Credo che parlare di “ispirazione” sia un concetto superato, perché ciò che è rilevante oggi non lo sarà più domani. Questa collezione è nata da diverse ispirazioni in diversi momenti e ciò che porto in passerella è una serie di uomini tutti differenti […] Sono uomini a cui non interessano le regole ed è proprio per questo che li amo: perché prendono posizione, hanno una propria opinione.
Queste le parole con cui Donatella Versace ha commentato la collezione Autunno/Inverno 2019-20, andata in scena sabato a Milano Moda Uomo. E l’ispirazione varia e variegata è evidente nei tanti elementi genderless, un’interpretazione del maschile che non da oggi il mondo del fashion ha portato prepotentemente alla ribalta.
I coloratissimi boa di piume, il pizzo non più relegato all’interno del guardaroba femminile ma indossato con disinvoltura sotto completi gessati, le incursioni nel guardaroba di lei che portano a trasformare la borsa Icon nel leit motiv dello show.
Le stampe sono quelle Tabloid di ispirazione anni Ottanta, le foglie barocche, i simboli iconici della Maison, la greca e la Medusa, e il logo Ford, frutto di una collaborazione con la casa automobilistica americana, su giacche e pantaloni.
In passerella, accanto agli uomini, sfilano anche le donne: un catwalk co-ed che ha visto tra le protagoniste Emily Ratajkowski in miniabito lingerie, Bella Hadid, Kaia Gerber e l’italiana Vittoria Ceretti.
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