Litigare in coppia è una cosa normale. Anzi, “litigare bene” può dare un boost alla relazione. Imparare a gestire un conflitto in maniera costruttiva, però, non è immediato e, fintanto che non si è capaci, bisogna sapere… rimettere insieme i cocci!
Anche questa non è un’impresa semplice. Dire e fare la cosa “sbagliata” è un attimo e, anziché acqua, si rischia di gettare benzina sul fuoco. Qui trovi alcuni consigli per evitare di alimentare le fiamme e ritrovare la serenità,
Cosa fare dopo un litigio con il partner
Una reazione comune dopo un litigio è quella di chiudersi in sé stessi ed evitare il partner. Prenderti del tempo per elaborare l’accaduto è giusto, ma non fare diventare la tua necessità una vendetta. Se lui o lei viene da te per parlare e tu hai raggiunto l’equiibrio per farlo, accetta il confronto.
In maniera speculare, se tu senti la necessità di cercare subito un chiarimento, ma il tuo partner no, lascia a lei o lui il tempo di cui ha bisogno per fare ordine tra idee ed emozioni.
Quando decidete di riprendere la discussione, parla di te e di quello che pensi e provi. Tu sei consapevole e responsabile di te stesso: non sai cosa passa per la testa al tuo partner né come si sente e non puoi stabilire cosa è giusto e sbagliato per lui o lei.
È faticoso sempre e ancora di più quando si è arrabbiati, ma è necessario: empatizza con l’altra persona. Siete sulla stessa barca, ognuno di voi con le proprie ragioni e i propri torti: parti da qui per trovare una breccia nel muro delle ostalità e costruire la pace.
Cosa non fare dopo aver litigato
La frustrazione e la rabbia di un litigio possono portare a prendere decisioni avventate: evita di fare gesti plateali come rompere qualcosa che sta molto a cuore al partner o uscire di casa sbattendo la porta.
Un’altra cosa da non fare è chiudere la discussione e poi tirare fuori cose che non c’entrano nulla o che risagono agli albori della vostra relazione. Resta nel qui e ora e preoccupati del motivo per cui state discutendo adesso.
Anche se la tentazione è forte, evita di provocare il partner. Se avete finito di dscutere, non borbottare come una pentola a pressione negando di farlo: o dici a lui o lei le cose in faccia o non le dici. Fare i passivi-aggressivi è un modo infallibile non solo per riaccendere la miccia, ma per fare detonare la bomba.
Come litigare bene
Sembra un controsenso, invece non lo è. Non solo litigare bene è possibile, ma può essere di grande beneficio per la coppia. Un discussione gestita in maniera costruttiva, infatti, permette di conoscere meglio sé stessi e il partner e dà la possibilità di comprendere i motivi di scontro e di lavorare per risolverli. Già, ma come si fa a “litigare bene”?
La prima e fondamentale cosa è affrontare i problemi uno alla volta, quando si presentano. Fare accumulare fastidio, frustrazione e nervosismo è un metodo infallibile per fare esplodere litigi furibondi, dove non c’è una ragione precisa che è possibile gestire, ma un miscuglio di risentimento inestricabile e indecifrabile.
Un’altra buona pratica, senza dubbio complessa, è quella di mantenere la calma. Aggredire il partner impedisce – di fatto – di discutere: non urlare, non ricoprire lui o lei di insulti e non dargi o darle sulla voce ogni volta che tenta di esporre la sua opinione. Impara ad ascoltare senza pregiudizi e lasciare parlare.
Se vuoi litigare bene, evita i gesti o le azioni che sminuiscono e insultano il partner in maniera indiretta. Questo vuol dire non alzare gli occhi al cielo mentre parla e non fare mister o miss “precisetti” se nella foga della discussione se la prende (anche) con l’italiano. Allo stesso modo e ancora di più, non scadere in offese personali, che nulla c’entrano con la discussione, ma nascono dal tuo bisogno di sfogarti e mortificare l’altra persona.
Una cosa molto difficile, ma necessaria per gestire un litigio in maniera costruttiva, è ammettere i propri errori: se hai sbagliato, riconosci di averlo fatto. E se lui o lei ammette di avere commesso un errore, ascolta la sua spiegazione e le sue ragioni. Questo ti permetterà, una volta sbollita la rabbia, di avere le informazioni che ti servono per fare le tue valutazioni e decidere se è una sciocchezza o se non lo è ma è qualcosa che puoi perdonare.
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