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Le Alchimiste di Anselm Kiefer a Palazzo Reale: un tributo alle donne e alla memoria

Anselm Kiefer
Scritto da Patrizia Saolini

A Milano, nella Sala delle Cariatidi, Anselm Kiefer celebra le alchimiste dimenticate con una monumentale opera site-specific, in mostra fino a settembre 2026.

Dal 7 febbraio fino a settembre 2026, Palazzo Reale di Milano ospita Le Alchimiste, la nuova e imponente opera site-specific di Anselm Kiefer, tra i più influenti artisti contemporanei. La mostra, curata da Gabriella Belli e promossa da Comune di Milano-Cultura, è prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, con il contributo di Gagosian e Galleria Lia Rumma e il sostegno di Unipol e Banca Ifis. L’esposizione si inserisce nel programma culturale dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, trasformando la storica Sala delle Cariatidi in un luogo dove arte e memoria dialogano con la storia delle donne dimenticate.

Un’opera pensata per la Sala delle Cariatidi

Il cuore del progetto è un ciclo di trentotto grandi teleri, concepiti per interagire con la suggestiva e ferita Sala delle Cariatidi, luogo simbolo della rinascita artistica milanese dopo la guerra. Qui, dove nel 1953 fu esposto il celebre Guernica di Picasso, Kiefer mette in scena un dialogo tra splendore e rovina, tra passato e presente. L’opera, interamente pensata per lo spazio, si fa monumento alla memoria collettiva e al potere evocativo della pittura come linguaggio alchemico.

Le donne dell’alchimia: intelligenze dimenticate

Anselm Kiefer, Marie de Bachimont, 2025

Anselm Kiefer, Marie de Bachimont, 2025. Photo Nina Slavcheva ©Anselm Kiefer

Al centro di Le Alchimiste c’è l’universo delle donne alchimiste, figure visionarie e spesso dimenticate dalla storia ufficiale. Kiefer dà voce a Caterina Sforza, Isabella Cortese, Maria la Giudea e a molte altre studiose come Marie Meudrac e Mary Anne Atwood, protagoniste di un sapere che univa scienza, magia e filosofia. Attraverso la sua pittura materica, l’artista fa riaffiorare volti e corpi sepolti nella memoria, restituendo dignità a donne che, con intuizione e rigore, hanno anticipato la scienza moderna. Le loro storie parlano di esperimenti, cure, ricette e conoscenza della natura, ma anche di esclusione, travestimenti e abiure.

Alchimia e rinascita: un nuovo pantheon femminile

Kiefer costruisce un pantheon simbolico dove le alchimiste tornano a vivere, sospese tra mito e realtà. I suoi teleri diventano atti di resurrezione, dove la materia pittorica si trasforma in racconto e la luce del fuoco – elemento alchemico per eccellenza – diventa strumento narrativo. Seguendo il motto Obscurum per obscurius, ignotum per ignotius (“l’oscuro attraverso il più oscuro, l’ignoto attraverso l’ancor più ignoto”), l’artista invita il visitatore a un percorso emotivamente intenso, quasi iniziatico, in cui arte e spirito si fondono.

Milano tra arte contemporanea e memoria storica

Le Alchimiste è più di una mostra: è un evento simbolico per Milano, città di Leonardo e della tradizione scientifica, che ritrova nelle figure di queste donne un riflesso della propria vocazione culturale e innovativa. La Sala delle Cariatidi diventa teatro di una riflessione potente sulla rigenerazione della memoria e sul ruolo del femminile nella storia del pensiero. Un progetto artistico e spirituale che riafferma la volontà di Palazzo Reale di mantenere vivo il dialogo con l’arte contemporanea e con le grandi narrazioni del nostro tempo.

Cover photo Anselm Kiefer ©Paolo Pellegrin

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.