Come ogni anno è la New York Fashion Week a dare il via al tour de force delle Settimane della Moda con un calendario ricco di sfilate. Tra esordienti e grandi nomi, dal 6 all’11 settembre nella Grande Mela è atteso il gotha del fashion internazionale per un’edizione elettrizzante come sempre.
Nel calendario stilato dal CFDA (Council of Fashion Designers of America) spiccano i big della moda made in USA, da Tory Burch a Carolina Herrera, da Tommy Hilfiger a Michael Kors, ma anche le maison europee che per la Primavera/Estate 2025 hanno deciso di presentare le loro collezioni a Manhattan e dintorni: Maison Alaïa e Off-White.
E mentre Area festeggia il decennio di attività e Proenza Schouler e Ralph Lauren escono dal calendario ma restano nei paraggi, continua l’assenza di Peter Do sia con il suo brand che con Helmut Lang e non risultano presenti nel programma di New York neanche Thom Browne e Ludovic de Saint Sernin.
Negris LeBrum Primavera/Estate 2025
Una collezione ideata per passare un messaggio forte, un omaggio alla vicepresidente Kamala Harris, all’importanza di pronunciare correttamente il suo nome come segno di rispetto e riconoscimento. Con la collezione Primavera/Estate 2025 Colors Unite Us, il designer di Negris LeBrum Travis Hamilton trasforma la passerella in una piattaforma per l’espressione politica dove moda e advocacy si intersecano in un tributo che celebra i valori rappresentati dalla candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti.
Il pezzo forte della collezione è nella maglieria con il maglione Preppy Retro, un pullover in misto lana morbido e lussuoso presentato nei colori delle Divine Nine, le storiche confraternite afroamericane che simboleggiano unità, forza e tradizione. L’energia universitaria, giovane e audace, della collezione si riverbera anche con l’introduzione della giacca Varsity, un debutto che aggiunge alla proposta del brand un elemento fresco e all’avanguardia.
La palette è intensa e vivace con il blu elettrico, il giallo oro delle fantasie tartan e il nero combinati insieme per portare sul catwalk non solamente eleganza e modernità, ma anche un messaggio che vede negli abiti un veicolo di cambiamento sociale.
Alaïa Inverno/Primavera 2025
Da un semplice scambio su Instagram a una straordinaria partnership capace di unire i mondi (neanche tanto distanti) della moda e dell’arte moderna. Quando, infatti, l’account del Guggenheim Museum di New York ha commentato l’immagine di un abito scultoreo dell’ultima sfilata di Pieter Mulier, Alaïa ha messo in moto gli eventi che hanno portato la collezione Primavera/Estate 2025 a camminare all’interno del capolavoro architettonico di Frank Lloyd Wright.
In passerella, i montoni chubby avorio e rosa salmone come omaggio alle curve vorticose dell’edificio, ma anche i micro plissé degli abiti riecheggiavano la struttura del museo. L’architettura non è stata però l’unica ispirazione di Mulier. Il designer belga infatti ha voluto ricordare anche i grandi nomi della moda americana, importantissimi per la storia del fashion ma troppo spesso trascurati in Europa.
Bandeau e sweatpants (pantaloni simili a quelli tipici delle tute da ginnastica) portano impressi richiami alle maglie anni ’70 di Halston, cappotti e mantelle ammiccano all’eredità di Pauline Trigère e i piumini sembrano scolpiti dalle mani di Charles James. Non possono infine mancare le silhouette distintive della Maison come le minigonne skater abbinate a capispalla voluminosi, e il nightwear, voluminose tute in taffetà color pastello ispirate dalle fotografie scattate da Cecil Beaton per Vogue nel 1948.
Off-White Primavera/Estate 2025
Il mix unico di sport, cultura e moda è un elemento essenziale del DNA di Off-White che è stato confermato nel debutto newyorchese del brand con la sfilata organizzata nei campi da basket del Brooklyn Bridge Park. Intitolata Duty Free, la collezione Primavera/Estate 2025 disegnata da Ibrahim “IB” Kamara riflette sia il percorso personale del designer come immigrato dalla Sierra Leone, sia il legame con la cultura globale del marchio fondato da Virgil Abloh.
Artigianato africano, sportswear americano e futurismo moderno sin fondono in un guardaroba progettato per il viaggiatore globale contemporaneo che ha il tratto distintivo di New York, ma le radici ben piantate nella cultura ghanese, il Paese d’origine di Abloh.
Corsetti, profonde scollature a V, tagli asimmetrici e gonne avvolgenti, un omaggio al drappeggio africano, per un womenswear audace e sexy, mentre la proposta maschile, tra felpe con cappuccio e pattern mimetici, ha un’impronta più urban. Ad aggiungere profondità alla collezione la collaborazione con l’artista ghanese Nana Danso che ha progettato grafiche e loghi.
Il concetto di “duty free”, giocando anche con il significato di “fuori servizio”, dà alla prossima stagione di Off-White un’atmosfera allegra e spensierata che sfuma i confini tra lavoro, viaggio e tempo libero con capi pensati per essere indossati ovunque e in qualunque occasione: per una serata fuori, in ufficio o in un viaggio intorno al mondo.
Cover photo by Isidore Montag/Gorunway.com courtesy Negris LeBrum press office