“Verba volant, scripta manent” (“Le parole volano, gli scritti rimangono”), recita una celebre locuzione latina. Ma anche se sono intangibili ed effimere, le parole hanno un grande potere e generano sempre una reazione in chi ascolta. Non solo. Hanno effetto anche su chi le pronuncia.
Provate a pensarci. Quanto è grande la soddisfazione, quando vi rendete conto che quello che avete detto è arrivato davvero al destinatario? La comunicazione efficace può essere fonte di grande gioia ed è a tutti gli effetti un’abilità che va appresa e coltivata.
Ma in che modo si impara a parlare in maniera efficace, ottenendo il meglio per sé ed evitando i conflitti? Per capirlo, noi di Junglam abbiamo chiesto consiglio a una esperta, la Corporate ed Executive Coach Marina Osnaghi, profondamente convinta che la comunicazione diretta sia necessaria nell’affermazione di se stessi e nello sviluppo delle relazioni umane.
Cosa significa essere assertivi
Come spiega Marina Osnaghi, l’assertività è la capacità di affermare le proprie opinioni ed emozioni in modo deciso, chiaro e trasparente, senza svilire o prevaricare le idee e le posizioni degli interlocutori.
Le persone assertive hanno in comune alcune caratteristiche inconfondibili come una buona autostima, l’empatia e l’autocontrollo. Una serie di qualità che a livello di comunicazione si manifestano nel sapere dire di no senza sentirsi in colpa, nell’essere competitivi senza prevaricare gli altri e nel disinnescare e risolvere i conflitti con efficacia.
Comunicare con assertività: il segreto per relazioni sane
Coltivare e mettere in pratica l’assertività permette di costruire rapporti sani con le altre persone e di tutelare le relazioni. Sia nella sfera privata che in quella lavorativa.
Probabilmente, vi è capitato di trovarvi in situazioni in cui avreste voluto parlare, ma la voce vi si è spezzata in gola, ammutolita dal pensiero che non sarebbe servito a niente. Oppure, avete scelto di tacere perché frenati dal timore di non sapere gestire le conseguenze di una comunicazione troppo diretta e sincera.
In entrambi i casi, la decisione di rinunciare a esprimere i vostri pensieri e sentimenti per non offendere il vostro interlocutore ed evitare conflitti hanno sortito l’effetto opposto.
Ma qual è esattamente l’emozione che vi ha frenato dal dire la vostra opinione in quel preciso momento?
I principi del comportamento assertivo
Appurato che i nostri stati d’animo influiscono sul modo di comunicare il nostro messaggio agli interlocutori, viene spontaneo chiedersi: “Come si fa a sviluppare un comportamento assertivo?”.
La Corporate ed Executive Coach, oltre che prima Master Coach italiana, ha individuato i 3 principi fondanti per mettere in pratica una comunicazione efficace: trasparenza, chiarezza e coraggio.
Significa condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni senza ambiguità e con un atteggiamento aperto e non giudicante. Un comportamento che richiede coraggio. Coraggio di essere noi stessi, di affermare i nostri bisogni, idee e diritti e di accettare quelli degli altri.
Una comunicazione di questo genere provoca di certo una reazione forte in chi ascolta, ma nella maggior parte dei casi si rivela costruttiva e improntata al dialogo e alla volontà di approfondire il confronto e di risolvere eventuali problematiche.
All’opposto, l’ambiguità comunicativa si traduce quasi sempre in un deterioramento dei rapporti e delle situazioni. Così come criticare con asprezza qualcosa o qualcuno provoca un contraccolpo inaspettato e riduce ai minimi termini (per non dire azzera) l’interesse ad ascoltare con motivazione.
Come sviluppare l’assertività: le domande del life coach
Alcune persone sono naturalmente assertive. Ma nella maggior parte dei casi, l’assertività è un’abilità che si acquisisce. Marina Osnaghi ci ha indicato alcune domande potenti utilizzate nelle sessioni di personal coaching per svilupparla, farla propria e coltivarla. La Business Coach e prima Master Coach italiana le ha divise in due blocchi distinti, uno preparatorio e l’altro di riflessione.
Il primo blocco contiene alcune domande che potete porvi prima di affrontare una discussione che vi sta particolarmente a cuore e vi aiuta a fare il punto sull’obiettivo che volete raggiungere e sul modo per farlo nel rispetto degli altri e dei loro diritti:
- Qual è la cosa più importante che voglio dire?
- Come faccio a condividere il mio pensiero senza criticare (velatamente o apertamente) qualcuno o qualcosa?
- Come posso esprimere la mia opinione in modo diretto e chiaro?
- Di quanto coraggio ho bisogno per mettere in pratica le risposte alle domande precedenti?
Nel secondo blocco trovate una serie di domande utili a riflettere sul vostro comportamento, sul modo in cui avete gestito la comunicazione e su eventuali cambiamenti da tenere presenti per occasioni future. In particolare, le prime due permettono di valutare la coerenza tra pensiero e parole:
- Cosa pensavo davvero?
- Cosa ho effettivamente detto?
- Cosa rifarei?
- Cosa vorrei/potrei fare meglio?
Marina Osnaghi consiglia di utilizzare le domande tutte le volte che vi attende un confronto e di scrivere le risposte e conservarle. In questo modo, potete imparare dagli errori passati e verificare i vostri passi avanti nel conquistare un comportamento assertivo, con la tecnica che viene definita dell’apprendimento progressivo.
Inoltre, invita a non cadere nella trappola immobilizzante della perfezione e a non avere paura di sbagliare. L’importante è provare, provare e provare ancora e imparare da tutto quello che accade!
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