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Art Basel 2022: i padiglioni e le installazioni sulla spiaggia (e non solo)

Scritto da Patrizia Saolini

La spiaggia è da sempre grande protagonista di Art Basel e l’edizione 2022 non fa eccezione. Ecco tutti i padiglioni e le installazioni da non perdere!

Il quartier generale di Art Basel è il Miami Beach Convention Center, ma la grande fiera travolge con un’onda di creatività, sperimentazione ed emozioni tutta la città. Non c’è angolo di Miami (o quasi) senza un qualche rimando all’arte moderna e contemporanea – in molteplici forme – e la lunga spiaggia che si srotola davanti alla città è da sempre sede di una serie di iconiche fiere satellite, oltre che luogo privilegiato per opere monumentali e installazioni di ogni tipo.

L’edizione di Art Basel 2022 non solo non fa eccezione, ma si presenta ad addetti ai lavori e appassionati con un programma più ricco e coinvolgente che mai.

Scope

130 espositori provenienti da tutto il mondo e un programma che perpetua la missione della fiera di fornire “una piattaforma per l’innovazione esperienziale e la scoperta”. Scope torna sulle spiagge di Ocean Drive e 8th Street dal 29 novembre al 4 dicembre e presenta un’edizione più ricca che mai del suo appuntamento più prestigioso, The New Contemporary.

Ospitato come da tradizione nell’atrio del padiglione – allestito dall’artista tedesco Tomislav Topić, specializzato nell’uso del colore su larga scala – The New Contemporary prevede istallazioni, tavole rotonde, musica e spettacoli per tutto il giorno. Tra gli appuntamenti in agenda ci sono i corsi di Alo Yoga, le proiezioni cinematografiche curate da Exquisite Moving Corpse, gli incontri con Brand Innovators e la The Keith Haring Foundation, le esperienze digitali proposte da Creative Artist Agency e Superchief Gallery NFT e le performance creative di Anyma e Mr. Big Happy.

Il livello degli artisti è come sempre altissimo e prevede una straordinaria varietà di stili, approcci e visioni. Fare un elenco completo è impossibile, ma tra i nomi da tenere d’occhio ci sono Maudy Alfernick, ArtRepublic, HOTTEA, Jen Lewin, Ken Nwadiogbu e The Sanchez Brothers. E poi Brendan Monroe, Ron English, Nemo Librizzi, Art Bullyz, DELVS, Dr.Dax, Hyland Mather, Jona Cerwinske e RISK. Ovvero, gli autori degli SCOPE Walls sulla spiaggia.

Maudy Alfernick, Cowgirl, Painting | SCOPE Miami Beach 2022

Untitled

Per la sua undicesima edizione – “la più internazionale di sempre” – Untitled arriva sulle sabbie di Miami Beach a Ocean Drive e 12th Street con oltre 140 gallerie e organizzazioni artistiche senza scopo di lucro. La fiera indipendente – curata dal direttore artistico Omar López-Chahoud – si presenta al pubblico con una selezione di artisti affermati ed emergenti scelti per la loro integrità curatoriale e portata internazionale e con una fitta programmazione di stand, installazioni site-specific e performance.

Il focus di Untitled per il 2022 è la collaborazione tra la comunità artistica locale e globale, un obiettivo che viene perseguito in molteplici modi. La vocazione internazionale è rappresentata dal ritorno per il secondo anno consecutivo di Nest, il progetto che sostiene le gallerie giovani ed emergenti con la completa sovvenzione dello stand. I beneficiari per il 2022 sono 21 e sono rappresentati da espositori provenienti da ogni parte del mondo, compresi l’Iran e l’Ucraina. Il collegamento con il territorio, invece, prende forma nella presenza delle principali gallerie di Miami e in un impegno continuo con le istituzioni locali. In tal senso, a Untitled 2022 partecipa (per la prima volta) [NOME], un’organizzazione che crea libri con un focus specifico su tutte quelle modalità di esposizione che non trovano spazio nella narrazione “classica” dell’arte e del design. 

La fiera indipendente di Ocean Drive, inoltre, si propone come vetrina per gli spazi senza scopo di lucro. A questa iniziativa si ascrive la presenza di Arts of Life/Circle Contemporary, una realtà attiva a Chicago e Glenview, che offre agli artisti con disabilità intellettive e dello sviluppo uno spazio collettivo di incontro e confronto, e Her Clique, un’organizzazione fondata con la missione di celebrare e promuovere le donne che fanno e praticano arte.

Untitled rinnova anche l’esperienza della realtà virtuale attraverso una nuova collaborazione con il partner digitale Vortic – coinvolto in una serie di esperienze 3D e VR per ampliare lo spazio di Nest – e porta avanti la propria vocazione inclusiva con una personale dell’artista 82enne Imi Knoebel, pittore e scultore tedesco rappresentato dalla Galerie Christian Lethert di Colonia, che ha dato un importante contributo all’arte astratta minimalista del XX secolo. Nel corso dell’undicesima edizione, inoltre, la fiera rilancia il programma “Writers in residence”, per sostenere il lavoro cruciale della critica d’arte e la nuova generazione di critici in fieri.

Untitled prevede altresì l’assegnazione di una serie di premi e riconoscimenti per sostenere espositori e artisti. Per il 2022, il Nest Prize va a Casa Hoffmann. I lavori di Margarita Cabrera (Jane Lombard Gallery) e Richard-Jonathan Nelson (Yossi Milo Gallery) vengono acquisiti attraverso il 21c Museum Hotels Acquisition Prize, mentre quelli di Aglaé Bassens (HESSE FLATOW), Alba Triana (Casa Hoffmann) e Pablo Benzo (Steve Turner attraverso il Colección Solo Acquisition Prize. Wendy Cabrera Rubio (General Expenses) riceve il CCA Andratx Artist-in-Residence Prize, ovvero l’ospitalità per una mostra personale di un mese a Mallorca. SGR Galería vince il Last Resort Artist Retreat Residency Prize. Il Pébéo Production Prize, invece, sarà annunciato nel 2023.

Jennifer Coates, Three Leopards. Courtesy of the artist and High Noon (Booth C25).

Faena Art

Faena è un celebre hotel di Miami, ma anche un’organizzazione no profit che commissiona, realizza e ospita esperienza artistiche appartenenti a molteplici generi diversi. Grande protagonista della Design Week, anche per il 2022 propone numerose opere e installazioni all’interno dell’albergo (in spazi appositi e allestiti per l’occasione) e sulla spiaggia.

Le creazioni on the beach di questa edizione sono tre. Morning Gory di Paula de Solminihac è l’opera vincitrice del Faena Prize for the Arts ed è un omaggio all’omonima pianta – l’Ipomea violacea – che si trova sulle spiagge della Florida e ha un ruolo cruciale per preservare le dune dell’erosione del vento e creare un substrato per altre specie vegetali. Poi c’è Patria Y Vida, commissionata dalla città di Miami, in collaborazione con la Miami Beach Visitor & Convention Authority. L’installazione porta la firma degli artisti cubano-americani Antonia Wright e Rubén Millares (conosciuti come Wright Millares) e rappresenta il diritto delle persone a manifestare pacificamente usando le barricate. Ultima ma non ultima, Pink Meditation Buois di Andrés Reisinger è un’installazione site specific formata da una serie di “fagioli rosa” galleggianti, pensati per offrire “un punto di osservazione privilegiato per l’esplorazione della barriera corallina”.

In una perfetta simmetria, all’interno del Faena Hotel si trovano altre tre esperienze artistiche. Living Room è un’installazione digitale e interattiva di Random International, che esplora l’impatto dello sviluppo tecnologico sulla condizione umana. Effets de Soir di Quayola è un’opera immersiva imperniata sul concetto di apposto: reale e artificiale, figurativo e astratto, vecchio e nuovo. Heart of Okeanos di Petroc Sesti, infine, riproduce la biologia del cuore di una balena blu.

Patria Y Vida di Antonia Wright e Rubén Millares (conosciuti come Wright Millares). Photo credits: Patrizia Saolini

Sex by Madonna

Ufficialmente un’installazione, ma in realtà un evento esclusivo. Trent’anni dopo la pubblicazione del libro fotografico Sex di Steve Miesel, Anthony Vaccarello rinnova – se mai ce ne fosse bisogno – il mito di Madonna con una selezione di immagini in large scale proposte in un allestimento speciale sulla spiaggia.

La mostra del direttore creativo di Saint Laurent è “pop up” come lo spazio che la ospita e si “scalda” – in tutti i sensi – nella serata inaugurale, con la presenza della stessa Madonna, oltre che di ospiti del calibro di Zoë Kravitz, Hailey Bieber, Anja Rubik, Raf Simons e Riccardo Tisci. 

Art Miami e CONTEXT Art Miami

Art Miami è un appuntamento imperdibile per collezionisti, curatori, professionisti museali e appassionati d’arte. La fiera è impegnata da sempre a valorizzare e far conoscere le opere d’arte più significative del XX e XXI secolo e l’edizione 2022 non fa eccezione. La mostra mercato all’One Herald Plaza si presenta al pubblico con una straordinaria selezione di dipinti, disegni, oggetti di design, sculture, NFT, video arte, fotografie e stampe di qualità da investimento provenienti da oltre 160 gallerie leader in 17 paesi.

Tra i tanti e talentuosi partecipanti ad Art Miami, uno da ricordare è senza dubbio Salustiano. Il pittore figurativo che “formalmente” dipinge come gli antichi maestri, ma “concettualmente” è “più vicino” all’arte pittorica degli uomini delle caverne, partecipa alla fiera con una selezione di alcune tra le sue opere più significative.

In un’intervista rilasciata a Renata Cygan, l’artista nato a Siviglia ha approfondito alcuni aspetti della sua produzione. Salustiano ha rivelato che ha scelto di dedicarsi totalmente al realismo dopo un viaggio in Italia nel 1992 e che la pittura, la scultura e l’architettura del Rinascimento per lui rappresentano una pietra miliare nell’arte, così come nella cultura e nella storia tutta dell’uomo. L’artista spagnolo ha parlato anche della sua predilezione per il rosso, da lui considerato “il colore per eccellenza”, e dei suoi modelli. Salustiano ha spiegato che sono “persone normali”, non necessariamente belli, ma che gli comunicano la sensazione di poterlo aiutare a “trasmettere un’emozione particolare”.

L’artista spagnolo espone il suo lavoro in musei, gallerie e fiere d’arte internazionali in tutto il mondo e nel corso degli ultimi anni è apparso sulle copertine di numerose riviste e pubblicazioni specializzate. Diverse case editrici e discografiche hanno acquistato i diritti di riproduzione per illustrare libri e dischi con le sue opere e varie istituzioni caritative di prestigio internazionale lo hanno invitato a collaborare ai loro progetti. Salustiano ha conquistato il favore di personaggi come il Dalai Lama, l’attrice Sharon Stone e i registi David Lynch e Oliver Stone e sono molte le personalità della cultura e della politica che hanno sue opere nelle loro collezioni.

Salustiano accanto a una delle sue opere ad Art Miami. Photo credits: Patrizia Saolini

CONTEXT Art Miami – al di là del ponte Art Miami – si conferma un appuntamento di altissimo livello nel panorama dell’arte contemporanea, con una serie di “entusiasmanti” opere, mostre personali, sculture monumentali e progetti speciali. A fianco di 22 affermate realtà locali che da dieci anni danno lustro alla fiera, l’edizione 2022 accoglie 35 espositori internazionali e 18 gallerie esordienti di ogni parte del mondo. Le sculture all’aperto e le opere monumentali sono ben 12, mentre tra le diverse mostre ce ne sono 7 personali.

Alcuni nomi della nutrita pattuglia di debuttanti sono quelli di 021 Gallery dalla Corea del Sud, Colour Senses Project da Miami, FABBRICA EOS da Milano e Galeria Luisa Pita da Santiago de Compostela. Tra le installazioni si annoverano opere di Griffin Loop (Fabrik Projects) e Richard Orlinski (Galeries Orlinski) e nei progetti speciali sono inclusi lavori di Eric Ceccarini (Galerie l’Atelier), Lenny Campello ed Edwin Baker (Alida Anderson Art Projects). Le mostre personali, infine, comprendono esposizioni di Yuiko Rayka (Gallery G77) Santiago Montoya, (Offshoot Arts) e Masaru Ozaki (SHUKADO+SCENA).

Inoltre “in risposta agli eventi scioccanti attualmente in corso in Ucraina”, le gallerie di CONTEXT Art Miami e delle “fiere gemelle” Art Miami e Aqua Art Miami espongono opere per sensibilizzare sulla guerra e raccogliere fondi per la popolazione colpita.

LaunchIntention_GriffenLoop_FabrikGallery. Photo courtesy: Carma/Connected

Red Dot e Spectrum

Dal 30 novembre al 4 dicembre 2022. Sono queste le date della nuova edizione di Red Dot e Spectrum, kermesse “sorelle” a Wynwood, che fanno parte della nutrita schiera di fiere satellite di Art Basel Miami Beach. In uno spazio che sfiora i 10mila quadrati in quel di Mana Wynwood, Red Dot e Spectrum si confermano ancora una volta un appuntamento imperdibile per gli appassionati dell’arte contemporanea.

Entrambe le fiere sono organizzate in quattro sezioni. Art Labs comprende progetti curati appositamente per l’occasione da importanti gallerie, istituzioni e collettivi artistici. Spotlight Galleries (Red Dot)/Spotlight Program (Spectrum) offre uno sguardo mirato su diverse gallerie all’avanguardia nel campo delle arti visive e sugli artisti che ne fanno parte. Directors’ Picks è una raccolta di opere selezionate dai curatori di Red Dot e Spectrum. Discoveries Collection riunisce una serie di pezzi con un valore massimo di 5mila dollari.

I nomi da ricordare? Per quanto riguarda Red Dot, sono da segnare in agenda ArtNWordz, Kris & Angela Gebhardt, Gallery Steiner, [Kun:st] Gallery, Renssen Art e Mecenavie Gallery. Nel caso di Spectrum, invece, occhi aperti per Kevin Grass e il suo Photorealism, Trace, Seneca e Bottl3man da Famespace, Spectrum FOCUS e il gruppo di artisti di Jason Perez.

Elephant Parade. Photo credits: Redwood Art Group

Photo cover credits: Juan Abuela, Pressure XIII, Sculpture | SCOPE Miami Beach 2022

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.