Dopo lo stop del 2020 causato dalla pandemia e lo spostamento da giugno a settembre, torna in presenza Art Basel, la grande fiera dell’arte moderna e contemporanea che è in programma a Basilea dal 24 al 26 settembre 2021.
Ad ora la più grande manifestazione realizzata in Europa dall’inizio della crisi pandemica, l’organizzazione della kermesse ha adottato una serie di misure precauzionali imposte dal governo elvetico per prevenire la diffusione del virus, sia limitando la partecipazione dei visitatori a 20% in meno rispetto alle edizioni precedenti, sia affiancando alle iniziative dal vivo Art Basel Live, modalità virtuale già sperimentata in occasione dello spin-off cinese di Art Basel Hong Kong.
Con un programma che prevede la partecipazione di 273 gallerie provenienti da 33 paesi, questa 40esima edizione è anche una grande promessa per la ripresa del circuito internazionale delle fiere d’arte con soltanto 15 gallerie in meno rispetto a quanto previsto per l’edizione, annullata, del 2020.
Ma cosa c’è da sapere su Art Basel 2021?
Come sarà Art Basel 2021
“Nonostante la pandemia sia stata una grande occasione di resilienza e innovazione, spesso i mecenati non hanno avuto la possibilità di conoscere nuovi artisti né le gallerie di incontrare i collezionisti”, ha spiegato il Global Director di Art Basel Marc Spiegler. “Ecco perché è importante organizzare la nostra di nuovo in presenza, sfruttando le innovazioni digitali già utilizzate lo scorso anno per continuare a coinvolgere un pubblico più ampio possibile da tutto il mondo”.
Alla Main Section, Art Basel 2021 affiancherà le sezioni Feature, Statements ed Editions accanto a Unlimited, la piattaforma dedicata alle installazioni di grandi dimensioni curata dal direttore della Kunst Halle Sankt Gallen Giovanni Carmine, e Parcours, con 20 installazioni site specific distribuite su tutto il centro della città svizzera e a cura di Samuel Leuenberger.
All’approfondimento sarà invece dedicato Intersection, il podcast di Art Basel che attraverso le conversazioni con artisti, architetti, galleristi, designer, musicisti e collezionisti permetterà di dialogare e avviare una riflessione sulle dinamiche dell’arte e della cultura contemporanee.
Le galleria da non perdere ad Art Basel 2021
Come sempre, anche per questa edizione 2021 Art Basel ospiterà gallerie provenienti da tutto il mondo. Tra i tanti espositori presenti quest’anno nella città svizzera sono assolutamente da non perdere:
- Massimo De Carlo (Booth D8 Hall 2.0 – Piano terra)
La galleria Massimo De Carlo espone una selezione di opere di artisti di fama mondiale come Carla Accardi, Josef Albers, John Armleder, Ai Weiwei, Sanford Biggers, McArthur Binion, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, che torna a Basilea con Smoke, una personale diffusa in collaborazione con Massimo De Carlo, Marian Goodman Gallery e Perrotin, Monster Chetwynd con un progetto commissionato per la Messeplatz Basel e curata da Giovanni Carmine, Elmgreen & Dragset, Günther Förg, Aaron Garber-Maikovska, Lenz Geerk, Jennifer Guidi, Jim Hodges, Dennis Kardon, Johannes Kahrs, Liu Xiadong, Nate Lowman, Piero Manzoni, Steven Parrino, Paola Pivi, Pietro Roccasalva, Josh Smith, Tomoo Gokita, Piotr Uklański, Andra Ursuta, Tom Wesselman e Yan Pei-Ming.
- Tornabuoni Art (Booth G12)
La galleria Tornabuoni Art espone a Basilea una serie di opere realizzate da Enrico Castellani tra il 1958 e il 1968. La mostra, allestita con la collaborazione della Fondazione Enrico Castellani, ripercorre le tappe che in un decennio hanno portato l’artista a superare l’esperienza dell’arte informale e alla realizzazione delle prime superfici a rilievo.
- Galleria Franco Noero (Stand L22 Hall 2.1 – Primo piano)
La galleria Franco Noero porta in mostra ad Art Basel opere degli artisti di fama internazionale Darren Bader, Lothar Baumgarten, Pablo Bronstein, Andrew Dadson, Jason Dodge, Sam Falls, Lara Favaretto, Martino Gamper, Mario García Torres, Henrik Håkansson, Gabriel Kuri, Jac Leirner, Robert Mapplethorpe, Marepe, Mike Nelson, Henrik Olesen, Gabriel Sierra, Simon Starling, Tunga e Francesco Vezzoli.
Cover photo courtesy artbasel.com
