra la comunità artistica locale e globale.
Per il secondo anno consecutivo tornerà Nest, la sezione a sostegno delle gallerie giovani ed emergenti, sviluppata in risposta all’impatto economico della pandemia. Nest offrirà supporto a 21 espositori provenienti da tutto il mondo, compresa l’Ucraina. Untitled ha altresì assicurato la rappresentanza delle principali gallerie con sede a Miami e l’impegno con le istituzioni locali. Inoltre, la fiera sarà ancora alfiere degli spazi senza fine di lucro (ospitando l’organizzazione Arts of Life/Circle Contemporary, che dà voce agli artisti con disabilità intellettive) e dedicherà uno stand a un artista anziano o deceduto che ha dato un significativo contributo all’arte contemporanea.
3. Le fiere “satellite”
In occasione di Art Basel, la spiaggia e i quartieri – sempre più avveniristici e sempre in evoluzione – di Miami si popolano di padiglioni che ospitano svariate fiere “satellite”.
Tra i tanti happening, Scope si conferma uno dei più attesi. In programma dal 29 novembre, la fiera ospiterà oltre 150 espositori e proporrà un’edizione speciale – la più grande di sempre – di The New Contemporary. L’evento multidisciplinare esperienziale sarà ospitato come sempre presso l’Atrium – il cui allestimento è stato affidato all’artista tedesco Tomislav Topić, specializzato nell’uso del colore su larga scala – e proporrà installazioni, spettacoli musicali, tavole rotonde e appuntamenti per la cura del corpo e dello spirito.
Alla Miami Art Week 2022 saranno presenti anche NADA, che celebra 20 anni della New Art Dealers Alliance e della NADA Miami ospitando oltre 146 gallerie e associazioni non profit negli spazi storici degli Ice Palace Studios, e le fiere gemelle Art Miami e CONTEXT Art Miami. Non mancheranno neppure Spectrum e Red Dot, ancora una volta riunite sotto lo stesso tetto – il Mana Wynwood Convention Center – e di nuovo con uno straordinario programma di espositori (più di 280, per qualcosa come mille artisti) ed eventi.
4. Le mostre
Art Basel Miami Beach è anche – ovviamente – tempo di mostre e quelle allestite in location ad hoc o create per i giorni della manifestazione sono sempre tantissime. L’edizione 2022 della fiera non fa eccezione, anzi: per i 20 anni, il programma è più ricco che mai.
Segnalare tutti gli allestimenti è impossibile, ma tra quelli da segnare in agenda c’è senza dubbio Anthem X, curato da Jared Owens e ospitato da Malin Gallery, in collaborazione con Art for Justice e Silver Art Projects. La mostra espone le opere di 42 artisti provenienti da tutto il mondo e il suo focus è amplificare le voci che si levano contro le omissioni e le negazioni della società avvenute in passato, riformulando l’idea di identità personale e collettiva nel Stati Uniti.
Un’altra esposizione molto interessante è Pinta. Ospitato nello storico Pan Am Hangar, l’allestimento propone un viaggio attraverso le opere d’arte di artisti latinoamericani emergenti e affermati legati a Miami. Uno spazio tra i tanti happening va riservato anche a Into the Wild (Future), una mostra-evento diffusa, all’interno della suggestiva cornice del Sagamore South Beach, lo storico hotel art déco di Miami Beach.
Ultima ma non ultima, Art Plug Powerhouse è una esposizione d’arte esperienziale che presenterà oltre 25 artisti locali e internazionali e celebrerà la diversità e lo spirito unico di Miami con “attività nostalgiche” ed esperienze VIP dedicate agli appassionati di Web3, collezionisti d’arte e famiglie. A ospitarla per quattro giorni – dall’1 al 4 dicembre – saranno gli spazi di The Warf.
5. I musei
L’arte e la cultura sono di casa a Miami e a confermarlo una volta di più – se mai ce ne fosse bisogno – sono i tanti musei di prestigio internazionale. Le istituzioni della città propongono sempre una ricchissima agenda di mostre, eventi e incontri, che in occasione di Art Basel diventa ancora più “consistente”.
Citare tutte i musei della città e le iniziative in programma per la fiera è un’impresa ardua, però è possibile fare alcune segnalazioni. Il Rubell Museum, per esempio, inaugurerà tre nuove mostre: una personale dell’artista Alexandre Diop, una presentazione delle nuove acquisizioni e una raccolta di highlight della collezione permanente. Anche il Pérez Art Museum proporrà varie esposizioni, come Leonardo Erich: Liminal, Mariano: Variations on a Theme, Simone Leigh: Trophallaxis, Christo Drawings: A Gift from the Maria Bechily e Scott Hodes Collection.
Per gli appassionati si confermano imperdibili le mostre e gli eventi di due istituzioni storiche della città, come l’Institute of Contemporary Art (ICA) e il BASS Museum, ma vale anche la pena segnare in agenda una tappa al Museum of Graffiti. Per la Miami Art Week, il museo ha in programma la mostra Olé Outdoor/Indoor, dedicata alle opere di quattro writer brasiliani, e un’esibizione dei Writers on Wax, che combinano arte visiva e musica in un’esperienza unica, immersiva e coinvolgente.
6. Le installazioni
Le installazioni sono uno degli elementi più caratterizzanti, attesi ed emozionanti di Art Basel Miami Beach e l’edizione dei vent’anni prevede non solo un numero di opere a dire poco straordinario, ma anche di creazioni particolarmente suggestive.
Tra le tantissime che sono già spuntate o che stanno per farlo tra le vie e i palazzi di Miami, una da vedere è senza dubbio Interdimensional Portal dell’artista brasiliano Criola. L’installazione in Jungle Plaza è un monumentale murales che rappresenta donne nere, piante, colibrì e serpenti, nel segno della tradizione popolare della religione sincretica afrobrasiliana del Candomblé.
Un’altra opera da non perdere è Rock | Roll, un’installazione multiscala realizzata per il Miami Design District dall’architetto e designer Germane Barnes, vincitore dell’edizione 2022 della Miami Design District Annual Neighborhood Commission. La creazione dell’artista prende spunto dal Carnevale e dai contributi delle comunità Black, Indigenous and People of Color (BIPOC), ed è composta da bizzarre capsule che oscillano avanti e indietro quando vengono attivate dagli utenti e da una cupola fluttuante che ricorda una gigantesca palla da discoteca. A completare l’insieme sono previste centinaia di campanelli eolici dai colori vivaci, appesi agli alberi del quartiere.
All’appello non manca, ovviamente, Faena Beach, che in occasione di Art Basel 2022 ospiterà l’installazione Morning Glory. Ispirata all’omonima pianta “onnipresente” sulle spiagge della Florida, che svolge un ruolo importantissimo per preservare le dune dell’erosione del vento e creare un substrato per altre specie vegetali, l’opera è composta da segmenti di legno che riproducono i fiori e le foglie della rampicante perenne (correttamente nota come Ipomea violacea). Creata in collaborazione con l’architetto Vicente Donoso, l’installazione “invita tutti al gioco e a un’interazione senza fine” e di notte – alla chiusura della spiaggia – verrà illuminata per una nuova, emozionante esperienza sensoriale.
Photo cover: Carrie Mae Weems. Vinson, 2021 – Courtesy the artist, Galerie Barbara Thumm and Jack Shainman Gallery