È una grande storia di donne, quella di Laura Biagiotti. Dopo che Lavinia è succeduta alla madre alla guida della maison, durante la sfilata della collezione Primavera/Estate 2020 alla Milano Fashion Week, in passerella è andato in scena un altro passaggio di testimone.
Lo spettacolo, allestito come sempre nella preziosa e suggestiva cornice del Piccolo Teatro, è stato aperto (e chiuso) da Anna Cleveland, figlia della super top Pat, il cui nome è indissolubilmente legato a quello della casa di moda italiana e che è stata protagonista del défilé di febbraio.
Al racconto tutto al femminile del brand ha contribuito anche Laura Chiatti, presente in prima fila in qualità di testimonial della nuova fragranza Forever:
Sono molto felice di essere protagonista di un progetto dedicato a un profumo che racconta l’infinita capacità di amare delle donne. Infatti, nello spot interpreto una donna che, grazie alla forza evocativa di Forever, ricorda gli amori della sua vita, camminando emozionata e orgogliosa per le strade di Roma, una città che ho nel cuore.
La collezione Laura Biagiotti SS 2020
Cos’è la moda? Lavinia Biagiotti è partita da una domanda totalizzante per creare la proposta SS 2020 di Laura Biagiotti. La risposta non è una sola, ma la stilista ha colto uno degli aspetti fondamentali e costitutivi della sua essenza: il tempo.
Stile e tendenze corrono via veloci e Lavinia ha voluto creare una collezione capace di durare ed essere sempre attuale stagione dopo stagione. Per farlo, si è ispirata a quelle “gocce di bellezza” che illuminano la giornata di una donna e che prendono forma in una continua ricerca di leggerezza e freschezza e nei valori dell’eleganza, dell’educazione e del rispetto di sé. Il risultato è quello cha ha chiamato un “guardaroba per sempre”.
L’iconico bianco Laura Biagiotti è il filo conduttore, una tavolozza in divenire su cui sfumano i colori tenui e iridescenti dell’alba, si accendono vibranti tinte pastello, sono elemento di rottura pennellate fluo, diventano realtà mondi geometrici fatti di righe e sbocciano tappeti fioriti.
Un savoir faire senza tempo e una femminilità decisa e delicata sono la cifra dei fluidi, avvolgenti completi pijama, delle jumpsuit, dei pantaloni a vita alta che slanciano la figura e donano grazia e armonia alla silhouette, degli abiti in rete, delle giacche di lino strutturate, ma leggere e oversize.
Lo chiffon e l’abito bambola rappresentano la continuità, ma non restano immobili nel passato, bensì evolvono e trovano nuovi spazi, forme e dimensioni. E lo stesso accade per il logo. L’iconica cifra “LG” diventa segno grafico e si assottiglia fino a diventare una riga, (ri)collegandosi a uno dei leit motiv della collezione.
Un altro, a tutti gli effetti quello dominante, sono i fiocchi. Declinati in versione micro e macro, evocati nel design, proposti come accessori, inseriti come dettagli, rappresentano non solo l’essenza più pura della femminilità, ma con la loro forma alludono al concetto stesso che dà vita alla collezione, ovvero l’infinito, “per sempre”, “forever”.
Runway photo credits: Marco Sacchi
Photo courtesy per Laura Chiatti: Studio Re Media Relations