La forza e la determinazione della donna degli anni ’70 che lottava per i suoi diritti scendendo in piazza in minigonna con un sorriso ironico pronto a illuminarle gli occhi. È di questa donna che parla Elisabetta Franchi nella sua collezione Autunno/Inverno 2018-2019, andata in scena sulle passerelle della Milano Fashion Week.
E questa femminilità ironica e sagace, consapevole di se stessa e cosciente che la sua vera forza sta nel non prendersi sul serio è incarnata dalla figura di Monica Vitti, musa moderna e carismatica, ricca di quel fascino e quell’intelligenza che la rendono capace di parlare con leggerezza, ma lasciando intravedere una forse insondabile profondità di spirito.
Il punto forte della collezione è la palette. I colori vivaci e ricchi sono combinati per creare ensemble d’impatto: le calze rosse, blu o gialle sono indossate con saldali dello stesso colore oppure a contrasto; gli stivali di pelle, di vernice e di camoscio sono abbinati alla minogonna o spuntano dall’orlo di gonne midi o alla caviglia.
Il gusto Seventies domina con le tonalità del gianduia e dello zucchero filato mescolandosi, su pantaloni palazzo e abiti, con le tonalità decise del petrolio, del pavone e del mosto. Il lampone e l’ocra si alternano, i fiocchi sui colletti guadagnano volume e tornano reinterpretati anche in versione petit per la stagione invernale della collezione “La mia bambina”, il tweed si avvicina al naplack creando un mix and match moderno e irriverenti accessori in resina diventano protagonisti su gioielli, scarpe e borse.
Le stampe multicolori a losanghe e a righe diagonali aggiungono movimento optical ai vestiti fluidi; i capispalla oversize, abbinati ad abiti chemisier o a bluse luccicanti rivelano lucidissimi cuissard e cinture strette in vita a delineare la silhouette.
Chiude la sfilata un accorato appello in difesa dei cani randagi, che richiama la lettera aperta inviata ai giornali da Elisabetta Franchi nei giorni scorsi in cui la stilista si rivolge alle istituzioni e in particolare al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci perché si adoperino per una migliore gestione del problema del randagismo.
Photo courtesy Elisabetta Franchi press office