Grazie a Jo Squillo anche Roma ha il suo muro delle bambole contro il femminicidio. Il famoso Wall of Dolls è stato infatti inaugurato ieri, 8 maggio, in via Degli Acquasparta, dove rimarrà installato permanentemente come simbolo capitolino della lotta contro la violenza sulle donne. Con il muro delle bambole di Roma, Jo Squillo vuole rinforzare la necessità di prevenire gli atti di violenza sulle donne, che spesso vengono maltrattate proprio dal marito o dal fidanzato, incoraggiando l’educazione alla non violenza e l’immediata denuncia di un sopruso ancor prima di diventarne vittima.
Oltre a Valentina Pitzalis, sempre al fianco di Jo Squillo per condividere umanamente la sua esperienza da sopravvissuta, tanti i personaggi famosi intervenuti a Roma in supporto di questa iniziativa fuori dal comune. Da Ricky Tognazzi a Simona Izzo a Beppe Convertini, Noemi, Antonello Venditti, Luca Verdone e Lino Banfi, tutti uniti contro il femminicidio. Il progetto è stato supportato da Michele Baldi, consigliere regionale del Lazio mentre il nastro dell’inaugurazione è stato tagliato da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.
Reduce dal successo del documentario Wall of Dolls Against Feminicide al Los Angeles International Culture Film Festival, Jo Squillo si conferma essere un’artista poliedrica e catalizzatrice di energia femminile che, con le sue bambole vestite dai maggiori designer internazionali e la testimonianza di chi è scampata al peggio, riscatta la memoria delle donne che invece non ce l’hanno fatta. Fra gli stilisti che hanno preso parte all’iniziativa ricordiamo Vivienne Westwood, Roberto Cavalli, Stella McCartney, Alberta Ferretti, Salvatore Ferragamo e Missoni.