La discoteca sembra un posto dov’è facile conoscere una ragazza, ma in realtà non è così. Le luci basse, la musica alta e la confusione rendono complicati i tentativi d’approccio e gli abbordaggi scalcagnati per superare i decibel e l’affollamento non si contano. Il fatto è che presentarsi male significa (quasi) sempre ricevere un due di picche e magari venire pure bollato come quello “strano”, “sfigato” o “molesto”.
Per mettere in pratica un approccio (con)vincente ci va un po’ di strategia, ma senza esagerare. Il rischio è di sembrare disperato o (peggio) inquietante: non esattamente quello che si definisce un buon biglietto da visita. Ma allora, come ci si deve comportare per conoscere una ragazza in discoteca? Quali sono le cose da fare e quelle da evitare?
Ok, il look è giusto
L’occhio vuole la sua parte e l’abbigliamento è la prima cosa che viene notata (e annotata) in un ambiente “incasinato” come quello della discoteca. Quindi, come ci si deve vestire? Alcuni locali chiedono di rispettare un dress code, ma nella maggior parte dei casi il look è lasciato al gusto e allo stile dei singoli. Questo, però, non vuol dire che vada bene tutto.
Se da un lato il completo è eccessivo, dall’altro vanno evitati canotte, pinocchietti e sandali. L’outfit con camicia, pantaloni lunghi e scarpe chiuse è un passepartout, ma durante la bella stagione e nei locali all’aperto ci può stare di indossare un paio di bermuda sporty chic. Il pullover buttato sulle spalle fa tanto Capannina negli anni ruggenti, ma ha un suo indiscutibile appeal, così come lo spezzato. Il jeans è sdoganato, ma non deve sembrare (né essere) indossato da una settimana. Si alle scarpe e ai mocassini da barca, ai modelli allacciati e alle sneakers, no alle infradito e a zoccoli, fratini e affini.
Ma l’abbigliamento non è che una parte del look. L’altra – fondamentale – è l’igiene personale. Può sembrare superfluo, ma vale la pena ricordarlo: essere vestiti alla perfezione non serve a niente, se non si è buoni amici della doccia, del deodorante e del dentifricio. Vero è che spesso si arriva in discoteca a serata già iniziata da un pezzo. In questo caso può essere utile portarsi dietro delle salviette rinfrescanti e avere con sé uno spazzolino (o almeno una buona scorta di mentine).
Farsi notare o non farsi notare?
Come farsi notare in discoteca? La domanda è legittima, perché l’illuminazione “scenografica” e le tante persone rendono difficile guadagnare la propria dose di attenzione. Ma fare numeri da circo o essere invadenti è davvero la strategia giusta per conoscere una ragazza?
I ballerini esagitati e i personaggi “eccessivi” riscuotono ben poco successo tra il pubblico femminile. I ragazzi che stringono d’assedio (letteralmente) le compagnie di amiche e quelli che in pista si piazzano alle spalle delle ragazze sono considerati molesti e di solito provocano vere e proprie fughe. Lo stesso discorso vale per i ragazzi che “fanno casino”, ovvero che cantano, gridano, fanno apprezzamenti e cercano di fermare qualsiasi rappresentante del genere femminile passi loro accanto.
In linea di massima dare spettacolo non paga, invece funzionano gli approcci più soft. La battuta al bancone del bar è un grande classico: la coda, il barman che si cimenta in acrobazie alcoliche, i cocktail dai colori improbabili… tutto fa gioco per attaccare bottone. In generale, l’abbordaggio nelle zone dove si chiacchiera e non si balla è più facile. L’atmosfera è meno caotica e più rilassata e di solito c’è un po’ più di luce e si riesce a scambiarsi sguardi e sorrisi.
Rompere il ghiaccio con stile
Una delle ricerche più digitate su Google è: “Come conoscere una tipa in discoteca?”. Se la domanda (cringe) sembra uscita dagli anni ’80, vero è che si tratta di un “problema” molto attuale. La scelta dei modi e delle parole è fondamentale per evitare di essere ignorati o rimbalzati.
Una regola fissa non c’è, ma essere sé stessi ed evitare frasi a effetto e comportamenti artefatti è sempre un buon punto di partenza. Un altro aspetto importante è lasciare alla ragazza il suo spazio: stringerla in un angolo e avvicinarsi molto sono due cose da evitare assolutamente, così come allungare le mani.
Scegliere di offrirle un cocktail al bar va bene, mentre va evitato di portarle da bere. Le intenzioni possono essere buonissime e assolutamente senza secondi fini, ma i drink “corretti” sono (purtroppo) una realtà diffusa e il rischio di ricevere un rifiuto è praticamente certo. Un discorso più o meno analogo vale se si ha un tavolo. In questo caso, per evitare di farla sentire a disagio, va invitata lei e (almeno) un’amica e i cocktail vanno ordinati sul momento. Se invece si hanno delle bottiglie, il comportamento più corretto è di aprirne una nuova per le ospiti.
Dopo avere chiacchierato un po’ o avere bevuto qualcosa, di solito si finisce in pista. E questo è un altro momento cruciale: come si fa a ballare con una donna che si è appena conosciuta? La cosa migliore è evitare di allargarsi troppo e fare in modo che sia lei a dirigere le danze (in tutti i sensi). Ballare insieme è un’ottima cartina al tornasole per capire se c’è feeling: l’atmosfera può scaldarsi, ma può anche darsi che dopo qualche pezzo si torni alle rispettive compagnie senza rimpianti.
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