Tra tutti i disturbi più fastidiosi che possono colpire una persona, quelli ai denti sono senza dubbio nel novero di quelli più sottovalutati e, al tempo stesso, anche più diffusi.
Questi si possono manifestare sotto diverse forme, che generano sintomi più o meno gravi in base alla tipologia del disturbo. Si possono riconoscere problemi anatomici dentali, congeniti, che riguardano la loro forma e il loro allineamento, come anche disturbi causati da cattive abitudini che non consentono l’espletamento di una buona igiene dentale, come danneggiamento, attacchi batterici, infiammazioni.
Sapere quali sono i più diffusi, quali sintomi danno aiuta senza dubbio a curarli meglio. Alcuni di questi sono risolvibili, infatti, con interventi mirati, altri con trattamenti in più sedute, altri ancora con l’installazione di protesi o apparecchi. Basta capire come funziona l’apparecchio trasparente o uno normale, a cosa serve una dentiera o come installare un perno, per comprendere quale sia la soluzione più adatta ai propri problemi dentali.
Non bisogna dimenticare, in ogni caso, che la maggior parte dei disturbi dentali può essere prevenuta attraverso una corretta igiene che prevede una pulizia regolare almeno tre volte al giorno, dopo i pasti più importanti, ma anche controlli regolari dal dentista di fiducia.
Assodato questo aspetto fondamentale per preservare la salute dei denti e del cavo orale, scopriamo quali sono le problematiche più diffuse che possono colpirla e in che modo risolverle.
Disturbi estetici
Quando si pensa ai più diffusi disturbi dentali il pensiero corre subito al mal di denti, alle infiammazioni gengivali o altre problematiche che causano fastidio fisico. Esiste, però, tutta una categoria di disturbi che colpisce l’aspetto estetico delle arcate dentali. Accade in caso di anomalie nelle forme dei denti, della struttura e del colore. Tante volte questi problemi, anche se non causano dolore, possono comunque mettere a disagio chi ne soffre, provocando imbarazzo nel mostrarli agli altri. Accade quando si soffre di diastema dentale, quando si hanno i denti storti, quando si hanno macchie dentali. Altre volte, il fatto stesso di indossare un apparecchio dentale crea imbarazzo, per questa ragione molti optano per soluzioni meno invasive.
Dolore ai denti
Il dolore ai denti ha diverse origini. Questo può derivare da una infiammazione gengivale, per cui anche una semplice pulizia dentale da parte di un igienista e relativa terapia a base di dentifricio e collutorio antiplacca, possono essere la soluzione, ma anche da carie, risolvibile con l’intervento del dentista.
Alla base del mal di denti può esserci anche una sinusite, da curare con l’intervento di un otorinolaringoiatra, che saprà prescrivere la terapia più idonea o anche ragioni di natura posturale e nevralgie ai muscoli facciali.
Sensibilità dentale
La sensibilità dentale è un disturbo molto comune e si manifesta con un forte fastidio quando si assumono bevande e cibi troppo caldi o troppo freddi. In alcuni casi, può persino provocare fitte acute ai denti anche quando li si spazzola o si assumono cibi troppo zuccherati.
Generalmente la sensibilità dentale si cura in poco tempo. Tutto dipende dalla causa che ha scatenato questo problema. La sensibilità, infatti, di solito è dovuta a un dente rotto, un’otturazione saltata, una carie o una gengivite in corso. È importante, dunque, appena si avverte questo fastidio, avvertire subito il dentista per lavorare sulla causa che l’ha scatenato.