La tecnologia è in grado veramente di “cambiare” la nostra vita? E lo farà in tempi brevi? Sono domande alle quali l’esperienza degli ultimi anni sembra rispondere affermativamente e trovare applicazione in una ampia gamma di ambiti e di situazioni.
Dai supporti tecnologici che ormai sono diventati veri e propri irrinunciabili compagni di vita – leggi smartphone e device vari – ai ritrovati di ogni foggia che ci permettono di affrontare sempre più semplicemente e facilmente situazioni diverse, dentro al nostro lavoro, nel tempo libero, in casa e per strada. Si, anche per strada: ed in effetti, una delle frontiere più interessanti del progresso tecnologico “galoppante” di questi ultimi anni è quello che si applica alla guida, alla sicurezza stradale e – in un prossimo futuro – al modo stesso di “vivere” l’automobile.
Uno degli aspetti più interessanti in questo campo è senza dubbio quello della realtà aumentata, o RA, che altro non è che una modalità “tecnologica” ed innovativa di interagire con tutto ciò che ci circonda e con “il reale” con cui ci imbattiamo.
La realtà aumentata: cos’é
Il magazine on-line Pirelli.com, naturalmente sensibile a questi temi, ha dedicato nei giorni scorsi un approfondito editoriale al concetto di realtà aumentata e, soprattutto, alla sua applicazione possibile in campo automobilistico. Occorre subito chiarire, per i meno avvezzi al tema, il concetto: la realtà aumentata è l’esatto opposto della “realtà virtuale” che costituisce un altro filone di grande interesse per la ricerca tecnologica contemporanea. Se quella “virtuale” mira a costruire “mondi paralleli” in cui simulare situazioni ed ambienti alternativi a quelli “veri”, la “aumentata” vuole all’opposto “applicarsi alla realtà” per potenziarne le informazioni, i messaggi e le evidenze e migliorare così la percezione di essa che “l’utilizzatore” ha.
Se vogliamo – ed è questo un primo interessantissimo spunto che si può ritrovare nel post su Pirelli.com – si tratta di un concetto “vecchio” che oggi viene semplicemente “evoluto” verso traguardi fino a poco tempo fa inimmaginabili. Infatti, anche il contachilometri sul cruscotto, la spia della benzina che si accende quando il serbatoio è vuoto o il navigatore che ci mostra dove siamo e i “punti di interesse” sono un “concetto” di realtà aumentata che è volta a “potenziare” la conoscenza delle circostanze in cui ci si imbatte attraverso delle informazioni aggiuntive.
Le nuove frontiere
E infatti, se di realtà aumentata si parla fin dal 1940, le nuove tecnologie ne ampliano le possibilità in modo assolutamente infinito anche e soprattutto nel campo dei trasporti e, segnatamente, delle automobili. Molte sono le case internazionali che si sono dedicate alla ricerca in questo campo, avendo come prima ipotesi di impiego il miglioramento della sicurezza ma che secondariamente può aprire il campo ad una vera e propria “esperienza di viaggio” innovativa.
Provate a pensare, solo per fare un esempio, ad un parabrezza che diventa “portatore” di informazioni aggiuntive al guidatore e anche ai passeggeri non solo su velocità, indicazioni stradali o temperature, ma anche sui luoghi che si incontrano viaggiando, sulle curiosità e le ricchezze artistiche, su appuntamenti e spettacoli in programma nella zona… Ma anche su ostacoli imprevisti, problemi di traffico o informazioni metereologiche. Insomma, un confine che sembra essere infinito…